Rapporto tossico con mio padre

Salve a tutti.

Vi scrivo perché volevo avere un parere sul rapporto con mio padre e non so più come comportarmi.

Fin da piccola lui ha avuto degli atteggiamenti non sempre affettuosi, in cui anche per problemi suoi insultava me e mia madre.
Oggi dopo una discussione sulla quale lui aveva più che torto mi ha insultato dicendo che figlia di merda te ne devi andare non ti voglio vedere, mi pento di averti fatta, tornassi indietro ne farei un’altra meglio
io purtroppo o per fortuna non sono una che si fa insultare e soprattutto non sto zitta e ho risposto dicendo che gli auguravo di avere una figlia migliore di me.

Per me queste parole dette da lui mi hanno fatto pensare molto al fatto che effettivamente per dire queste cose non mi voleva proprio o quello su cui abbiamo discusso è così vero che in qualche modo doveva attaccarmi.

Non posso parlarci pacificamente perché è una persona molto permalosa e si scalda con tutto quindi, cosa posso fare?

grazie mille in anticipo
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

È trascorso solo qualche mese dal suo precedente consulto nel quale ci raccontava che in famiglia era stato scoperto il tradimento da parte di suo padre, e che i toni si erano accesi:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1058104-trauma-da-tradimento.html

Per quel che si può dire attraverso un consulto online rispetto ad una situazione complessa e sofferta come la Vostra,
Le avevo segnalato utile l'abbassare i toni del confronto tra Voi, in quanto 'qualcuno' del "sistema-famiglia" deve pur cominciare a modificare -in meglio- la situazione relazionale.
Lo avevo proposto a Lei
- sia perchè era Lei la persona che ci interpellava
- sia perchè si dimostrava sofferente ed arrabbiata anche per conto di Sua madre.

Sarebbe stato non facile mettere in atto tale indicazione. Ed infatti in questo consulto ci dice che "io purtroppo o per fortuna non sono una che si fa insultare e soprattutto non sto zitta ".
Come vede, al momento Lei contrattacca, eppure dopo ci sta male al punto di dubitare del suo stesso essere stata chiamata ad esistere.



Quello che si poteva fare attraverso questo mezzo è stato fatto: una tra le vie possibili Le è stata indicata.
Però per una reale presa in carico occorre una consulenza o percorso psicologico in presenza, non può bastare un consulto qui; e ci dispiace.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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