Attacchi di panico e disturbo d'ansia generalizzata

Salve dottore,
Sono una donna di 30 anni e dal 2013 in seguito ad un attacco improvviso di giramenti di testa non riesco più a tornare come ero prima... ho accumulato tantissima tensione nel corso degli anni per vari motivi... e fatto tutti gli accertamenti all'epoca e tutto è risultato negativo...
Cosa mi accade?
La mattina mi sveglio già in uno stato di forte angoscia e ho sempre il controllo del corpo... quando devo uscire mi sento sbandata, oscillante... ho paura di sentirmi male... di cadere per terra... ad'oggi sto facendo psicoterapia e spero di aver trovato la giusta strada.

Secondo voi oltra alla psicoterapia pensate possa esserci bisogno anche di qualche farmaco?
Dr. Davide Giusino Psicologo 85 6
Gentile utente,

mi spiace per la tensione e l'angoscia che sta provando da ormai molto tempo. Naturalmente siamo disponibili ad offrirle supporto e spunti di riflessione su come gestire la situazione.

Innanzitutto, però, la sua menzione del fatto che sta già svolgendo un percorso psicoterapeutico mi induce a chiederle come mai sente il bisogno di chiedere un consulto qui. Anche la questione dell'integrazione psicofarmacologica può essere affrontata all'interno della psicoterapia.

Se non ha ancora trattato la questione in terapia, potrebbe essere utile cominciare innanzitutto da lì, per sfruttare la continuità del discorso che sta portando avanti all'interno della cornice psicoterapeutica. Se c'è qualche ragione per cui sente di non voler/poter avere questa conversazione all'interno della terapia, potrebbe essere comunque utile confrontarsi col terapeuta in merito a questa stessa difficoltà di parlargliene, se non altro per fare il punto sulla qualità della relazione instaurata col terapeuta e trovarvi eventuali nuove vie di sviluppo.

Insomma, il mio suggerimento, prima di dargliene qualsiasi altro che rischi di intralciare il percorso che ha già intrapreso, sarebbe di cominciare da lì, valutare quali possibilità vi siano; e nel caso non ve ne fosse alcuna soddisfacente, allora tornare qui.

Per allora, rimango a disposizione.

Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html

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Utente
La ringrazio per la risposta.
Mi sono permessa di scrivere qui perché il mio dottore sostiene che al momento non vuole integrare la terapia farmacologica alla psicoterapia e che devo sforzarmi da sola ad uscire da questo circolo vizioso.
Lo svolgere delle attivita quotidiane, "nonostante" tutto .. la tecnica del qui e ora mi sta portando psicologicamente ad essere stanca, a svegliarmi già angosciata e ad avere una forte tensione muscolare.
Secondo Voi è il caso di integrare qualcosa nella mia psicoterapia? Ditemi cosa ne pensate, lo farò poi presente al mio dottore semmai.
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Dr. Davide Giusino Psicologo 85 6
Gentile utente,

personalmente non ho le competenze per fornirle indicazioni sull'integrazione farmacologica della psicoterapia. Lascio pertanto che altri colleghi (possibilmente psichiatri) possano risponderle in merito.

Tuttavia, mi sento di sollecitare alcune riflessioni sul fatto che:

1) la decisione se integrare la terapia farmacologica alla psicoterapia non sta esclusivamente al suo psicoterapeuta. Piuttosto, è auspicabile che tale decisione sia l'esito di un confronto tanto con lo psicoterapeuta quanto col medico curante, che certamente tenga conto dei loro pareri esperti, ma che includa anche le sue proprie esigenze soggettive;

2) ove necessari, ed entro una certa misura, gli psicofarmaci possono darle sollievo immediato, alleviando i sintomi nel breve termine ed eventualmente facilitando il processo psicoterapeutico. Tuttavia, non risolvono le cause profonde del disagio psichico, su cui invece si focalizza la psicoterapia. Per questo la psicoterapia non è un percorso di miglioramento rapido e lineare; è bensì frastagliato, irregolare, lungo e pieno di ostacoli: si può progredire, poi regredire, ed oscillare molte volte tra miglioramento e peggioramento. Pertanto può essere normale che in certe fasi lo esperisca come faticoso e stancante. Specifico questo aspetto affinché possa esserle utile per modulare le sue aspettative di efficacia circa gli psicofarmaci, da un lato, e la psicoterapia, dall'altro: poiché funzionano in maniere diverse, ci si deve aspettare effetti diversi.

Rimango a disposizione.

Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html

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Ma il fatto che io abbia ogni tanto degli sbandamenti o degli episodi vertiginosi, può essere che sia dovuto a piccole crisi epilettiche?
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Dr. Davide Giusino Psicologo 85 6
Gentile utente,

la domanda che pone richiede una competenza medica, pertanto non sono in grado di risponderle. Mi auguro che i colleghi medici possano darle maggiori delucidazioni.

Rimango a disposizione.

Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html

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