Frustrazione dopo una dichiarazione

Cari Dottori, vorrei raccontare quello che mi è capitato.
Tre mesi fa trovo lavoro in un locale e prendo una bella cotta per il mio responsabile, un ragazzo di un anno più piccolo di me.
Lui aveva una situazione sentimentale difficile, lasciato dopo molti anni da quella che sarebbe diventata sua moglie.
Mi era ben chiaro che voleva solo divertirsi visto che aveva Tinder e una amica con benefici.
Mi piaceva perchè ammiravo la sua intelligenza e perchè in fondo era un bravo ragazzo.
Molte volte avrei voluto dichiararmi a lui ma mi sentivo sempre troppo imbarazzata per farlo.
Ma, qualche giorno fa i proprietari mi dicono che si è licenziato.
Così mi faccio dare il suo numero e gli scrivo quello che penso e cioè che mi è sempre piaciuto anche se sapevo che non era interessato.
Purtroppo, non mi ha risposta.
Prima di mandare il messaggio ho esitato tanto e alla fine l'ho inviato lunedì 24. 02 qualche minuto prima della mezzanotte.
Ho voluto fare un ultimo tentativo e avrei accettato qualunque risposta ma l'indifferenza non me l'aspettavo, mi sento ignorata come se fossi una cosa insulsa.

Forse anche lui sapeva che mi piaceva perchè al lavoro l'ho detto a tutti (ho bisogno di confidarmi a qualcuno e forse mi sono confidata con le persone sbagliate) tranne che a lui e le notizie si diffondono sempre.
Io non me ne pento di quello che ho fatto, ho provato dei sentimenti veri ma non posso costringere le persone a sentire quello che sento io.
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

Giusto alcuni mesi fa ci aveva interpellato attraverso un consulto titolato:
"Relazioni e ghosting", nel quale ci parlava di una situazione a specchio di quella attuale.
La Collega le aveva risposto, ma Lei non aveva dato seguito all'interlocuzione.
E la situazione si è puntualmente ripresentata.
Dunque non starò a ripetere quanto Le è già stato suggerito.

Nel frattempo sono intercorsi altri due Suoi consulti, sempre sullo stesso argomento "sentimentale", e sempre con la stessa dinamica:
alle puntuali e motivate risposte dei Colleghi Lei per lo più non dà seguito. E si rimane sempre allo stesso punto.

Le consiglio di riprendere i consulti precedenti, rileggendo con attenzione.

Per quanto riguarda il ghosting, dolorosa gestione "da fantasma" delle relazioni, nelle quali anche l'altra persona diventa un fantasma,
può leggere le risposte qui:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/898899-quando-lui-sparisce.html .

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Gentile Dottoressa,
capisco che devo lasciar perdere, forse ho frainteso i segnali. Io pensavo semplicemente che una situazione diversa (senza social, almeno all'inizio perchè si tratta di un collega di lavoro) avrebbe portato ad un diverso esito e che quindi mi avrebbe almeno risposta invece di ignorare completamente il mio messaggio, tanto comunque, non mi avrebbe più rivista, visto che abitiamo lontani.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Il ghosting una modalità di distanziamento iniziata sui social, ma che ormai viene applicata anche nelle relazioni interpersonali in presenza. Purtroppo.

Essendone consapevoli a priori, occorre che la vittima riesca a non farsi intrappolare dai dubbi e rimuginìo, del genere:
"dove avrò sbagliato? Se avessi fatto così anziché colà .., ecc."
Domande destinate a rimanere senza risposta.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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