Il mondo addosso
Gentili dottori,
Tre mesi fa ho perso mio padre in modo tragico ed inaspettato.
Da quel momento ho realizzato (perché comunque già facevo, ma solo allora ho compreso) che oltre alla mia vita mi dicessi fare carico di quella di mio padre, di mia madre e di mia sorella disabile.
Ho il mio lavoro, un marito, 5 figli, i miei interessi e tante cose da fare.
E ora mi ritrovo a pensare a come gestire mia sorella, ma ovviamente mia mamma non vuole spendere, non ci sono neanche soldi (solo mia sorella li ha e io vorrei usarli per la sua assistenza) per cui mi sono fatta carico di tutte le spese dal funerale, ai loculi, alla lapide, spesso faccio la spesa, compro piccole cose di cui hanno bisogno... Ma sono sempre criticata e non presa sul serio.
Il centro residenziale per mia sorella a pagamento non va bene, non dovrebbe pagare, la badante costa troppo, dare in gestione la casa vacanza non va bene perché resta poco.
Ma chi dovrebbe curarsene??
?
E da una settimana mia mamma è ricoverata in ospedale e ancora oggi si lamenta che non va in bagno, che il mangiare fa schifo, che vuole questo, quello...vi sono solo io che.
mi distruggo per la mia famiglia, per mia sorella e pure per lei.
Ma oggi mi ha aggredita con toni indisponenti davanti al medico che si è pure seccata... le ho detto basta che è maleducata e che di comporta male e mi manca di rispetto.
Lei si è scusata, mi ha detto di aver sbagliato... ovviamente non lo pensa, na di accorge che ci sono solo io... Ora sono dispiaciuta, perché penso che comunque è mia mamma e le voglio bene ma non si comporta bene.
Ha atteggiamenti manipolativi, supponenti, altezzosi.
Ha 600 euro di pensione, ha degli affitti che non percepisce mu sbatto per farle avere i soldi a che per mia sorella, ma l'inquilino moroso non lo vuole mandare via...e fa una vita da ricca, ma si deve ridimensionare.
Non posso farmi carico di tutto anche economicamente... Se non può permettersi il parmigiano che prenda il padano come facciamo noi.
Non posso comprarle il grana e noi il padano per risparmiare... Non so più cosa fare, ho bisogno di aiuto.
Grazie
Tre mesi fa ho perso mio padre in modo tragico ed inaspettato.
Da quel momento ho realizzato (perché comunque già facevo, ma solo allora ho compreso) che oltre alla mia vita mi dicessi fare carico di quella di mio padre, di mia madre e di mia sorella disabile.
Ho il mio lavoro, un marito, 5 figli, i miei interessi e tante cose da fare.
E ora mi ritrovo a pensare a come gestire mia sorella, ma ovviamente mia mamma non vuole spendere, non ci sono neanche soldi (solo mia sorella li ha e io vorrei usarli per la sua assistenza) per cui mi sono fatta carico di tutte le spese dal funerale, ai loculi, alla lapide, spesso faccio la spesa, compro piccole cose di cui hanno bisogno... Ma sono sempre criticata e non presa sul serio.
Il centro residenziale per mia sorella a pagamento non va bene, non dovrebbe pagare, la badante costa troppo, dare in gestione la casa vacanza non va bene perché resta poco.
Ma chi dovrebbe curarsene??
?
E da una settimana mia mamma è ricoverata in ospedale e ancora oggi si lamenta che non va in bagno, che il mangiare fa schifo, che vuole questo, quello...vi sono solo io che.
mi distruggo per la mia famiglia, per mia sorella e pure per lei.
Ma oggi mi ha aggredita con toni indisponenti davanti al medico che si è pure seccata... le ho detto basta che è maleducata e che di comporta male e mi manca di rispetto.
Lei si è scusata, mi ha detto di aver sbagliato... ovviamente non lo pensa, na di accorge che ci sono solo io... Ora sono dispiaciuta, perché penso che comunque è mia mamma e le voglio bene ma non si comporta bene.
Ha atteggiamenti manipolativi, supponenti, altezzosi.
Ha 600 euro di pensione, ha degli affitti che non percepisce mu sbatto per farle avere i soldi a che per mia sorella, ma l'inquilino moroso non lo vuole mandare via...e fa una vita da ricca, ma si deve ridimensionare.
Non posso farmi carico di tutto anche economicamente... Se non può permettersi il parmigiano che prenda il padano come facciamo noi.
Non posso comprarle il grana e noi il padano per risparmiare... Non so più cosa fare, ho bisogno di aiuto.
Grazie
Gentile signora,
mi dispiace anzitutto il grave lutto che vi ha colpiti.
Un padre, un marito sono indispensabili sostegni morali prima che materiali; baluardi davanti al mondo, perduti i quali ci si muove per qualche tempo come sentendosi annegare.
Tutto quello che scrive è sicuramente sempre più insopportabile per lei, ma forse si fonda sull'incapacità di sua madre di accettare il lutto che l'ha colpita. In questi casi si torna bambini, ci si aggrappa alla persona più vicina senza criterio, senza misura; tanto più una donna ormai anziana che ha attraversato la vita con la preoccupazione e le cure per una figlia disabile.
Provi a pensare che l'aggressività di sua madre, i rimproveri, le pretese assurde, non sono rivolti a lei, ma alla sorte. Forse sua madre non ne può più di essere attaccata dalla vita, e si vendica come sa.
Provi, lei che ci scrive, a vedere questi "capricci" con l'indulgenza che riserverebbe a un suo figlio ammalato. Provi a darsi il tempo di condurre sua madre ad una maggiore ragionevolezza: le soluzioni proposte per sua sorella vanno vagliate e accettate con realismo, lo stesso realismo che presto o tardi dovrà condurvi a sfrattare l'inquilino insolvente.
Ma tutto questo va fatto con dolcezza, dando a sua madre la massima comprensione, facendola arrivare a decidere assieme a lei quello che è indispensabile attuare.
Capisco che lei stessa sia devastata dalla perdita di suo padre, ma non creda che sua madre non le voglia bene o non la consideri, solo perché in questo momento si mostra così infantile e così ingiusta.
Ci tenga al corrente.
Coraggio!
mi dispiace anzitutto il grave lutto che vi ha colpiti.
Un padre, un marito sono indispensabili sostegni morali prima che materiali; baluardi davanti al mondo, perduti i quali ci si muove per qualche tempo come sentendosi annegare.
Tutto quello che scrive è sicuramente sempre più insopportabile per lei, ma forse si fonda sull'incapacità di sua madre di accettare il lutto che l'ha colpita. In questi casi si torna bambini, ci si aggrappa alla persona più vicina senza criterio, senza misura; tanto più una donna ormai anziana che ha attraversato la vita con la preoccupazione e le cure per una figlia disabile.
Provi a pensare che l'aggressività di sua madre, i rimproveri, le pretese assurde, non sono rivolti a lei, ma alla sorte. Forse sua madre non ne può più di essere attaccata dalla vita, e si vendica come sa.
Provi, lei che ci scrive, a vedere questi "capricci" con l'indulgenza che riserverebbe a un suo figlio ammalato. Provi a darsi il tempo di condurre sua madre ad una maggiore ragionevolezza: le soluzioni proposte per sua sorella vanno vagliate e accettate con realismo, lo stesso realismo che presto o tardi dovrà condurvi a sfrattare l'inquilino insolvente.
Ma tutto questo va fatto con dolcezza, dando a sua madre la massima comprensione, facendola arrivare a decidere assieme a lei quello che è indispensabile attuare.
Capisco che lei stessa sia devastata dalla perdita di suo padre, ma non creda che sua madre non le voglia bene o non la consideri, solo perché in questo momento si mostra così infantile e così ingiusta.
Ci tenga al corrente.
Coraggio!
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Utente
Cara dottoressa,
Non avevo visto la cosa in quest' ottica. Sicuramente papà era un importante punto di riferimento per tutti e soprattutto lei ci si appoggiava molto. Credo che molto sia dovuto alla perdita di papà, ma molto faccia parte del suo carattere. Comunque proverò a seguire i suoi suggerimenti. Grazie mille
Non avevo visto la cosa in quest' ottica. Sicuramente papà era un importante punto di riferimento per tutti e soprattutto lei ci si appoggiava molto. Credo che molto sia dovuto alla perdita di papà, ma molto faccia parte del suo carattere. Comunque proverò a seguire i suoi suggerimenti. Grazie mille
Gentile utente,
le sono profondamente vicina.
Si avvicina la prima Pasqua senza suo padre...
Nei momenti in cui si sente più avvilita faccia perno sulle cose buone che ha: la famiglia che ha creato, il lavoro, il suo stesso animo generoso.
Se le fa piacere, ci tenga al corrente.
Auguri.
le sono profondamente vicina.
Si avvicina la prima Pasqua senza suo padre...
Nei momenti in cui si sente più avvilita faccia perno sulle cose buone che ha: la famiglia che ha creato, il lavoro, il suo stesso animo generoso.
Se le fa piacere, ci tenga al corrente.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 426 visite dal 14/03/2025.
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