Crisi di coppia: progettualità?

Buonasera a tutti, sto affrontando una rottura, mi piacerebbe ricevere un parere esterno: io donna di 32 anni sto con un uomo di 41 anni.
Io vivo coi miei, ho il mio lavoro con p.
iva, mi gestisco le mie finanze, faccio spese ponderate (mi sono rimessa a studiare per migliorare la mia posizione lavorativa un domani) lui non ha un entrata fissa, è impegnato in vari progetti che non gli danno da vivere, vive coi suoi e spende soldi dicendo che tanto non sono importanti ma che al bisogno arrivano.
Non ha una posizione fiscale, quindi se volesse comprare casa o macchina non ha nulla da dichiarare.
Dopo 8 mesi che stiamo insieme io mi sto chiedendo dove stiamo andando.
Qualche mese fa gli ho buttato l'idea di un appartamento insieme visto che lui è grande e io cerco casa ma lui non mi è sembrato molto per la quale.
Ora ci siamo lasciati perché io sto vivendo un momento buio e perché non sento sicurezza in questa coppia, gli ho detto che manchiamo di progettualità e che è una relazione bellissima nel presente ma che questa cosa che lui non pensa a un futuro manco per se stesso (o meglio, a detta sua i suoi progetti andranno a gonfie vele ma sono 5 anni che collabora con queste persone e non ha concluso nulla) a me ha messo in crisi.
Lui non mi ha trattenuta ma mi ha detto che se questa decisione mi farà sentire meglio allora la accetta.
Non capisco perché manco l'intenzione di provare a trovare un punto di incontro.
Sta bene nella sua zona di confort?
A me dispiace perché a livello affettivo mi ha sempre dato tanto, premuroso, attento, mi ha sempre ascoltata... Ma non riesco ad andare avanti senza una meta comune.

Da una parte mi manca ma poi se penso a queste cose mi sento male...
Grazie
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
nell'analisi dello psicologo Dan Kiley, se un uomo è incapace di scelte, progetti, relazioni adulte, quando adulto lo è da un bel po', spesso è affetto dalla sindrome di Peter Pan.
Noi non conosciamo l'uomo di cui ci scrive, ma proviamo a mettere insieme qualche dato da lei fornito: ha 41 anni e vive ancora coi genitori; non ha un'entrata fissa però spende e spande affermando che i soldi "non sono importanti ma che al bisogno arrivano"; sostiene che in futuro "i suoi progetti andranno a gonfie vele", tuttavia "sono 5 anni che collabora con queste persone e non ha concluso nulla"; infine alla richiesta di lei che ci scrive di dare un senso progettuale al vostro stare insieme, non sembra volerlo, nemmeno di fronte al pericolo della fine della relazione.
Lei si sente legata dal fatto che "a livello affettivo mi ha sempre dato tanto, premuroso, attento, mi ha sempre ascoltata".
Certamente, come un cucciolo affettuoso e allegro; però si stupisce perché quest'uomo l'ha lasciata andare senza mostrare la minima intenzione di trovare un punto di incontro, e si chiede, giustamente, se lui stia bene nella sua zona di confort.
Le sembra che stia facendo qualcosa per uscirne, cara utente?
In un certo senso, scrivendoci, lei il parere lo ha elaborato già da sé.
Quello che lascia confuse molte donne di oggi, anche di fronte alla palese manifestazione di non interesse di un uomo, è il fatto che conoscono poco sé stesse e inoltre la società non offre più parametri precisi ai quali adattare desideri e comportamenti.
Posto che quest'uomo si riveli un giocoso Peter Pan che non uscirà mai davvero dai sogni, lei cosa vuole realmente? Le basta la sua allegra e tenera compagnia, oppure ha bisogno della serietà di un legame matrimoniale, per quanto gravato da obblighi e appesantito dalla routine?
Spero di averle offerto qualche elemento di riflessione.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie della risposta e della precisa analisi Dott.ssa. Tutto corretto e ho sospettato anche io della "sindrome di peter pan". Nella coppia io cerco solo serenità: purtroppo ho un'instabilitá interiore dovuta a esperienze traumatiche del passato e io penso che per l'appunto sia aggrappata all' affetto che mi dava in quanto mi dava le attenzioni che non ho ricevuto da mia madre quando ero bambina. Io ci sto lavorando e mi sto facendo aiutare, in lui non vedo la volontà di cambiare e migliorare la sua vita, al contrario mio. Si, io voglio concretezza nella coppia, ho superato l'adolescente ormai da un bel po' di anni direi. Grazie mille per avermi fatto ulteriormente riflettere.
Segnala un abuso allo Staff

Consulti su problemi relazionali

Altri consulti in psicologia