Candaulesimo: è una perversione da reprimere?

Ho una relazione da 14 con la mia compagna e insieme abbiamo una figlia.
Ho un ottimo rapporto con lei, ci amiamo, stiamo bene.
C’è un suo ex, il suo primo fidanzato quando erano adolescenti, che conosco anche io, qualche volta è capitato anche di vederci assieme con la famiglia di lui.
Lo conosco da quando conosco mia moglie e non ho mai avuto gelosia nei suoi confronti né il sospetto che tra loro ci fosse ancora qualcosa.
Sono stati insieme tre anni, dai 16 ai 19, quindi molto tempo fa.
Da due o tre anni però ho una strana fantasia: mi eccito a immaginare loro due adolescenti, nudi, che fanno l’amore.
Mi eccito se lei mi parla di quando loro due stavano assieme.
Mi piacerebbe che lui potesse vederla nuda oggi, e magari anche qualcosa di più.
So che questa fantasia ha un nome: candaulesimo.
Non ho parlato con mia moglie di questo, ho paura della sua reazione.
Per prima cosa vorrei capire se è una fantasia innocua, oppure è il sintomo di problemi più seri.
Se devo confidarmi con mia moglie, se devo reprimermi o semplicemente conviverci.
Grazie.
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Gentile utente di Medicitalia,
non mi allarmerei; anche se questa specifica fantasia nascondesse questioni e aspetti importanti di sé, potrà scandagliarli e affrontarli. Escluderei problematiche non trasformabili.

Immagino in ogni caso che se la fantasia che prova la sente eccitatoria, allo stesso tempo possa generare un malumore dentro di sé, un dispiacere per il fatto di introdurre un elemento di disturbo nella sua coppia e nel suo equilibrio.

In linea generale, non credo che sia sempre necessario parlare con il proprio partner, a mio avviso dipende. Può essere utile anche non farlo, con lo scopo di proteggere sua moglie e la vostra coppia. Non è invece utile che lei si tenga tutto dentro; mi sembra infatti opportuna la sua scelta di scriverci, con la possibilità di confrontarsi e di fare chiarezza dentro di sé.

Reprimersi direi che non è mai una buona idea, anzi è rischioso. Le emozioni che vive dentro di sé potrebbero prendere vie non funzionali, se tenute compresse.

Conviverci neanche, se intende rassegnarsi, quanto meno non prima di fermarsi a riflettere come sta facendo.

Gli ambiti su cui può riflettere sono numerosi, sarebbe necessario un approfondimento dal vivo per indagarli. Provo a suggerirle, in questa sede, alcune idee.

Se la sua coppia è in buona salute, come lei ha detto, escluderei uno di questi ambiti ovvero la necessità di alimentare un desiderio, magari spento, tramite un senso di perdita. In altri termini, immaginando sua moglie nuda e insieme a un altro uomo, lei sentirebbe di perderla e attiverebbe l'impeto di una modalità predatoria per riprenderla, sicuro che sua moglie sceglierà lei. Infatti, lei sa che sua moglie e il suo ex non sono interessati l'uno all'altra; conosce e si fida, inoltre, di lui.
Sarebbe innocua questa fantasia se non comportasse il dolore della rottura della promessa della vostra coppia. Come dicevamo, questo non dovrebbe essere il suo caso - le scrivo il mio pensiero solo perché possa escluderlo con certezza -, ma quando è così possono essere utilizzati altri modi per riaccendere l'eccitazione sopita. E una fantasia come la sua potrebbe essere comunque utile per ritrovare altre forme di eccitazione non dolorose.

Un secondo ambito è il desiderio di vivere i momenti intimi e sessuali tra sua moglie e il suo ex, con il quale oltretutto, non so se mi sbaglio, lei potrebbe avere avuto il suo primo rapporto sessuale. Questo non avverrebbe perché si sente escluso ed è geloso, come lei correttamente sottolinea, ma perché erano adolescenti. Raggiunta un'età adulta, dopo anni di matrimonio, si può sentire il desiderio di ritornare a un tempo perduto, vergine appunto.
In questo caso, si tratterebbe di una fantasia che riguarda se stesso e non solo la vostra coppia. Un ritorno alle origini della vita sessuale, quindi, in modo eccitatorio, con il bisogno di non spegnersi e di mantenere vivo il vigore di sé. In questo caso una panoramica sul suo mondo interiore, sulla sua esperienza formativa, sulla sua immagine di sé e sui vissuti legati alla dimensione del tempo, sarebbe necessaria.

Un terzo ambito è un desiderio omosessuale inconscio, che cerca una via possibile per realizzarsi. Non solo sua moglie si avvicinerebbe nuovamente al suo ex, ma anche lei si avvicinerebbe intimamente a un uomo.

Non so se può riconoscersi in alcune di queste riflessioni, attraverso cui ho circoscritto questi tre ambiti. Non esiti a esprimere la sua opinione e a farmi qualsiasi domanda ritenga opportuno.

Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma e Pescara
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Buongiorno. Innanzitutto grazie per la gentile e dettagliata risposta. Lei individua tre possibili profili e mi chiede se mi riconosco in qualcuno. Escluderei il terzo, non per un rifiuto omofobico, quanto perché davvero non ho mai provato attrazione per gli uomini. Potrebbe essere una sintesi dei precedenti due. Una sorta di nostalgia dell’adolescenza sicuramente c’è, soprattutto di quella di L, uno struggente desiderio di conoscere la lei prima di me.
Quanto a reprimere intendevo non esplicitarla , cioè lasciarla nell’ambito della pura fantasia, in alternativa al mettere al corrente L di detta fantasia e cercare in lei una sponda (con l’altissima probabilità che lei, anziché assecondarmi, mi prenda per matto).
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Gentile utente,
leggendo ancora le sue parole, potrei dire che una fantasia non è mai semplicemente una fantasia.

Mi sembra infatti testimoniare come una fantasia nasconda una complessità di elementi inconsci importante da snodare. I due elementi principali emersi in questa sede sembrano essere legati alla sua vita sessuale (il primo ambito che non esclude del tutto) e alla dimensione del tempo, che può alimentare sensazioni angosciose oltre a comportare una modificazione della potenza sessuale.

Dunque, se aprire la coppia a configurazioni triangolari può essere considerata una scelta, non lo è se nasconde elementi inconsci. Questi ultimi infatti governano le nostre azioni, senza che noi ce ne rendiamo perfettamente conto.

Lasciare il suo desiderio nell'ambito della fantasia potrebbe significare trascurare questi elementi, mantenerli inconsci. Condividerlo con sua moglie, d'altronde, è una strada imprevedibile, la coppia subisce una rottura del suo equilibrio, alla ricerca di una nuova dimensione. Accanto a questi scenari da lei prospettati, valuterebbe anche quello di approfondire dal vivo le sue fantasie?

Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma e Pescara
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Dr. Domenico Trotta Andrologo, Sessuologo, Psicoterapeuta 268 9
Gentile utente
La sessualità - come ben sanno coloro che la vivono al di là del puro fine riproduttivo - è sottoposta a dinamiche psichiche molteplici e spesso contraddittorie.
Nella maggiore parte degli individui, tali dinamiche sono contenute in are di oscillazione contenute e in sintonia con parametri sociali e individuali comuni (e quindi di normalità almeno sul piano statistico). In altri casi sono atipiche. Le atipie di oggi una volta erano definite perversioni.
Il confronto con una atipia sessuale e nel caso particolare del candaulesimo - dove desiderio e piacere sono legati alla fantasia erotica o alla realtà di un rapporto sessuale tra la partner e un altro uomo - non è mai facile.
Per tutta una serie di fattori. Tra essi ciò che desidera l’uomo non necessariamente è condiviso specie inizialmente- dalla partner. Poi per Il timore di scoprirsi davanti agli occhi della partner. E se l’eccitazione può raggiungere in un mix dove desiderio e anti desiderio si incontrano e scontrano non vanno sottovalutati i rischi connessi all’ingresso nella coppia di una terza persona e quindi alla triangolazione erotica agita .
Al di là poi delle diverse sulle motivazioni rimane il fatto che le modalità di erotizzazione non sono uguali per tutti. Infatti l’erotismo è vario e sia il desiderio che le modalità di arrivare al piacere sono diverse nelle diverse persone. Al di là di commenti e indicazioni generiche su come rapportarsi con il candaulesimo e l’eros in genere l’aiuto un sessuologo esperto in dinamiche erotiche e di coppia può utile nel confronto con la nostra e altrui sessualità.
Cordiali saluti

Dr Domenico Trotta. Specialista in Andrologia,
European Society of Sexual Medicine
Sessuologo Medico e PsicoSessuologo. Consulenze online

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Innanzitutto grazie, sia al dott. De Sanctis che al dott. Trotta (e mi scuso col dott. De Sanctis per il ritardo nella risposta). Per il dott. De Sanctis: cosa intende esattamente per approfondire dal vivo le mie fantasie? Una psicoterapia in presenza o altro?
Per il dott. Trotta (ma anche per il dott. De Sanctis, una precisazione: oggettivamente non vorrei che si arrivasse a un rapporto sessuale tra mia moglie e il suo ex, immagino e desidero una situazione più soft , come, ad esempio, una sauna nudi insieme tutti e tre (o quattro, con la moglie di lui), come si usa in Germania. Proprio la tensione di creare una situazione eccitante ma trattenerla entro certi limiti è quello che mi ecciterebbe di più.
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Dr. Domenico Trotta Andrologo, Sessuologo, Psicoterapeuta 268 9
Il desiderio si confronta sempre con l’antidesiderio.
Ed ognuno ha livelli propri di accettazione della tensione erotica.
Più alta è la tensione, più alta è l’eccitazione. Ma nello stesso tempo più alta è anche la paura. Ognuno perciò si confronta e sceglie o meno il proprio mix per alimentare la propria eccitazione sessuale.

Alcuni in modo più tranquillo. Altri per storia personale e/o per proprie dinamiche interne percorsi più complessi e difficili. Sin dove si è disposti ad andare è frutto di una scelta personale.
Così come nel limitarsi ad una scelta solo fantasmatica. O nel passaggio all’atto.

Anche perché come ha detto il filosofo epicureo latino Tito Lucrezio Caro Quod ali cibus est aliis fuat acre venenum In parole più semplici quello che per alcuni è un cibo, per altri è un veleno .

Dr Domenico Trotta. Specialista in Andrologia,
European Society of Sexual Medicine
Sessuologo Medico e PsicoSessuologo. Consulenze online

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Gentile utente,
sembra che l’eccitazione sia legata a una tensione potenzialmente rischiosa, che oltretutto coltiva da molto tempo, sul filo del rasoio. Questa tensione può aumentare e, anziché vivere piacere e appagamento, potrebbe vivere dolore.

Come le dicevo, potrebbero esserci elementi inconsci a generare le proprie fantasie. Finché questi elementi restano inconsci, realizzare queste fantasie potrebbe non essere una scelta ponderata.

Sulla base di questo, poiché lei mostra un prezioso desiderio di approfondimento, le chiedevo come sente la possibilità di proseguirlo, effettuando una consultazione psicologica.

Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma e Pescara
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Sicuramente un percorso in presenza mi consentirebbe di approfondire meglio la questione, e non escludo affatto di intraprenderlo. Desideravo intanto avere una prima impressione. Mi sembra di capire che sarebbe meglio non passare all’azione, ma non c’è pericolo perché la cosa non dipende solo da me. Grazie comunque a tutti per le vostre risposte.
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