Non amo la casa che ho appena comprato
Buonasera dottori
Da quasi un anno ho acquistato una casa.
Si è trattato di un passo molto importante per me da molti punti di vista: dopo la fine di una relazione che mi ha portato a non avere una casa fissa per quasi due anni ed un lavoro che mi porta altrettanto in giro, mi sono sentito di aver bisogno di creare un punto fisso e stabile per la mia vita.
Ho quindi proceduto a comprare questa casa facendo anche un investimento emotivo ed economico (con il denaro ho spesso un rapporto conflittuale dovuto a trascorsi famigliari disastrosi riguardanti i soldi, ma proprio per questo ho cercato di rompere un po’ questa catena, affrontando un investimento di natura media).
Ad oggi, terminati alcuni lavori di ristrutturazione della casa che, purtroppo, non sono stati eseguiti in modo corretto, portando a galla alcune problematiche che persistono nonostante ulteriori miei investimenti e riparazioni, mi ritrovo ad avere un rapporto di grande conflitto con questo luogo, invece di amarlo.
L idea di aver investito tempo, forze e denaro per lavori in un luogo che sta dando vari problemi, mi fa sentire completamente in rifiuto di questa casa, sviluppando una serie di sentimenti contrastanti: da una parte vorrei in qualche modo liberarmene affittandola e allontanandomi, ma allo stesso tempo mi fa stare male il pensiero fallimentare di aver sbagliato acquisto o lavori o comunque aver fatto il passo più lungo della gamba.
Le problematiche non si possono risolvere ulteriormente poiché si tratterebbe di un grosso investimento economico che non voglio e non posso affrontare.
E questo mi da ulteriore ansia e malessere.
C è qualcosa che potrei fare per alleggerirmi un po’ da tutti questi pensieri ed avere un rapporto migliore con questo luogo ed imparare ad accettarlo come casa?
Grazie a chi vorrà rispondere
Da quasi un anno ho acquistato una casa.
Si è trattato di un passo molto importante per me da molti punti di vista: dopo la fine di una relazione che mi ha portato a non avere una casa fissa per quasi due anni ed un lavoro che mi porta altrettanto in giro, mi sono sentito di aver bisogno di creare un punto fisso e stabile per la mia vita.
Ho quindi proceduto a comprare questa casa facendo anche un investimento emotivo ed economico (con il denaro ho spesso un rapporto conflittuale dovuto a trascorsi famigliari disastrosi riguardanti i soldi, ma proprio per questo ho cercato di rompere un po’ questa catena, affrontando un investimento di natura media).
Ad oggi, terminati alcuni lavori di ristrutturazione della casa che, purtroppo, non sono stati eseguiti in modo corretto, portando a galla alcune problematiche che persistono nonostante ulteriori miei investimenti e riparazioni, mi ritrovo ad avere un rapporto di grande conflitto con questo luogo, invece di amarlo.
L idea di aver investito tempo, forze e denaro per lavori in un luogo che sta dando vari problemi, mi fa sentire completamente in rifiuto di questa casa, sviluppando una serie di sentimenti contrastanti: da una parte vorrei in qualche modo liberarmene affittandola e allontanandomi, ma allo stesso tempo mi fa stare male il pensiero fallimentare di aver sbagliato acquisto o lavori o comunque aver fatto il passo più lungo della gamba.
Le problematiche non si possono risolvere ulteriormente poiché si tratterebbe di un grosso investimento economico che non voglio e non posso affrontare.
E questo mi da ulteriore ansia e malessere.
C è qualcosa che potrei fare per alleggerirmi un po’ da tutti questi pensieri ed avere un rapporto migliore con questo luogo ed imparare ad accettarlo come casa?
Grazie a chi vorrà rispondere
Su un piano simbolico, il suo "pensiero fallimentare" la riporta nel loop del rapporto conflittuale con il denaro: "ecco, vedi, quando ti spingi a fare investimenti vai incontro a fallimenti".
Allora proviamo a stare su un piano di realtà: ristrutturare una casa porta spesso imprevisti che - per definizione - non si potevano prevedere, specialmente se non si ha esperienza nel campo. Inoltre ci si immagina che dopo i lavori diventerà perfetta, come nelle immagini che magari ci hanno ispirato, ma poi l'attenzione finisce per posarsi sui dettagli che, invece, ci sembrano stonare.
Può provare a darsi il tempo, per abituarsi agli aspetti che funzionano meno bene di come se li era immaginati e che magari finiranno per sembrarle meno problematici, o che riuscirà a riadattare con altri accorgimenti. E, intanto, ricordarsi delle sue soddisfazioni: l'essere riuscito a fare un passo importante, aver dato la sua impronta personale alla casa, avere un posto fisso e stabile, ma anche modificabile e in divenire.
Allora proviamo a stare su un piano di realtà: ristrutturare una casa porta spesso imprevisti che - per definizione - non si potevano prevedere, specialmente se non si ha esperienza nel campo. Inoltre ci si immagina che dopo i lavori diventerà perfetta, come nelle immagini che magari ci hanno ispirato, ma poi l'attenzione finisce per posarsi sui dettagli che, invece, ci sembrano stonare.
Può provare a darsi il tempo, per abituarsi agli aspetti che funzionano meno bene di come se li era immaginati e che magari finiranno per sembrarle meno problematici, o che riuscirà a riadattare con altri accorgimenti. E, intanto, ricordarsi delle sue soddisfazioni: l'essere riuscito a fare un passo importante, aver dato la sua impronta personale alla casa, avere un posto fisso e stabile, ma anche modificabile e in divenire.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 13/05/2025.
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