Paura di svenire
Buongiorno,
Sono una donna di 68 anni, soffro di reflusso gastrico che si accentua soprattutto in primavera, ho anche blocco di branca sinistra.
Due giorni fa ho avuto un episodio lipotimico, il mio compagno ha chiamato l’ambulanza e mi hanno portato all’ospedale dove mi hanno fatto analisi del sangue, ecg e tac alla testa; tutto normale.
Lo svenimento, che era stato preceduto da fastidio allo stomaco, è stato attribuito appunto da problemi di stomaco riferibili al reflusso.
Io adesso mi sento bene, anche se un po’ scombussolata, però sono paralizzata dalla paura che l’episodio si ripeta di nuovo, ho anche paura a mangiare, sono bloccata.
Capisco che se mi faccio prendere dall’ansia è peggio, ma la mia incapacità di controllarla me la fa aumentare; insomma, ! un circolo vizioso dal quale non riesco ad uscire!
Sono una donna di 68 anni, soffro di reflusso gastrico che si accentua soprattutto in primavera, ho anche blocco di branca sinistra.
Due giorni fa ho avuto un episodio lipotimico, il mio compagno ha chiamato l’ambulanza e mi hanno portato all’ospedale dove mi hanno fatto analisi del sangue, ecg e tac alla testa; tutto normale.
Lo svenimento, che era stato preceduto da fastidio allo stomaco, è stato attribuito appunto da problemi di stomaco riferibili al reflusso.
Io adesso mi sento bene, anche se un po’ scombussolata, però sono paralizzata dalla paura che l’episodio si ripeta di nuovo, ho anche paura a mangiare, sono bloccata.
Capisco che se mi faccio prendere dall’ansia è peggio, ma la mia incapacità di controllarla me la fa aumentare; insomma, ! un circolo vizioso dal quale non riesco ad uscire!
Gentile signora,
per il tipo di ansia che descrive potrebbe essere utile la tecnica della desensibilizzazione sistematica, al fine di farle superare il timore di svenire.
Solo nel colloquio diretto con un* psicolog* sarà possibile effettuare gli esercizi suddetti e anche valutare se ci siano più estese componenti della sua ansia.
Abbia fiducia e cerchi un curante nella sua zona. Non permetta a questo tipo di paura di cronicizzarsi, divenendo invalidante.
Coraggio!
per il tipo di ansia che descrive potrebbe essere utile la tecnica della desensibilizzazione sistematica, al fine di farle superare il timore di svenire.
Solo nel colloquio diretto con un* psicolog* sarà possibile effettuare gli esercizi suddetti e anche valutare se ci siano più estese componenti della sua ansia.
Abbia fiducia e cerchi un curante nella sua zona. Non permetta a questo tipo di paura di cronicizzarsi, divenendo invalidante.
Coraggio!
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Utente
Grazie della risposta , ma potrei sapere per sommi capi in che cosa consiste questa tecnica ?
Gentile utente,
non potrei descrivere la desensibilizzazione sistematica meglio di come la trova descritta su internet.
Un* psicolog*, in questo caso di orientamento cognitivo/comportamentale, la aiuterà a valutare le probabilità di incorrere nello svenimento, a ridurre alle dimensioni reali il rischio e la relativa paura, infine la allenerà ad adottare i comportamenti idonei se lo svenimento dovesse ripresentarsi, per minimizzarne le conseguenze.
Questa è in linea teorica la procedura; per ogni paziente tuttavia le paure, o fobie, assumono dimensioni e aspetti diversi, quindi generalizzare non è corretto.
Come le scrivevo nella prima risposta, la sua paura potrebbe avere componenti più estese di quelle limitate al singolo episodio, e sarà lo specialista a valutare se è opportuno farle superare solo la paura specifica dello svenimento.
Per farle un esempio, lei non ha scritto quanto tempo è rimasta svenuta e per quale ragione il suo compagno ha ritenuto opportuno chiamare l'ambulanza. Questi fatti possono ascriversi a cause diverse.
Auguri. Se crede, ci tenga al corrente.
non potrei descrivere la desensibilizzazione sistematica meglio di come la trova descritta su internet.
Un* psicolog*, in questo caso di orientamento cognitivo/comportamentale, la aiuterà a valutare le probabilità di incorrere nello svenimento, a ridurre alle dimensioni reali il rischio e la relativa paura, infine la allenerà ad adottare i comportamenti idonei se lo svenimento dovesse ripresentarsi, per minimizzarne le conseguenze.
Questa è in linea teorica la procedura; per ogni paziente tuttavia le paure, o fobie, assumono dimensioni e aspetti diversi, quindi generalizzare non è corretto.
Come le scrivevo nella prima risposta, la sua paura potrebbe avere componenti più estese di quelle limitate al singolo episodio, e sarà lo specialista a valutare se è opportuno farle superare solo la paura specifica dello svenimento.
Per farle un esempio, lei non ha scritto quanto tempo è rimasta svenuta e per quale ragione il suo compagno ha ritenuto opportuno chiamare l'ambulanza. Questi fatti possono ascriversi a cause diverse.
Auguri. Se crede, ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 493 visite dal 13/05/2025.
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