Fino a che punto rispettare i bisogni e le richieste altrui?

Gentili dottori,
dopo un percorso psicoterapeutico, che ho dovuto interrompere per ristrettezze economiche, ho iniziato a vivere la mia vita in un equilibrio tra bisogni e valori.
Spesso, forse, entro nella rigidità per fare tutto bene.


So bene di avere questa tendenza, ampiamente affrontata nel mio percorso di terapia, e quindi ogni tanto mi ricordo di mollare la presa.
Proprio per questo motivo, mi sono trovata spesso in situazioni in cui sono stata molto rispettosa di quelli che erano i bisogni altrui, chiedendomi se in un certo qual modo però stessi ignorando i miei di bisogni e valori.


Faccio un esempio: una mia amica mi ha detto che in caso di tradimento del suo partner non vorrebbe saperlo da nessuno, men che meno da un'amica.
Preferirebbe scoprirlo da sola.
Caso vuole che, il suo compagno, la stia tradendo e ne sono a conoscenza.


Rispetto questa sua scelta, dettata da bisogni suoi di protezione e stabilità emotiva, tuttavia però non so fino a che punto possa andare a me bene questa mancanza di sincerità nel nostro rapporto di amicizia.
Io ho un valore della verità preponderante nella mia scala, e per quanto anche il rispetto dei limiti altrui sia fondamentale mi dispiacerebbe sapere che un'amica sia presa in giro e non poterla aiutare.


Devo necessariamente rispettare questo suo volere, o c'è qualche modo che mi permetterebbe di essere congruente con i miei valori e bisogni senza ferire lei?
Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 179 5
Salve, grazie per aver scritto.
Premesso che il caso esiste relativamente (nel suo di caso, questo sembra cadere a fagiolo!). La questione è che le si pone una scelta dove, qualsiasi essa sia, com'è anche naturale trattandosi di una scelta, perderà qualcosa. Rivelare alla sua amica del tradimento del ragazzo, potrebbe portarla ad incrinare il rapporto (o anche no). Mantenere il segreto tradirebbe il suo valore che dà all'amicizia. La questione è: cosa vuole perdere? Perché non scegliendo ha perso già tutto.

Un caro saluto,

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta

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La sua risposta, onestamente, non mi è d'aiuto. Ho provato tensione e ansia.
Dire addirittura che mantenere il segreto significherebbe tradire il valore che do all'amicizia lo trovo un pensiero assolutistico. Voi psicoterapeuti non siete i primi a parlare di flessibilità valoriale?

O che, non scegliendo, ho perso tutto. Cosa avrei perso?

Ero alla ricerca di una risposta che mi aiutasse a trovare una flessibilità dei miei valori, nel pieno rispetto della mia amica e delle sue credenze. Magari cercando di starle accanto, affrontare il discorso per capire se ha cambiato idea in merito.
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Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 179 5
Ma guardi la flessibilità, in caso, se la deve autorizzare lei. Nessuno qui può dirle (e non sarebbe nemmeno d'aiuto) di essere più flessibile coi suoi valori.

Lei sta chiedendo: c'è un modo affinché io possa rimanere fedele ai miei valori e non perdere l'amicizia?

Questo non lo possiamo sapere perché se c'è di mezzo un'altra persona capisce che non possiamo fare previsioni di alcun tipo.

Ciò che può fare è sicuramente cercare di fare presente il suo punto di vista circa la natura della relazione che ha con questa amica e quanto per lei sia importante la sincerità e non sentirsi oppressa da questo segreto che si sente obbligata a custodire. Poi la palla è in mano all'altro e cosa accadrà non possiamo saperlo ma almeno lei può preservare il suo valore pur trattandolo con i guanti di seta.

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta

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Sì, per mia esperienza mi concedo la flessibilità valoriale in certi casi, proprio perché non so l'altra persona fino a che punto voglia che mi intrometta nella sua vita. Sarei rigida in caso di pericolo.

Se ho capito bene, mi suggerisce di parlare con la mia amica su quanto sia importante per me il valore della sincerità? Mi riferisco al periodo in cui scrive: "Ciò che può fare è sicuramente cercare di fare presente il suo punto di vista circa la natura della relazione che ha con questa amica e quanto per lei sia importante la sincerità e non sentirsi oppressa da questo segreto che si sente obbligata a custodire".

Perché io stavo pensando di intavolare un discorso con lei per sapere se fosse ancora convinta di non voler sapere del tradimento, se ci sono limiti a questo. In modo tale da rispettare un altro dei miei valori, che è quello comunque di porgere aiuto.
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Non ho ricevuto più alcuna risposta, c'è qualche altro terapeuta che saprebbe aiutarmi?
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Non è bello lasciare le persone in balìa dei dubbi. Avrei preferito leggere qualche altra risposta al mio consulto.
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Mi avete lasciata sola...
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