Situazione logorante, ho bisogno di aiuto

Salve, vi scrivo perché vivo una situazione che mi mangia da dentro.
Sono una ragazza di 32 anni che frequenta un uomo di 58.
Tempo fa lui mi parlò di una sua vecchia frequentazione.
Frequentazione risalente a 16 anni fa.
Quindi abbastanza in là con gli anni. Tempo fa mi disse che portava ancora un braccialetto che lei gli aveva regalato. Questo braccialetto l’ha perso poco tempo fa. Già quando mi raccontò questa cosa mi arrabbiai tantissimo.
Nonostante siano passati 16 anni lui ne parla ancora con coinvolgimento. Indossava ancora il suo braccialetto.
Da allora cercai, su questa donna, più informazioni possibili.
Il nome, cosa fa, chi è.
E trovai tutto su Facebook.
Scoprì parecchie cose.
L’ho fatto perché ho bisogno di sapere.
Una settimana fa, mentre lui era al cellulare su Facebook, noto tra le ricerche che lui ha fatto un nome che porta lo stesso cognome di questa donna.
Gli chiedo chi fosse questa persona e lui mi risponde dicendo che era un uomo che lavorava in una azienda.
Io sapevo già la verità.
Ovvero che questo era il padre di questa donna.
Mi arrabbio da morire.
Perché mi ha mentito.
Glielo dico.
Gli chiedo spiegazioni.
Perché dopo 16 anni cerchi tracce di lei?
E soprattutto lo fai quando ti frequenti con me?
Lui dice che lo fa per pura curiosità e perché lei sul suo profilo non mette niente. Dice che se voglio posso controllare il suo telefono, lui dice che non mi nasconde niente. Gli rispondo che non ho bisogno di controllare il telefono. Mi dice anche che se voglio posso bloccare il profilo di questa donna dal suo Facebook. Tutto ciò non mi rassicura.
In più ho molta difficoltà a parlare con lui perché quando si tocca questo tasto si arrabbia molto, moltissimo, dice che sono tossica e patologica e che a queste condizioni lui non è disposto a mandare avanti questa frequentazione.
Mi chiude il telefono in faccia.
Io non lo richiamo, ero arrabbiatissima, lui mi richiama ed è disposto ad ascoltarmi.
Riesco a parlare, riesco anche a calmarmi e a rivolergli bene, ma dopo 2/3 giorni mi torna la rabbia, mi sento tradita, non sono soddisfatta delle sue spiegazioni.
Il fatto è uno: lui cerca tracce di una donna con cui si frequentava 16 anni fa.
Cerca tracce approfondite anche tramite il padre di lei, per vedere foto e quant’altro.
Ora, io sono qui e vi chiedo: cosa dovrei fare?
Ho dato molto di me a quest’uomo, come non ho dato mai a nessuno.
Mi sento nuda e usata, sento che mi sto svalutando.
La mia parte razionale e rabbiosa vuole chiudere con lui e non sentirlo più, ma temo che la parte tenera, il cuore faccia fatica.
Avrei bisogno di un consiglio da chi la storia la guarda e legge da fuori.
Grazie.
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Gentile utente di Medicitalia,
sento che è lei a desiderare di guardare la sua storia da fuori attraverso questo consulto. E questo è molto importante ovvero il fatto di poter assumere il ruolo di un osservatore esterno di se stessa.

Essere un osservatore significa riuscire a essere meno coinvolta da certi vissuti interiori di grande sfiducia, con una maggiore lucidità. Quando sostiene di voler chiudere con lui, non è la sua parte razionale a dirlo, come sta affermando, ma quella rabbiosa. Questo vuol dire che è emotivamente sovraccarica e a me sembra che questo possa portarla a un cortocircuito emotivo.

Non so niente di voi, ma sento che lei fa affermazioni molto nette, prendendo degli elementi e interpretandoli in modo univoco. Il braccialetto indossato non è certamente bello per lei. Ma può avere significati meno gravi di quelli che ha immaginato, potrebbe essere anche soltanto un ricordo per un incontro importante, a cui lui tiene senza però esserne più coinvolto. E la vostra frequentazione mi sembra di capire sia recente, non avete una lunga storia ancora.

Deve lasciare un po' di dubbio, se parte in quarta è rischioso. Deve dare il tempo necessario per stringere il legame altrimenti, come lei dice, lei si logora in modo distruttivo e logora la relazione. Sento che non vuole questo.

Ci scrive, io credo, per potersi rasserenare e per poter salvaguardare l'incontro con quest'uomo, verso il quale emerge il suo vivo interesse, dalle parole che leggo. Sciuparlo non è quello che la farebbe stare bene.

Al di là di lui che non conosco, mi chiedo se lei possa sentire dentro se stessa un senso di insicurezza, non avere una buona immagine di sé, pensando che gli uomini o, in generale, gli altri non siano interessati realmente a lei. Cosa pensa di questo?

Mi sembra che abbiate un dialogo abbastanza diretto e, quando non c'è troppa tensione, lui si mostra disponibile ad ascoltare. Allora solo quando siete calmi, potrebbe provare a spiegargli i suoi timori e a chiedergli aiuto affinché lei possa sentire più fiducia, capendo cosa lui prova per lei e quali sono le sue intenzioni. Questo però potrebbe non bastare se nel suo mondo interiore, come sto dicendo, lei viva un senso di sfiducia in se stessa troppo grande.

Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma e Pescara
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Salve Dottore, la ringrazio per la sua risposta. Quando lei dice che io vivo un senso di sfiducia nei miei confronti dice bene. Ho parecchi problemi di autostima e tendo a svalutarmi. In più non riesco a fidarmi quasi di nessuno. Faccio fatica a parlare di me stessa con gli altri. Se lo faccio devo sentire la fiducia e questo capita raramente. Sono sempre convinta che gli altri vogliano farmi del male. Anche in questo caso. Non penso che lui voglia farmi del male, ma penso che se non mi proteggo io, chi lo farà? Parlo in modo netto perché non riesco a far spazio alle sfumature. Le sensazioni che provo riguardo a questo episodio donna - braccialetto sono pugni allo stomaco e io credo che le sensazioni siano sempre mezze verità. Si, può darsi che io dia significati più gravi di quelli che realmente sono, ma penso sempre che dopo 16 anni una storia sia bella che passata, invece qui ci sono elementi davvero schiaccianti che attestano il contrario. Ovviamente è solo la mia opinione e non una verità assoluta.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
I pugni allo stomaco fanno male, segnalano uno stato angoscioso che vive. Non dev'essere facile, lo capisco.

Sta soffrendo molto, ma deve trovare il modo di distendersi per darsi l'occasione di capire, di conoscere i sentimenti di lui e di scegliere in base a questo. Ora la tensione a me sembra troppo elevata. Questo non è salutare per lei e per la vostra coppia.

Io penso che quello che bisogna fare sia tendere alla verità, non avere opinioni che potrebbero non corrispondervi. Se legge la realtà con uno sguardo diffidente, questo condizionerà la sua lettura.

Lei riconosce piuttosto che lui non vuole farle del male. Allora è giusto che lei si interroghi su se stessa, come stiamo facendo: dunque, da chi si sta proteggendo? Se si protegge troppo, rischia di allontanarsi. Da come intuisco qui, non è quello che vuole, sbaglio?

Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma e Pescara
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Se avessi la forza mi allontanerei, ma purtroppo non ce l’ho. Lui ha perso la mia fiducia e la mia stima. E non lo dico per ripicca o cattiveria lo dico perché è ciò che sento. Prima di questo episodio mi arrabbiavo spesso, volevo passare più tempo con lui, facevo di tutto per comportarmi bene, adesso qualcosa è cambiato, qualcosa si è incrinato. Adesso lascio molto più andare, non do più il peso di prima alle cose e alle situazioni. Ho sempre pensato che lui avesse un legame profondo con questa donna, adesso ne ho avuto la conferma. Tutto ciò che succederà in futuro non avrà senso perché la cosa che più temevo è accaduta.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Il mio consiglio è di fermarsi un momento ora, di prendere un po' fiato.

Non sottovaluti il fatto che stiamo parlando online di vissuti molto delicati e stati d'animo intensi. Qui abbiamo una comunicazione limitata, non possiamo prendercene cura nel modo idoneo. Per poterlo fare dovrebbe proseguire dal vivo, cosa pensa di questa possibilità?

Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma e Pescara
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
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È da diverso tempo che penso di intraprendere un percorso, ci penserò.
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