Sbaglio io?

Buonasera, vorrei capire se sono io il problema oppure no... mi presento, sono una donna di 36 anni, mamma di 2 bambine, moglie... mio marito lavora fuori regione e torna indicativamente 1 volta al mese... Io lavoro la mattina e durante l'inverno anche i pomeriggi... mio marito ogni volta che mi chiama lo fa per lamentarsi che non ho fatto qualcosa oppure non l'ho fatta come avrebbe voluto lui... io cerco di crescere le bambine, di mantenere la casa, i vari impegni sportivi delle bambine... mi ritrovo per la maggior parte del tempo da sola senza il suo aiuto... ma lui non apprezza nulla di quello che faccio, pensa che io stia h24 sul divano... non mi concedo nulla, nemmeno un caffè ogni tanto e se per caso capita lui me lo fa pesare... è anche vero che non mi uccido di pulizie, faccio lo stretto necessario principalmente perchè mi manca il tempo... oggi ad esempio si è lamentato che la bambina non aveva i capelli in ordine... sono stanca di essere sottovalutata sotto ogni aspetto... io cerco di fare del mio meglio ma a quanto pare per lui non è abbastanza... ora io non capisco se sono io che sbaglio oppure se lui è eccessivamente esagerato... sotto il punto di vista economico non ci manca nulla e non ci fa mancare nulla però fa pesare che lui lavora e fa sacrifici stando lontano, non capendo che io cerco di mandare avanti il tutto diciamo da sola... per tutto intendo gestione casa, figli, scuola, sport... cosa devo fare?
Piu volte amici hanno tentato di fargli capire che io qui mi faccio in 4 e tutti lo notano, tranne lui... non so più cosa fare... grazie per avermi ascoltata...
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.8k 200
Gentile utente,
avrà notato che la sua email non ha ancora ricevuto risposta. Questo avviene perché in realtà la richiesta a noi specialisti è tutt’altro che chiara.
La prima domanda che sorge spontanea è: perché lei e suo marito vivete così lontani da incontrarvi solo una volta al mese? Quale vita matrimoniale e quale presenza genitoriale possono svolgersi in questo modo, se non per sei mesi al massimo?
Peraltro, quale sia l’attività di lei che ci scrive non si capisce: "Io lavoro la mattina e durante l'inverno anche i pomeriggi..." . Sembra un lavoro precario: non potrebbe svolgerlo dove risiede suo marito?
Aggiunge: "io cerco di crescere le bambine, di mantenere la casa, i vari impegni sportivi delle bambine..."
Come tutte le madri che lavorano, signora. Sotto questo profilo, non è strano che qualcosa venga trascurato. Non si capisce però come possa suo marito telefonare da lontano e lamentarsi di qualcosa che lei non ha fatto. Come lo sa, se nemmeno vivete insieme?
Lei aggiunge: "non mi concedo nulla, nemmeno un caffè ogni tanto e se per caso capita lui me lo fa pesare..."
Intanto lei sbaglia a non concedersi dei salutari intervalli da una routine faticosa, che può pesare sulla sua salute fisica e mentale e sui suoi rapporti familiari; inoltre, di nuovo risulta misterioso il modo in cui un uomo che vive lontano può sapere se lei si ferma a prendere un caffè.
Provi a ristrutturare dalle fondamenta una vita familiare che al momento non sembra esistere.
Forse dovrebbe ripartire dal suo lavoro e dalla convivenza, signora.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM)
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Buon pomeriggio, la ringrazio per la sua risposta. Mio marito è un militare e questo lo porta a stare lontano purtroppo da noi. Io faccio la segretaria al mattino e doposcuola il pomeriggio (quindi solo periodo scolastico). Ovviamente ci sentiamo tutti i giorni con chiamate e videochiamate e parliamo di ogni cosa, dall'andamento scolastico delle bambine a quello che abbiamo fatto durante la giornata. Non viviamo insieme perché il suo lavoro lo porta spesso a muoversi per tutta Italia e per dare stabilità alle bambine ci siamo stabiliti vicino alla famiglia.
Ci piacerebbe vivere tutti insieme ma in questo momento non è possibile per questioni lavorative. Di certo la lontananza non aiuta ma attualmente non possiamo fare diversamente quindi volevo capire se ero io che dovevo fare di più oppure se lui si sta lamentando un po troppo.. grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.8k 200
Gentile utente,
dovrebbe valutare con attenzione se precedentemente suo marito era meno critico.
Sembra che lei in effetti dedichi fin troppo tempo al lavoro, ma da parte di lui queste critiche continue potrebbero essere:
- il segno di un malessere personale;
- il segno di una crisi della coppia.
Può essere molto più penoso per un uomo stare lontano dalla propria moglie che per una donna, la quale ha comunque con sé i figli, i parenti, gli amici, una serie di attività.
Se non riuscite da soli a cambiare la situazione, direi che qualche colloquio di terapia di coppia è opportuno.
Ho avuto spesso in terapia mogli di militari, costrette a cambiare casa e scuola dei figli di frequente, e poco comprese nella depressione che ne seguiva.
In questo caso a trovarsi solo e spiazzato è il marito.

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La ringrazio per i preziosi consigli, anche io avevo pensato a qualche colloquio di coppia. Certamente non è facile vivere in questo modo. Dovrei dedicare meno tempo al lavoro, un po più a me stessa e quindi magari essere più rilassata. Inoltre non avevo pensato ad un possibile malessere suo per la lontananza che potrebbe essere la causa di questo continuo lamentarsi. Gli proporrò di fare qualche seduta insieme e vedere se le cose per entrambi possano migliorare. La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato. Le auguro una buona serata.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.8k 200
Prego gentile utente. Non permetta che l'attuale malessere si trasformi in una voragine.

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