Attacchi di panico nei bambini

Buongiorno,
scrivo per una bambina di 12 anni che, ricoverata in ospedale per una serie di episodi di mancamenti, giramenti di testa, nausea, pare -a detta dei medici- soffrire di attacchi di panico.
La bambina ha terminato a gennaio 2009 la cura per un linfoma (chemio più radio) i controlli periodici rivelano che va tutto bene. In considerazione di questi "svenimenti" le hanno fatto raggi ed ecografia (la TAC ad ogni modo era recente) e non sono risultate anomalie. Manca la visita endocrinologica per la tiroide (prevista a breve) ma i medici sono propensi a pensare a una questione di attacchi di panico.
Aggiungo che la bambina ha i genitori separati (da 6 anni, quindi non è un elemento recente) è molto emotiva, ha sviluppato circa 5 mesi fa, e non si trova molto in sintonia con compagni/insegnanti a scuola. Il periodo della malattia l'ha affrontato splendidamente...immagino che ora stia pagando le conseguenze di questo enorme sforzo.
Volevo chiedervi cortesemente se avete qualche altro controllo/esame eventualmente da segnalare, e che tipo di "formazione/specializzazione" richiedere cercando uno psicologo per un sostegno, dato che sono molto ignorante in materia. Generalmente per attacchi di panico che riguardino bambini, vengono prescritti farmaci? o potete suggerirmi qualche rimedio più naturale per un "riequilibrio" della situazione?
Capisco che non sia possibile fornire risposte specifiche, ringrazio comunque anticipatamente di cuore coloro che vorranno consigliarmi.
Saluti
Michela
[#1]
Attivo dal 2009 al 2019
Psicologo, Psicoterapeuta
Buongiorno Signora,

potrebbe informarsi se presso la struttura dove hanno
operato Sua figlia c'è uno psicoterapeuta specializzato in psiconcologia pediatrica o comunque un servizio di consulenza psicologica dell'età evolutiva, oppure può rivolgersi presso un servizio di neuropsichiatria infantile della asl (ad es. l'UONPI - Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dove lavorano neuropsichiatri e psicologi oltre ad altre figure professionali), o ancora può cercare Lei privatamente uno psicoterapeuta dell'età evolutiva (infanzia e adolescenza) o un neuropsichiatra infantile.
Prima però eseguite correttamente tutti gli accertamenti medici.

Cordialmente
La saluto.
[#2]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora, quella vissuta dalla bambina è stata certamente un'esperienza molto dura e stressante. Anche se ha affrontato il periodo della malattia "splendidamente" è possibile che occorra del tempo per "metabolizzare" quanto le è accaduto. Un supporto psicologico mi pare giustificato ma prima è necessario escludere qualsiasi causa organica e per questo è opportuno fare tutti gli accertamenti necessari.
Per il supporto psicologico potreste recarvi presso la Neuropsichiatria Infantile oppure rivolgervi ad uno psicologo/psicoterapeuta privato.

Può consultare la sezione di questo sito suddiviso per regione:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-regione/emilia-romagna/

oppure questo di terapeuti cognitivo-comportamentali:
http://www.aiamc.it/emiliaromagna.htm

In bocca al lupo
Cordialmente

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Vi ringrazio molto per le cortesi ed utili risposte, e per il supporto. Indirizzerò le ricerche secondo i vostri consigli. Grazie ancora, mi riservo di disturbarvi ulteriormente quando la situazione si sarà maggiormente chiarita,
saluti

Michela
[#4]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Felice di poter essere di aiuto. Se vuole ci tenga informati sugli sviluppi.
Cordialmente
[#5]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
partiamo dal presupposto che a 12 anni, dopo una chemio ed una infinità di esami e ricoveri, non si può parlare di "bambina": credo che la ragazzina abbia già abbondantemente dimenticato le frivolezze dei bambini.

Lei stessa infatti scrive " Il periodo della malattia l'ha affrontato splendidamente.". Questo ci dice molto sulla maturità raggiunta forzatamente da questa ragazza, causa malattia. E questo potrebbe spiegare l'ansia, che onestamente mi sembra davvero il minimo.

Detto questo, anche io come i Colleghi credo che la miglior soluzione sia legata alla valutazione in NPI, dove potrà trovare un'équipe multidisciplinare in grado di affrontare a 360 gradi questo problema.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#6]
Attivo dal 2009 al 2019
Psicologo, Psicoterapeuta
Di nulla Signora, grazie a Lei e auguri per la piccola che oltre alle difficoltà affrontate a causa della situazione si trova anche ad affrontare l'ingresso in una nuova fase della vita (pre-adolescenza). Ci faccia sapere saremo lieti di aiutarVi.

Cordialmente.
Saluti.
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