Una psicologa, ma la mia paura più grande è che tutto ciò non sia ansia

Salve Dottore,

purtroppo è da gennaio che soffro di svariati sintomi. E non riesco
più a vivere serenamente, ho sempre paura di aver qualcosa di grave.
Da gennaio ho iniziato a manifestare dei tremori nel sonno, e difficoltà a respirare. A tutto queste si sono aggiunti dolori di stomaco, difficoltà a deglutire (per due volte, mi è successo che mentre inghiottivo, ho avuto dei giramenti di testa) e difficoltà a digerire. Inoltre ho palpitazioni continue, tutto il giorno, ma si accentuano la sera prima di andare a dormire.
Ultimamente, si sono aggiunti mal di testa nella parte frontale, con alcune fitte piccolissime nella parte non frontale, e offuscamento della vista, come se avessi un senso di confusione.
Sono in cura da una psicologa, ma la mia paura più grande è che tutto ciò non sia ansia..
Prendo due volte al giorno (8 goccie per volta) Alprazolam. Al momento della somministrazione sto meglio, ma non comunque bene, quando passano 4 o al max 5 ore ritorno a stare male.
La mia paura più grande è che tutti i sintomi che ho non derivino dall'ansia.
Cosa posso fare?
Grazie in anticipo.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
L'unica cosa che può fare, se non ha gia provveduto, è richiedere al suo medico curante degli esami che scongiurino la presenza di problematiche di ordine organico.
Cortesemente
dott. Massimo Giusti
[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Ho già proceduto alle analisi del sangue, e per fortuna tutti i valori sono nella norma.
ho anche fatto un'ecografia e non ha riscontrato nulla in particolare.
Sia il mio medico curante, che la psicologa mi hanno detto che questi sintomi derivano da uno stato d'ansia.
Non è possibile?
[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
volevo informarla, che ho 24 anni, ed ho sempre avuto problemi d'ansia, periodi con difficoltà a respirare e senso di pesantezza al petto, con fenomeni di svenimenti.
Il problema che l'ansia è da gennaio che non mi lascia per un attimo, se non con le goccie.
Ho pensato alla malattie più gravi, ed ogni volta, in base ai sintomi, mi preoccupo per qualche malattia in particolare.
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
capisco, in tal caso credo si tratti esattamente di ansia. a questo punto le chiedo quale sia la richiesta che intende porre in questo consulto. mi spiego meglio, dato che i riscontri medici sono in linea con l'ipotesi dell'ansia, che una terapia basata su ansiolitici effettivamente allevia il sintomo confermando tale ipotesi, che la diagnosi psicologica è inerente l'ansia, esattamente come crede riformulare la richiesta che ha posto in questo consulto?
è possibile, le chiedo, che abbia scritto questo consulto in un momento in cui si sentiva ansioso e dunque preoccupato di qualche patologia ed abbia cercato in qualche modo di sfogarsi oppure ha una domanda specifica da porre?

la prego di non prendere questa richiesta in modo offensivo, ma data la situazione credo sia lecito porre a lei questa domanda. supponendo, e le chiedo conferma anche di questo, che durante il percorso psicologico che sta facendo abbia acquisito, come auspicabile, una qualche forma di consapevolezza sul suo problema.
Cortesemente
dott. Massimo Giusti
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
non la prendo in modo offensivo, perchè ha tutte le ragioni. Purtroppo non riesco ad accettare questa situazione, e continuo ogni giorno a preoccuparmi, a pensare che ho qualcosa di grave. E' un circolo vizioso, da cui non riesco ad uscire, ogni giorno mi sembra di avere un sintomo diverso, ogni giorno penso di avere una malattia diversa. E' la paura che mi spinge a questo, e la ricerca di continue conferme circa la mia diagnosi.Proprio questo mi ha spinto verso un nuovo consulto.
La mia psicologa mi ha detto che molto probabilmente, questo mio ricercare continue malattie derivi da un'insicurezza di fondo e stiamo cercando insieme di sradicarla.
Il problema è che circa un mesetto fà stavo meglio, poi purtroppo è venuta a mancare improvvisamente mia nonna. Ha avuto un aneurisma cerebrale e questo sicuramente ha aggravato la mia situazione.
Forse ho troppa fretta di stare meglio, ma la paura è troppo grande come pure la voglia di uscire da questo tunnel.
Già da quando avevo 18 anni, ho iniziato ad avvertire i primi sintomi di ansia, collegati a svenimenti, mancanza di respiro, affaticamente, ecc. Però erano solo temporanei, nell'arco di qualche giorno sparivano. Mentre stavolta, sono accompagnati da altri sintomi, e non passa mai, si attenua solo con le goccie. E' questo quello che mi preoccupa.
Non so se questo è uno sfogo o la ricerca di un'ulteriore avvallamento della diagnosi che mi era già stata fatta, so solo che ho una gran voglia di tornare a stare bene, soprattutto per l'età che ho.
Mi scusi per lo sfogo.
Grazie mille.
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile

A quanto pare si tratta di ansia su ansia la sua preoccupazione è le descrizioni che fa sono minuziosa visto il restrigimento dell'attenzione sul suo corpo e i vari sintomi!

Dovrebbe cercare di parlarLe alla sua psicologo anche di queste sue paure ulteriori!


un saluto
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
ne ho già parlato con lo psicologo, purtroppo però ci vuole tempo per metabolizzare le cose. La perdita che ho subito recentemente non ha fatto altro che alimentare le mie paure!
Vi ringrazio per le vostre cortesi risposte.
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
non ha di che scusarsi, siamo qui anche per questo, se gli psicologi non fossero in grado di accettare lo sfogo di una persona allora faremmo bene a cambiare lavoro. consideri questa sua specie di "ammissione" un passo importante, adesso ha dimostrato nei fatti, per la prima volta o un'ulteriore volta, di rendersi conto di cosa le accade quando l"ansia" predomina. anni fa un terapeuta famoso, Berry Symmond (si scrive così?), diceva che costi quel che costi costa sempre meno, vedrà che col tempo riuscirà a gestire le sue emozioni prima che sfocino in un'azione che convalida, anzichè fermare, il circolo vizioso del suo problema.
Cortesemente
dott. Massimo Giusti
[#9]
Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile utente,
concordo con quanto le hanno detto i colleghi.
In più vorrei dirle di non reprimere le sue emozioni, anche se dolorose, la perdita di una persona importante è un fatto molto doloroso e alle volte suscita delle emozioni molto forti tra cui anche ansia e i sintomi che ha accennato precedentemente.
Reprimere le sue paure non le consente di superarle ma probabilmente alimenta le sue preoccupazioni.
Piuttosto che cercare la causa della sua ansia provi invece a lasciarsi andare a tutti quei momenti belli che ha trascorso con sua nonna e anche se questo non l'aiuterà a superare del tutto l'ansia magari le consentirà di affrontare meglio la perdita.
In fondo se ci pensa anche se non fisicamente presente, i ricordi sono un tesoro da tenersi ben stretto e che nessuno le può togliere.
spesso l'unico modo di superare degli eventi di vita particolarmente difficili è quello, attraverso un supporto e un sostegno di uno specialista, di affrontarli e cercare di comprenderli.
un augurio per il suo percorso terapeutico,

Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.

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