Credete che nel mio caso si possa parlare di bulimia o comunque di disturbi alimentari o

salve.
ho 23 anni e da qualche anno (non saprei dirvi quanto) succede che in alcuni periodi dopo i pasti (non abbuffate, ma pasti normalissimi, come: un piatto di pasta o una fetta di carne con contorno) mi provoco il vomito. non è un comportamento sistematico. a volte lo faccio un'unica volta in un mese oppure per alcuni giorni di seguito e poi smetto per mesi interi.
non sono nè grassa nè magra (50 kg per 1.60cm). sinceramente non saprei dirvi perchè lo faccio, ma so che lo vivo come un tentativo di liberazione da me stessa e che quando lo faccio provo un profondo senso di solitudine.
Inoltre a volte lo faccio come gesto spontaneo, come un bisogno improvviso, altre volte, invece, lo decido dentro me..come se facessi un patto con me stessa prima di mangiare ("mangia, rilassati in questo momento, che tanto poi vomiti"...questo è quello che mi dico)
Credete che nel mio caso si possa parlare di bulimia o comunque di disturbi alimentari o psicologici?
Cordiali saluti
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, credo si possa parlare di un disagio.

Non mi riferisco solo al vomito indotto, che già andrebbe posto all'attenzione di uno Specialista, ma anche al fatto che lei ci riferisce il "bisogno di liberarsi" ed un senso di solitudine dopo.

Spesso le condotte di eliminazione (come il vomito) sono utilizzate per gestire vissuti emotivi negativi, a volte anche molto intensi, e si strutturano come una "abitudine" che tende ad auto-perpetuarsi.

Che poi il suo vissuto si configuri poi come un Disturbo Alimentare Psicogeno, un Disturbo dell'Umore o quant'altro, questo credo sia possibile stabilirlo con ragionevole certezza solo dopo una serie di colloqui di approfondimento con un professionista, di persona.

Se avverte il desiderio di comprendere meglio la sua situazione, al fine di identificare modalità alternative e per lei più utili di affrontare il disagio che ci riferisce, le consiglio di rivolgersi ad uno Psicologo (meglio se Psicoterapeuta) della sua città.

Se vuole maggiori informazioni sulle tematiche per cui ci scrive, le suggerisco la lettura di articoli di approfondimento, tra cui ne segnalo tre scritti da Colleghi che operano su questo Portale:

https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/418-i-disturbi-del-comportamento-alimentare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/222-bulimia-nervosa.html

Cordialmente
[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, da come ne parla sembra che il vomito assuma l'espressione di un atteggiamento conosolatorio che da un lato le permette di lasciarsi andare (in questo caso al cibo sempre come gratificazione post stress)

(..) ("mangia, rilassati in questo momento, che tanto poi vomiti"...(..)

e dall'altro per evitare un eventuale senso di colpa per averlo fatto. Una compensazione che, se prima di cominciare ha questo intento, dopo però non lascia alcuna soddisfazione
(..)quando lo faccio provo un profondo senso di solitudine.(..)

l'aiuto di un terapeuta può aiutarla non solo a comprendere le ragioni del suo atteggiamento, ma, soprattutto, a trovare alteranitive afficaci mediante condotte più funzionali e meno pericolose.
saluti


Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Utente
Utente
vi ringrazio per la vostra attenzione.
in effetti, ultimamente sento il bisogno di capire cosa c'è dietro questi miei comportamenti.scrivervi mi ha fatto sentire un pò meno sola. proverò a rivolgermi personalmente ad uno specialista...anche se non sarà semplice.
ancora grazie
[#4]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51

Gentile Utente,

Non credo di poterle assicurare che lei sia una persona bulimica né potrei dirle il contrario. Una diagnosi a distanza presenta inesattezze ed errori. Le posso dire questo: le ragazze che vomitano dopo aver mangiato, non lo fanno per non ingrassare, quanto per il fatto che nel vomitare "vomitano tutte le frustrazioni subite" e tutte le insoddisfazioni della propria vita.
E' così anche per lei?
Ci rifletta sopra ed eventualmente potremmo riparlarne.

Cerchi di capirlo da sola. Ce la farà.

Cordialità
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, quando il vomiting inizia a prendere un'esistenza a sé stante, e in particolar modo quando vomitare inizia a diventare un piacevole appuntamento per il dopo pasto, si tratta di un disturbo diverso dalla semplice bulimia.
Comunque, per poterlo diagnosticare deve farsi vedere da uno specialista, e le suggerisco anche presto, perché, in questo tipo di problema, più si aspetta e più c'è il rischio che si strutturi e diventi difficile da curare.

Può leggere le differenze fra bulimia e vomiting nell'articolo già segnalatole dal collega Calì.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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