Immotivata paura della morte improvvisa e attacchi di panico

gentili dottori,
sono una ragazza di 24 anni che fa sport regolarmente (karate), non beve e non fuma.
Dopo che ho avuto dei lutti in famiglia, da circa 3 anni ho iniziato ad avere paura della morte e soprattutto dell' infarto.

Faccio annualmente ECG alle visite mediche sportive e non è mai stato riscontrato nulla, ma spesso avverto dei doloretti al petto e alla parte sinistra, Senso di morte imminente, sudore freddo, tremori.
Il mio medico di famiglia mi ha parlato degli attacchi di panico e mi ha mandato da uno psichiatra, che mi ha segnato Sereupin e depakin, e tavor al momento del bisogno.
Sto un po' meglio ma quei dolori a volte ricompaiono.
Pur avendo fatto tanti controlli cardiologici (ecg, ecocardio) posso veramente escludere al 100% la natura cardiaca dei miei dolori?
Ho paura della morte improvvisa, che può colpire inaspettatamente anche i giovani della mia età in salute.
Non riesco più a vivere serena :-(
grazie mille.

[#1]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Carissima,
di controlli ne ha fatti tanti da ciò che scrive.
Esiste, secondo lei, la possibilità che i "doloretti" di cui parla abbiano un'altra origine?

Esistono meccanismi percettivi in base ai quali se ci concentriamo ad ascoltare i "rumori" fisiologici del nostro corpo li percepiamo in maniera amplificata e dolorosa. Se, invece, la nostra attenzione è rivolta ad altro, questi "rumori" fisiologici non li percepiamo affatto.
Se, nel momento in cui percepiamo queste sensazioni corporee, ci diciamo che la causa di queste sensazioni è senz'altro una malattia grave, allora, comprensibilmente arrivano l'ansia e il panico.Questi ultimi non fanno altro che "aumentare" le perturbazioni fisiologiche e i "rumori" del corpo e aumentare l'ettenzione che dedichiamo all'ascolto del nostro corpo.
E' un circolo vizioso, cara ragazza, e ho il timore che lei ci sia dentro.
La cosa che le suggerisco è di prendere in considerazione l'ipotesi che il problema non sia di origine fisica.
Continui a fare i suoi controlli, se sente che la fanno stare meglio, ma insieme a questi controlli provi a fare due chiacchiere con uno psicoterapeuta, meglio se cognitivo comportamentale.

Le faccio un enorme in bocca al lupo

un caro saluto

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
dottoressa la ringrazio per la sua velocissima risposta! :)
l'anno scorso ho fatto una psicoterapia di gruppo di 3 mesi...
io ci provo a reagire razionalmente ma quando il panico attacca non riesco a fare a meno di prendere il tavor o l'en. solo così mi tranquillizzo.
poi leggo continuamente, su internet o sui giornali, di questi giovani apparentemente sani che muoiono improvvisamente. ho paura di essere ipocondriaca.
e a volte sento come un tuffo al cuore, non so spiegarlo, un battito più forte degli altri che mi spaventa moltissimo. credo siano extrasistoli.
volevo addirittura acquistare un defibrillatore ma mia mamma non me l'ha permesso. :)
non mi allontano da casa più di tanto perchè ho sempre paura che mi possa succedere qualcosa.
[#3]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Carissima,
la maggior parte dei "sintomi" che i pazienti ipocondriaci percepiscono sono "rumori" fisiologici del corpo che si verificano anche nei soggetti sani, la differenza è che, come le spiegavo prima, alcuni soggetti si concentrano eccessivamente sull'ascolto di questi sintomi e li percepiscono in maniera amplificata.
Dal mio punto di vista 3 mesi di psicoterapia di gruppo potrebbero non essere sufficienti. Se la psicoterapia che ha fatto non l'ha aiutata a risolvere il problema le consiglio di non mollare e di ritentare, magari con un altro professionista.
Esistono innumerevoli prove scientifiche che la psicoterapia cognitivo comportamentale sia efficace nel trattare con successo l'ipocondria, se è di questo che si tratta nel suo caso.
Si rivolga a qualcuno che la pratica e non molli!

In bocca al lupo!
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
la mia psichiatra ha detto che sotto la mia ipocondria e miei attacchi di panico si potrebbe nascondere un disturbo dell'umore di cui l'ansia sarebbe solo la punta dell'iceberg...
perchè in effetti senza rendermene conto ho attraversato periodi un cui ero col morale a mille e periodo in cui non volevo fare altro che restare a letto e non alzarmi mai (però era vero anche che ero stata lasciata dal fidanzato...).
cmq seguirò il suo consiglio, e la ringrazio nuovamente! ;)
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