Stanchezza senza motivo e vita assente

Buongiorno.
Spero di aver aperto la discussione nella sezione giusta.
Ho 23 anni e attualmente lavoro come impiegato la mattina e studio in una scuola serale la sera.
La mia vita è abbastanza piena(ma non faticosa) per via di questi 2 impegni..ma per il resto è abbastanza vuota.
Ho perso quasi tutti gli amici quando avevo 16 anni perchè loro iniziavano ad uscire, andare per locali, ed io ero troppo timido per uscire.
Sono sempre stato sovrappeso e questo mi ha sempre frenato molto nei rapporti con gli altri.
Da quel periodo in poi mi sono chiso in casa, a parte la scuola.
Nei periodi in cui la scuola era chiusa per le vacanze me ne restavo anche 2 settimane di fila chiuso in casa, senza nemmeno uscire sul balcone a prendere una boccata d'aria.
Questo modo di vivere è diventato un abitudine.Appena posso mi chiudo in casa.
Sono arrivato nella situazione in cui appena esco di casa, anche solo per 15 minuti, appena rientro mi sembra di aver scalato una montagna, di essere stato fuori una vita.
Sono sempre molto stanco, anche se di sforzi non ne faccio mai.
La mattina mi sveglio pensando alla possibilità di non andare a lavoro o a scuola.Mangio in continuazione, facendo salire il mio peso( 91 kg per 168cm).
Il fatto è che con le persone a me care sono una persona molto allegra, rido e scherzo sempre..ma dentro di me vivo questa situazione che mi sta stremando.
Il fatto di avere problemi a rapportarmi con le persone che non conosco e con l'esterno peggiora la cosa, bloccandomi in casa.
Non so più che fare.Credo che il mio sia un problema, però ho sempre avuto paura del giudizio degli altri nel caso in cui mi fossi rivolto ad uno psicologo...
Forse ho ereditato qualcosa da mia madre, che fin da quando ero piccolo soffriva di depressione e attacchi di panico.Era sempre molto ansiosa e forse questo mi ha reso così.
Non so proprio cosa pensare, vorrei solo riuscire a svegliarmi, almeno per una mattina, con la voglia di uscire di casa.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amico,

mi complimento per il suo impegno e la sua forza di volontà che le sta consentendo di lavorare di giorno e studiare di sera: non so in quanti ce la farebbero, tanto più affermando di non sentirsi stanchi a causa della somma di queste 2 fatiche.

Penso che se lei ha ritenuto di scrivere a questo sito i tempi siano maturi perchè chieda aiuto di persona: non ha motivo di vergognarsi all'idea di parlare con uno psicologo, la sua storia non rappresenta una rarità e credo che potrà ottenere buoni risultati lavorando su se stesso.

Il fatto che sua madre abbia sofferto di ansia e depressione ha sicuramente influito sul suo sviluppo e sulla sua serenità, ma non pensi che questo sia un ostacolo sulla via del miglioramento e delle soluzione dei suoi problemi: per quanto siate legati siete 2 individui diversi, ognuno con le proprie esperienze e la propria storia.

Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
La paura dell'ereditarietà è molto comune. Ma essendo due individui differenti non è detto che soffra degli stessi problemi di sua madre. Dato che lavora e studia e si da questo gran da fare non penso si possa parlare di depressione, se ha un po d'ansia credo sia giustificata dalla mole di stress che accumula a causa del carico di lavoro quotidiano.

La mia impressione è che il fatto di essere così sovrappeso le crea più problemi o "complessi d'inferiorità" di quanto abbia scritto. Per cui tende a vivere le relazioni sociali come un problema e non come qualcosa che da "sollievo" in un momento della vita tanto impegnativo.

Forse è giunto il momento di ritagliarsi qualche spazio per se, per stare meglio. Qualcosa in cui si trova bene. Magari proprio dell'attività fisica, uno sport, una passeggiata col cane. Qualcosa del genere,niente di stressante. Dovrebbe essere difficile adesso, perchè è talmente abituato a certi impegni da non sapere dove sbattere la testa. Ma anche questa è una cosa normale.

Se dovesse ritenere la cosa "troppo" difficile allora faccia qualche consulenza da uno psicologo. Potrebbe aiutarla a ridarsi carica.
[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2024
Ex utente
@Dr. Flavia Massaro
Grazie mille per la risposta.
Credo anche io che i tempi siano maturi e che sia giunto il momento di contattare qualcuno ma non so davvero come fare.
Non dico bugie quando dico che per me è difficile anche solo chiamare dal dentista per fissare un appuntamento.Figurarsi questo.Sembra davvero impossibile.

@Dr. Massimo Giusti
Grazie mille anche a lei.
Il discorso del peso.E' vero, mi crea numerosi problemi e anche io pensavo che tutto dipendesse da quello.
Ma un paio d'anni fa ho perso quasi tutti i chili in eccesso arrivando ad avere un peso quasi perfetto; i problemi però si presentavano anche con un fisico diverso.
Perciò mi sento di escludere tutto cio'.
Per quanto riguarda il discorso dell'attività fisica: vorrei...davvero.
Amo nuotare, ma sono troppo timido(anche da magro) per andare a fare un tuffo in piscina.
Per il resto degli sport mi sento sempre troppo solo.Non ho un amico con cui condividere l'esperienza e quindi uscire di casa mi sarebbe difficile.
Mi ero comprato una cyclette da usare in casa.All'inizio entusiasmo a mille...poi è andato via via calando.
Adesso mi addormento pensando: domani la userò.E la mattina mi sveglio senza nemmeno la voglia di spostare i vestiti che la ricoprono.


All'inizio pensavo d'essere io ad essere svogliato...una persona pigrissima.
Ora però vedo che i giorni passano e la sensazione di non avere mai abbastanza forze(sia fisiche che mentali) si fa troppo frequente per pensare che sia solo colpa mia.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
spesso ci immaginiamo il cambiamento come qualcosa di repentino "domattina mi sveglio e.." ma il più delle volte esso è il risultato di un processo graduale, nel quale lei non deve farsi "violenza" ma partire dal suo disagio a questo punto è a un bivio sa che le strategie messe in atto finora non hanno funzionato ma sa anche che non ce la fa più ad andare avanti così e più va avanti e più sarà difficile
"invertire la rotta".
Inizi a chiedersi cosa vuole davvero a fissare degli obiettivi piccoli a breve termine che possano darle la spinta iniziale per ritrovare quel minimo di fiducia in sè stesso che le serve per "ripartire".
"Nessun vento è favorevole se il marinaio non sa dove andare".

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it