Più si è a dieta più si mangia!
Ho letto con attenzione la news del Dott. De Vincentiis con oggetto "Più si è a dieta più si mangia!".
Mi riconosco perfettamente in quella situazione.
Dopo aver perso parecchi chili ora ne ho riguadagnati la metà e non risco a frenare la mia voglia di cibo, soprattutto la sera, dopo una intensa giornata di lavoro.
So che il mio è un problema psicologico, almeno così mi pare, e sento che devo capire cosa mi manca o cosa mi spinge a mangiare in modo disordinato. Il fatto che vivo fuori casa obbligato a mangiare in mense/ristoranti e la solitudine non aiuta(non ho i genitori, ho sorelle ma impegnate, giustamente, con la loro famiglia) ...!
Vorrei saperne di più: per esempio quando ho smesso di fumare ho capito che il mio problema non era la dipendenza da nicotina, quanto invece la gestualità, il manipolare la sigaretta, il momento di scarico di tensione attraverso il girare e rigirare la sigaretta tre le dita della mano.
Chi è lo specialista che mi può aiutare? Che specializzazione deve avere?
Mi sembra di avere la soluzione a portata di mano e di non afferrarla per un soffio....
Grazie per il servizio che effettuate!
Cordialmente.
Mi riconosco perfettamente in quella situazione.
Dopo aver perso parecchi chili ora ne ho riguadagnati la metà e non risco a frenare la mia voglia di cibo, soprattutto la sera, dopo una intensa giornata di lavoro.
So che il mio è un problema psicologico, almeno così mi pare, e sento che devo capire cosa mi manca o cosa mi spinge a mangiare in modo disordinato. Il fatto che vivo fuori casa obbligato a mangiare in mense/ristoranti e la solitudine non aiuta(non ho i genitori, ho sorelle ma impegnate, giustamente, con la loro famiglia) ...!
Vorrei saperne di più: per esempio quando ho smesso di fumare ho capito che il mio problema non era la dipendenza da nicotina, quanto invece la gestualità, il manipolare la sigaretta, il momento di scarico di tensione attraverso il girare e rigirare la sigaretta tre le dita della mano.
Chi è lo specialista che mi può aiutare? Che specializzazione deve avere?
Mi sembra di avere la soluzione a portata di mano e di non afferrarla per un soffio....
Grazie per il servizio che effettuate!
Cordialmente.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220 123
Gentile utente , sembra che lei abbia ben compreso la componente psicologica che può celarsi dietro il suo problema, forse l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta di orientamento strategico e/o comportamentale potrebbe essere fondamentale.
per il resto non poso che ribadirle quanto ha già letto e/o visto qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/502-piu-si-e-a-dieta-piu-si-mangia.html
saluti
per il resto non poso che ribadirle quanto ha già letto e/o visto qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/502-piu-si-e-a-dieta-piu-si-mangia.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Dr. Emanuel Mian
Psicologo, Psicoterapeuta
31 1 10
Gentile Utente,
il collega cui potrebbe rivolgersi deve necessariamente avere già una pregressa esperienza a lavorare con pazienti con un disturbo del comportamento alimentare.
Chieda direttamente al collega che scegliera', quale sia la sua esperienza con casi analoghi al suo.
Questo è importante sia nella fase iniziale (anamnestico-psicodiagnostica), sia nella fase di trattamento vero e proprio.
Cio' le permettera' di non perdere tempo inutilmente "navigando a vista" insieme al professionista.
Come detto correttamente dal collega che mi ha preceduto, consiglio anch'io un approccio cognitivo-comportamentale o strategico-breve come "prima scelta".
Buona vita
Cordialmente,
il collega cui potrebbe rivolgersi deve necessariamente avere già una pregressa esperienza a lavorare con pazienti con un disturbo del comportamento alimentare.
Chieda direttamente al collega che scegliera', quale sia la sua esperienza con casi analoghi al suo.
Questo è importante sia nella fase iniziale (anamnestico-psicodiagnostica), sia nella fase di trattamento vero e proprio.
Cio' le permettera' di non perdere tempo inutilmente "navigando a vista" insieme al professionista.
Come detto correttamente dal collega che mi ha preceduto, consiglio anch'io un approccio cognitivo-comportamentale o strategico-breve come "prima scelta".
Buona vita
Cordialmente,
Dr. Emanuel Mian,PhD
Psicologo-Psicoterapeuta
Riceve a Roma, Milano,Monza,Trieste e Udine
www.emotifood.it
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, sono daccordo con i colleghi; inoltre, in molti ospedali sono partiti progetti che vedono l'unione congiunta di varie figure tra cui medico, nutrizionista e psicologo, può vedere se sono presenti anche in qualche ospedale della sua zona.
Un caro saluto
Un caro saluto
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito
Psicologo, Psicoterapeuta
16.2k 372 182
Gentile utente, un altro aspetto importante è che non solo più si è a dieta più si mangia, ma anche che più si mangia e meno piacere si prova. E quindi si deve mangiare sempre di più, per compensare.
Legga questo:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=405
Forse lei non è obeso, ma il principio è lo stesso.
>>> devo capire cosa mi manca o cosa mi spinge a mangiare in modo disordinato. Il fatto che vivo fuori casa obbligato a mangiare in mense/ristoranti e la solitudine non aiuta(non ho i genitori, ho sorelle ma impegnate, giustamente, con la loro famiglia) ...!
>>>
Gli aspetti affettivi e relazionali sono fondamentali nella genesi dei disturbi dell'alimentazione. Frequentemente vi è una vita affettiva, relazionale o sessuale appiattita o assente che occorre prima risistemare, per far andare a posto anche quella alimentare.
Ecco perché la psicoterapia è così importante in questi disturbi.
Cordiali saluti
Legga questo:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=405
Forse lei non è obeso, ma il principio è lo stesso.
>>> devo capire cosa mi manca o cosa mi spinge a mangiare in modo disordinato. Il fatto che vivo fuori casa obbligato a mangiare in mense/ristoranti e la solitudine non aiuta(non ho i genitori, ho sorelle ma impegnate, giustamente, con la loro famiglia) ...!
>>>
Gli aspetti affettivi e relazionali sono fondamentali nella genesi dei disturbi dell'alimentazione. Frequentemente vi è una vita affettiva, relazionale o sessuale appiattita o assente che occorre prima risistemare, per far andare a posto anche quella alimentare.
Ecco perché la psicoterapia è così importante in questi disturbi.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 17/02/2011.
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