Paranoia o...?

Salve a tutti.
A causa delle bugie del mio ragazzo, col quale sto da quasi 5 anni, sono notevolmente cambiata. Solita storia. Si è iscritto, in passato, in forum vari e in chat per chattare con delle ragazze, a mia insaputa. L'ho scoperto e lui mi ha promesso di cambiare. Stavolta però sono qui a scrivervi per parlarvi di me. Non riesco a dormire serenamente, mi sento come se avessi smesso appena di piangere, cioè con la testa confusa, mi sento spesso molto infelice dal punto di vista sentimentale. Ho mal di pancia frequenti, dovuti ai miei continui pensieri, che mi assillano:se lui lo rifà?! Da qui il mio spasmodico voler controllare il mio ragazzo. Sospetto di ogni minima cosa, penso che forse mi potrà mentire, cerco di indagare e mi faccio del male. Non so se i miei sospetti (infondati?) siano da sottovalutare o meno. La notte sogno che il mio ragazzo preferisca una ragazza che gli piaceva, a me. Questo mi crea molta angoscia e dubito su tutto ciò che fa o dice. Sono sempre dedita alle "indagini", ma cosi non può continuare. Sento che qualche giorno esploderò. Gli ho proposto di iscriverci ad un browser game, ma poi mi sono pentita. E se gli arrivassero messaggi privati da parte di altre giocatrici o se inviasse loro dei messaggi per conoscersi meglio?! Li cancellerebbe di certo (come ha già fatto in passato, pensando che io non li avessi letti prima), perchè sa che ho la sua password, giacchè abbiamo fatto insieme l'iscrizione. Ciò mi provoca molta ansia. Non so come comportarmi... Soprattutto per me stessa.
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
a quanto pare lei sta pagando un prezzo molto alto in termini di disagio fisico e psicologico, che però potrebbe essere ulteriormente alimentato dalla sua insicurezza interiore derivante da una scarsa autostima.
L'ansia la induce a voler tenere la situazione sotto controllo ma in realtà finisce solo per incentivarla.
Il problema è uno solo: ricostruire un rapporto di fiducia tra lei e il suo ragazzo,processo che vi dovrebbe vedere entrambi coinvolti. Ne parli con lui non ha senso andare avanti così.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,
la ringrazio per la sua celere risposta.
Ha davvero ragione, ho scarsa autostima, pensi che ho passato il tempo anche a visionare le foto dei contatti femminili che il mio ragazzo aveva, per vedere se erano più carine di me, più "attraenti". Ho cercato di modificarmi, di curarmi, per "assomigliare" quantomeno al prototipo di ragazza che piace al mio ragazzo. Lui dice che vuole solo me e che vado bene cosi come sono, ma ho notato che le sue preferenze erano rivolte a persone molto ben curate nell'aspetto, mentre io sono il tipo "acqua e sapone".

Lui dice che è cambiato, che ha capito i suoi errori, che è cresciuto.

Quanto all'ansia, è vero, vorrei tenere tutto sotto controllo. Pensa che possa incentivare con la mia ansia il comportamento poco fedele del mio ragazzo?
[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
se il suo fidanzato la tradisce la responsabilità è del suo ragazzo, se vuole mettersi in discussione cerchi di migliorare la sua autostima ma non focalizzandosi su trucco e capelli, semplicemente concedendosi al possibilità di essere sé stessa.
Riguardo al cambiamento del suo ragazzo se lei lo avverte sincero gli dia la possibilità di dimostrarglielo, se per lei ne vale la pena.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Tutto chiaro, Dr.ssa.
Temo che abbia ancora una volta ragione. La situazione non può proseguire con questa piega.
Lui dice di non avermi mai tradita, ha solo chattato con ragazze per "passatempo" e perchè è stato solito, fin da piccolo (ora lui ha 23 anni), a far cosi. Mi ha detto che si tratta di uan sorta di "vizio".

Lei crede che con questa mia ansia possa invece sortire l'effetto contrario, "incoraggiando" il mio ragazzo a commettere lo stesso errore, che lo incoraggi a non farsi scoprire e ad essere più scaltro?
[#5]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
anche se il suo ragazzo le confessasse un tradimento adducendo come attenuante il suo atteggiamento ansioso, si tratterebbe solo di un alibi. E' possibile che la visione di siti porno sia solo un modo per alimentare le sue fantasie sessuali, ne parli con il suo ragazzo chiedendogli di condividerle con lei, ma senza assumere toni inquisitori che susciterebbero solo una reazione difensiva.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,
quando ho scritto che il mio ragazzo chattava con le ragazze non intendevo che visionasse siti di quel genere. Si iscriveva in forum di musica, cinema, hobbies e chattava con le ragazze che vi partecipavano, talvolta cercando di attaccar bottone.
Finora non ha addotto come alibi la mia ansia. Mi dice solo che devo fidarmi di lui, poichè è cambiato. Io non posso sapere se lo sia davvero. E nel frattempo la mia ansia mi fa star male di giorno in giorno. Anche stanotte ho sognato di scoprire un suo contatto msn femminile, con cui lui chattava mentre eravamo fidanzati. E anche stamattina, conseguentemente, mi sono alzata con la mente un pò confusa e mal di pancia.
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

siamo ancora allo stesso punto di novembre:
www.medicitalia.it/consulti/Psicologia/180682/Comportamento-del-mio-ragazzo

Non pensa che sia il caso di consultare di persona uno psicologo, come le abbiamo consigliato più volte, invece di trascinare ulteriormente la situazione?

Nei vari consulti lei ha aggiunto altri particolari, come la difficoltà ad avere rapporti sessuali e un episodio del suo passato che non riesce a superare, ma non le è chiaro cosa si aspetta dalle richieste di consulto online.
Da qui noi non possiamo davvero dirle altro rispetto a quello che le abbiamo già detto: o lascia il ragazzo, cosa che dubito riuscirà a fare, o chiede aiuto di persona ad uno psicologo della sua zona.
In caso contrario continuerà così ancora per molto tempo, e non credo che questo sia ciò che vuole.
Non trova?
[#8]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
A questo punto se le rassicurazioni del suo ragazzo non le sono sufficienti è arrivato il momento di andare a fondo sulla sua insicurezza, ma come le suggerisce la collega questo è possibile esclusivamente all'interno di un contesto psicoterapeutico.
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, mi associo alla collega Massaro nel suggerirle di riflettere faccia a faccia con uno psicologo. Altrimenti continuerà a pensare che sia una questione di sfortuna o che a cambiare debba essere solo l'altro, e a lamentarsi con noi dello stesso problema.

Anche se non è facile da ammettere a se stessi, ricordi che ognuno è sempre il primo determinante nella scelta dell'altro.

Cordiali saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Salve a tutti!
Ho parlato con uno specialista, il quale mi ha chiaramente detto che purtroppo la psicologia non può essermi d'aiuto se il cambiamento non parte da me. Mi ha detto che la "spinta evolutiva" deve essere interna al mio essere, devo trovarla dentro di me. Se non ho la forza e la volontà di acquisire una posizione tale da consentirmi di cambiare sul serio, non otterrò risultati che mi aiutino.

Ho capito che devo pensare soprattutto a me stessa, a come sto io. E mi sono resa davvero conto che non posso continuare a stare cosi. Evito di "indagare", almeno per ora, soprattutto per me stessa. Ho molte cose da fare, mille impegni con l'università, a cui non posso/voglio sottrarmi. Se continuassi su questa scia, finirei col collezionare solo malessere, il che mi porterebbe inevitabilmente a rallentare con lo studio e a sottovalutare le mie priorità, tra le quali non rientra solo la vita sentimentale.
Forse il mio errore è stato proprio questo.
[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Ho parlato con uno specialista, il quale mi ha chiaramente detto che purtroppo la psicologia non può essermi d'aiuto se il cambiamento non parte da me"

Ci può dire con quale specialista ha parlato?
E cosa ha concluso?
E' vero che da chiunque lei si faccia seguire occorrerà sempre la sua collaborazione per ottenere un cambiamento, ma è vero anche e soprattutto che uno psicologo la aiuterebbe proprio a fare quello che da sola non riesce a fare, pur desiderando il cambiamento.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Ho parlato con una psicologa. Magari avrei avuto bisogno di uno psicoterapeuta o... Non so.
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Ho parlato con uno specialista, il quale mi ha chiaramente detto che purtroppo la psicologia non può essermi d'aiuto se il cambiamento non parte da me.
>>>

Quando ci si rivolge allo psicologo psicoterapeuta per un lavoro su se stessi, la motivazione è la determinante più importante, questo è vero.

Ma a lei non sembra che manchi motivazione in senso lato, sembra che le manchi la motivazione a lasciarsi aiutare proprio dallo specialista.

Molti utenti che ci scrivono cadono, senza nemmeno rendersene conto, nel paradosso di non volere l'aiuto dello psicologo, dimenticandosi che stanno esponendo la questione a degli psicologi.

Non so se questo sia il suo caso, ma se così fosse legga questi due articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=383

Cordiali saluti
[#14]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
lei ha un approccio estremamente razionale come se il suo disagio fosse solo uno dei punti all'ordine del giorno da discutere all'interno di un consiglio di amministrazione, mi spiace deluderla ma non è così, più a lungo rinvierà di affrontare il suo malessere e più faticoso sarà il percorso da fare per superarlo.
Per quanto riguarda la psicoterapia, se lei si aspettava di ricevere dallo psicologo una soluzione bella e pronta con le istruzioni da seguire per il montaggio, anche qui si sbagliava. Il processo di cambiamento deve essere facilitato dal terapeuta attraverso la creazione di condizioni favorevoli ( ascolto empatico, sospensione del giudizio ecc.) ma il cliente deve essere attivamente coinvolto non può essere spettatore della sua esperienza.
A questo punto a lei la scelta se assumersi la responsabilità di iniziare a prendersi cura di sé, cosa che non le preclude di continuare ad assolvere ai suoi impegni ( in dieci anni di attività professionale non ho mai sentito nessuno che lasciasse lo studio o il lavoro per dedicarsi alla psicoterapia), oppure correre il rischio che con il trascorrere del tempo il disagio diventi cronico.

[#15]
dopo
Utente
Utente
Ad un mese dal mio consulto, mi sembrava corretto nei vostri confronti tenervi aggiornati.
Ho fatto delle sedute con la mia psicologa e abbiamo lavorato molto sull'atteggiamento che dovrei assumere da ora in poi. Il tutto, si è scoperto, deriva da una mia insicurezza non innata, ma acquisita proprio a causa delle vicissitudini cui ho dovuto sottostare, in campo sentimentale, a causa del mio attuale ragazzo.
Le sue continue bugie anche per stupidaggini di poco conto, i suoi continui tentativi di chattare con la gente online a mia insaputa, il suo tentativo di "depistaggio", sebbene maldestro, per indurmi a fidarmi di lui, mi hanno portato a quello che sono diventata. Non sono mai stata ossessiva, un pò gelosa si, ma non come allo stato attuale. Ho cercato di soffermarmi più sulle cose che per me contano, oltre all'amore, perchè non si vive solo di quello. Ho raccolto le mie energie e le ho convogliate verso un punto, un obiettivo che vorrei raggiungere al più presto, ossia la mia piena realizzazione universitaria. Lo studio e concentrarmi molto su di esso, mi hanno davvero aiutato, mi sono serviti a "tener lontani" certi pensieri e sospetti che mi avrebbero solo fatto perdere tempo prezioso e che avrebbero tolto del tempo a me. Ho assunto una prospettiva più "egoistica", di "sano egoismo", perchè finchè non stiamo bene con noi stessi, non possiamo pretendere di esserlo con gli altri. Ho messo da parte i miei tentativi di "indagine" e l'ho fatto per me stessa, perchè so che mi farebbero star male e sottrarrebbero tempo alla mia serenità. Sto cercando di lavorare su questo, sebbene ancora sia ampiamente delusa dal mio partner. Vorrei fidarmi come un tempo, ma per ora preferisco andarci piano, coi piedi di piombo. Tempo al tempo, insomma, per metabolizzare (e per evitare di "ingerire" ulteriormente) i bocconi amari del passato.
Non voglio che il mio passato comprometta il mio presente e, ancor più tragicamente, il mio futuro.
[#16]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Bene mi fa piacere che in breve tempo sia riuscita a fare chiarezza dentro di sé e che stia individuando le strategie concrete più funzionali alle sue esigenze.
Ci tenga aggiornati se lo desidera.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto