Problema d'identità

Salve,vorrei porre a voi il mio problema nella speranza di ricevere un consiglio utile.Mi trovo in una situazione che per me senza un aiuto reale è insistenibbile ed inaffrontabbile,non ne vedo la via d'uscita
Sono una persona di 39 anni,di Roma,fina dalla più giovane età mi sentivo di avere grosse diversità rispetto ai bambini della mia età e preferivo fare giochi da bambina e stare con le bambine,credo che i miei habbiano sempre saputo e si siano accorti in quanto hanno sempre tenuto comporamenti che potessero contrastare il mio modo di essere,quando andavo a spasso con i miei spesso mi capitava che qualcuno mi facesse i complimenti per la mia bellezza da bambina e questo accadde fino all'età di 12 anni e non veniva preso affatto bene dai miei.All'età di 13 anni ho avuto il mio primo rapporto sessuale con un mio coetaneo,è stato il mio ragazzo in segreto per 5 anni,e da allora ho adottato il nome di Veronica,ma solo in privato e del quale pochissime persone sanno,tutti sapevano solo che èravamo molto amici,ma credo che il mio modo di essere non lo sapessi nascondere perchè mi capitava spesso che mi chiedessero se fossi gay,io all'inizio provavo a mostrarmi pr la persona sensibbile e dolce che èro e sono tuttora,ma poi dovetti nascondere i miei veri sentimenti,a scuola mi pestavano spesso,ed io non ne ho mai parlato con nessuno.All'età di 23 anni conobbi una ragazza che mi colpi per la sua simpatia e fù l'occasine per nascondermi definitivamente,i miei la finirono con frasi che puntavano ad insultarmi specie quando èravamo con loro amici,e anche i miei amici cominciarono a vedermi in un ottica diversa.Per camuffare ancora meglio il mio modo di essere dopo 3 anni ci sposammo,nacque subbito un primo figlio,dopo pochissimo tempo io confessai a lei di essere attratto dagli uomini,lei non se ne curò trppo ed il nostro rapporto prosegui normalmente,passarono circa 6/7 anni,ed io sentivo il desiderio e la necessità di vestire con indumenti femminili,ed a sentirmi donna,ne parlai con lei,che mi comprò anche una minigonna ed altri indmenti,dopo 9 anni dal nostro matrimmonio nacque un secondo figlio,che ora ha 5 anni,mia moglie è consapevole di ciò che sento,in questo momento,precisamente nell'ltimo anno il mio desiderio di essere donna è ancora più forte,mi provoca un forte disaggio,e mi stò pentendo di come ho affrontato ella mensogna la mia vita trascinandoci dentro un altra persona e cosa più grave due bimbi che io amo.In questo ultimo periodo ho perso la voglia di fare cualunque cosa,ho perso il lavoro,e stò cercando di nascondere ancora una volta il mio essere in quanto sospetto che mio figlio ormai 14enne abbia capito e me lo fà capire dalle battutine che fà,e per me fargli del male sarebbe la cosa pegiore che possa fare.Ultimamente ho pensato anche al suicidio,in quanto la situazione per me stà diventando sempre più complessa e pesante da portare avanti,ho messo su una falsa dalla quale non vedo una via d'uscita,ed una mia realizazione personale
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Mi trovo in una situazione che per me senza un aiuto reale è insistenibbile ed inaffrontabbile,non ne vedo la via d'uscita
>>>

Proprio perché ha bisogno di un aiuto reale, sarebbe importante che si rivolgesse di persona - nel mondo "reale", appunto - a un professionista in grado di seguirla. Da qui sarebbe difficile assisterla in modo appropriato, la ricerca dell'identità sessuale può essere un processo delicato, da non trattare a distanza.

Se però vuole aggiungere qualcos altro, la ascoltiamo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio della velocità nel rispondermi e sopratutto del tempo che mi stà dedicando.
Di cose da aggiungere ne avrei moltissime,la prima è che da tempo stò pensando di farmi seguire da uno specialista,ma sinceramente sono una persona molto timida ed ho il timore di rivolgermi a qualcuno,diciamo che sento nei miei confronti un sentimento di vergogna a parlarne,cosa che non sento quando scrivo,nemmeno quando scrivevo di me sul mio blog,anzi mi rendeva una sensazione d'orgoglio,ieri ho deciso di scrivere qui,in quanto scrivere online mi dà una sensazione di tranquillità,lo trovo più naturale,anche se sono consapevole del fatto che dovrei affrontre i miei timori e rivolgermi a qualcuno che possa conoscermi e valutare la situazione,non capisco perchè ho timore a parlare di me con le persone,ma non con tutte,appunto mia moglie sà di me,e ci sono un altro paio di amici fidatissimi che sanno.Quando mi trovo in casa in solitudine o con mia moglie,posso vestire ed essere me stessa,e in quei momenti la mia felicità diventà quasi esuberanza,mi sento bene con me e con il mondo,poter vestire con indumenti femminili,truccarmi e fare le faccende di casa,sono come attimi di estasi nei quali non ho alcun tipo di pensiero o problema.Al contrario nelle giornate normali ho dentro di me un forte sentimento di rabbia,non sento la voglia di fare nulla,molto spesso non ho appetito,sopporto a faica i miei figli,anche se per me sono la vita,non sò spiegare,è come se non fossi io,ci sono giorni e settimane che calo nella più completa depressione e mi sento inutile,in un mondo inutile,in una vita inutile.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> in quanto scrivere online mi dà una sensazione di tranquillità,lo trovo più naturale
>>>

Questo fa verosimilmente parte del suo problema. Non tutto ciò che ci mette a nostro agio ci fa bene e ci aiuta.

Legga qui, con occhio ironico:

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=383

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html

Cordiali saluti
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Dr.ssa Monia Marziani Psicologo, Psicoterapeuta 19
Salve,
credo ch
e la difficoltà più grande sia quella di rivolgersi ad un esperto avendo l'idea di essere giudicato e la preoccupazione del non sapere che cosa potrà dirci.

Il (pre)giudizio sullo psicologo-psicoterapeuta può bloccare, ma non dimentichiamo che si tratta di un esperto e che in quanto tale costruirà con lei un dialogo ed una relazione d'aiuto.

Chiedere aiuto per il disagio provato potrebbe tornarle assolutamente utile in questo periodo di profonda crisi (da non dimenticare anche quella lavorativa).

Le facci i miei migliori auguri.

Dr.ssa Monia Marziani

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Effettivamente la mia paura è proprio quella dei giudizi,lo è sempre stata e vivo questa cosa come un grandissimo ostacolo da poter superare
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Dr.ssa Monia Marziani Psicologo, Psicoterapeuta 19
Può solo guadagnarci in una relazione terapeutica: è lì che può realmente mettersi in gioco ed avere la possibilità di esprimere completamente sè stesso.
Provi ad investire su di sè e quindi ad avere fiducia sulla sua capacità di affrontare le difficoltà.
Cordialmente,