Mi sono iscritta due volte all' università e due volte ho lasciato x colpa della mia bassissima

Gentili medici sono una ragazza di 25 anni che continua a imbattersi nella stessa situazione..due anni fa ho sofferto di depressione associata ad ansia e attacchi di panico e sono corsa subito ai ripari decidendo di rivolgermi a una psicoterapeuta e aiutandomi (nonostante le mie perplessità)con i farmaci..pian pianino sono riuscita a superare le mie paure..passo dopo passo sono riuscita a stare meglio e a riaquisire un po di sicurezza per affrontare le prove della vita.
Dopo questo lungo percorso ho deciso di dare una svolta alla mia vita e di iscrivermi all università..premetto che uno dei miei problemi piu' grandi è sempre stato quello di confrontarmi con i miei compagni d classe..alle superiori volevo lasciare la scuola perchè mi sentivo giudicata,mi vergognavo e pensavo di non avere nulla da dare ed essere una nullità e i miei genitori mi hanno spronata piu' volte a continuare e con fatica ho preso il diploma.Dopo quella esperienza tutte le volte che dovevo confrontarmi con qualcuno tentavo di scappare...venivo presa da un ansia totale,panico,senso di incapacità,pensieri negativi...e così ho perso molti lavori e molte opportunità..scappando..scappando..mi sono iscritta due volte all' università e due volte ho lasciato x colpa della mia bassissima autostima..tornando ad oggi è qualche giorno che ho deciso di lasciare l università e mi sento male..sento di non volermi bene..mi sento persa..non so cosa farò..se vorrò accontentarmi nella vita per colpa del mio limite..mi sembra di essere tornata indietro come i gamberi..alle vecchie paure superate..paura e senso di colpa..mi trovo in una situazione transitoria lo so ma una parte di me continua a sentire che non valgo nulla..che non so rapportarmi con gli altri..che i miei genitori sono delusi di me..che il mio ragazzo si renderà conto che sta con una perdente e mi lascerà presto...che mi torneranno le paure qualsiasi cosa farò e che mollerò..dentro mi sento così..ma continuo a darmi ottimi consigli per rasserenarmi..per dirmi che è stata l ennesima sconfitta ma che avrò altre occasioni per dimostrare a me stessa che valgo..per accrescere la mia autostima..le mie gambe vanno nella direzione giusta ma qualcosa dentro me mi tortura e così non riesco mai a mettermi alla prova sul serio e a diventare cosciente del fatto che ho tutte le potenzialità per vivere come desidero.
sono una ragazza tenace..infatti cerco di ascoltare le mie paure..la mia tristezza..il mio abbattimento..la sofferenza degli altri..cerco delle soluzioni e mi rimetto in pista..adesso avrei intenzione di lasciare la mia psicoterapeuta per affidarmi ad un approccio cognitivo comportamentale che magari mi porti ad acquisire i mezzi per ascoltare il mio cuore e non la parte di me che continua a voler distruggere tutto ciò che costruisco.
E' possibile spezzare un circolo vizioso che dura da una vita?è possibile eliminare quella parte di noi che non vuole la nostra felicità?ho tanta volontà ma mi sento confusa e triste..grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Certo che è possibile. Può leggere intanto qui per farsi un'idea:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Scappare è il modo migliore per rinforzare certi fantasmi nella sua mente. È necessario che impari, o da sola o aiutata dallo specialista, che le paure affrontate si trasformano in coraggio, le paure evitate si trasformano in panico.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Certo questo lo so..ma è come se non ne avessi mai abbastanza..addirittura ho notato che quando sto bene e va tutto bene mi chieda il perchè..una sorta di ricerca del malessere...è come se una parte di me si fosse convinta che io non debba mai uscirne..per questo chiedevo se è possibile eliminare una radice cosi profonda...inoltre quando sto cosi è come se non sapessi bene come comportarmi..non ho fiducia nelle mie idee..nelle mie sensazioni..mi sento persa e confusa..come se non fossi padrona delle mie azioni e dei miei pensieri..sento solo un pressante senso di colpa e smarrimento..mi sento un castello di sabbia che crolla..può essere bassa autostima e poca fiducia in me che mi porta a sentirmi persa?Secondo lei l' approccio cognitivo comportamentale può essere adatto?con le esperienze della vita si può debellare questa coazione a ripetere o la si rinforza?La ringrazio per la sua risposta
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> per questo chiedevo se è possibile eliminare una radice cosi profonda...
>>>

È possibile, è possibile... spesso ciò che sembra profondo a prima vista non è altro che un'abitudine profondamente radicata. Ma ogni abitudine può essere modificata, facendo leva nei punti giusti.

>>> Secondo lei l' approccio cognitivo comportamentale può essere adatto?
>>>

Su questo preferisco che le rispondano i colleghi più esperti di me in TCC.

Tenga presente però che due variabili molto importanti nella riuscita di qualunque terapia, oltre al metodo, sono la motivazione del paziente a uscire dal suo problema e la competenza del terapeuta.

Cordiali saluti
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Utente
La ringrazio per la pronta risposta...guardi la motivazione non mi manca...anche se mi sento di dirle che forse queste situazioni sono inconsciamente generate da me perchè spesso la felicità e la realizzazione oltre che la responsabilità mi fanno molta paura...ad oggi però penso di aver capito che mentre sotto un certo aspetto preferisco "sottrarmi" alle grandi prove distruggendo spesso ciò che creo desidero fortemente eliminare questa brutta "abitudine" dalla mia vita..per sostituire gli schemi negativi e le paure con schemi positivi e gioia vera di vivere..continuo a dire basta!basta!!ma in realtà combino tutto da sola...
So che ognuno di noi è fautore del proprio destino e della propria vita e ho passato molti anni a torturarmi la mente e dirmi che non merito la gioia..ma tutte le volte che la assaporo mi da un brivido...e vorrei che quel pensiero fosse lo step giusto dal quale partire.
L' unica cosa che mi sfugge è il perchè di questo comportamento..questo "autodistruggersi" e mi da timore il pensiero di non riuscire a cambiare le cose.
Per questo motivo cambiare terapeuta mi da uno stimolo ma dall' altra parte vorrei non sbagliare di nuovo!
Spero che i suoi colleghi con indirizzo in tcc mi sappiano dare una dritta giusta.

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa ha perfettamente ragione...in questi momenti di transizione in cui mi tiro indietro noto che sono io stessa a crearmi una condizione di sofferenza..cerco di farmi le cosiddette "seghe mentali"..mi sento malissimo..ogni cosa che faccio mi sento in colpa..vedo tutto nero..non sono sicura di me..non sono cosciente delle mie potenzialità e neanche del mio umore..è come se mi sentissi risucchiata in un buco nero di negatività e continuo a dirmi che sbaglio e che sono cattiva...e che non riuscirò a raggiungere la felicità..poi però lotto e quando sto in mezzo alle persone sorrido...ho grande forza e tantissima voglia di vivere..sento che sono nata per andare alla ricerca della felicità e faccio di tutto per trovare il modo di capire che siamo noi a costruirci la nostra vita e a doverci fidare di noi stessi..e che c è una volontà profonda alla quale non possiamo dire no..cioè quella che c porta dove vogliamo andare..è come una lotta tra titani..tra il bene e il male..e' la ricerca della consapevolezza che essere felici e sereni fa bene!
Vorrei solo una guida che mi desse qualche mezzo in piu' per stare tranquilla e vedere le cose in maniera piu' obiettiva..senza prendere la vita di stomaco..a volte la mia ansia mi fa scoppiare la testa..non voglio denaturarmi ma imparare ad accettarmi.
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Utente
Utente
Gentile Dottoressa la ringrazio per la risposta..mi impegnerò eccome!spero che qualche suo collega con indirizzo tcc mi sappia dare qualche chiarimento e qualche dritta oltre alle informazioni che sto già cercando per conto mio.
Un cordiale saluto!
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