Mal d'amore..

Buongorno,sono P. un 28enne. dopo 9 anni di coppia, a luglio lei decide di lasciarmi. Le motivazioni ci sono, nel senso che lei non provava più quell'amore cosi forte che c'era, e forse le differenze tra di noi (caratterialmente eravamo agli opposti) hanno preso il sopravvento. lei purtroppo non mi ama più e forse non la attraggo neanche piu. io pensavo che fosse lei quella "debole" della coppia, mentre in verità mi sono accorto che ero io. Forse lei aiutata da un terapista è riuscita veramente a capire che la nostra coppia (invidiata da tutti!!!) non faceva per lei. io sono distrutto. nel senso che io l'ho amata e la amo tanto,sto cercando di combattere per farmi passare questa depressione, perchè ho voglia e bisgono di tornare felice e uscire da questa situazione infernale.come posso fare? già ho fatto passi avanti rendendomi conto che lei non tornerà mai,almeno come fidanzata,ma il problema è che ci sono momenti che mi sale una tristezza e una depressione pazzesca con anche senso di ansia. come si fa a metabolizzare una cosi grossa perdita?lei era il mio sostegno il mio punto di forza.come faccioa non pensarci?ogni cosa mi riporta a lei!..fortunatamente abitiamo a 15 km di lontananza e cosi è difficile l'incontrarsi, ma è capitato che ci sentissimo via sms, per sapere come sta e come sto..è cosi del tutto sbagliato?e poi ora ho in testa strane domande: e ora che faccio?starò solo tutta la vita?troverò mai un'altra persona?e mi sale l'ansia ovviamente quando penso a questo!..vi chiedo veramente un consiglio un aiuto per cercare di uscire da questa situazione e tornare a vivere serenamente,credete che un indomani io e lei potremmo tornare amici?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> io pensavo che fosse lei quella "debole" della coppia, mentre in verità mi sono accorto che ero io.
>>>

Questo è un comune errore di valutazione, infatti.

>>> Forse lei aiutata da un terapista è riuscita veramente a capire che la nostra coppia (invidiata da tutti!!!) non faceva per lei.
>>>

Sta provando sulla sua pelle come le persone davvero forti e intelligenti sono quelle che, quando ne hanno bisogno, chiedono aiuto. Faccia la stessa cosa anche lei. Si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta per dei consulti, per superare lo stato di prostrazione in cui si trova.

Ora sta vedendo tutto nero, ma ciò si deve al fatto che non è ancora riuscito a staccarsi dall'idea di aver perduto questa ragazza, ovvero si tratta di un vero e proprio lutto. Ma il tempo è galantuomo. Nel frattempo, però, se il tempo non riuscisse nell'intento da solo, lo aiuti, rivolgendosi a un professionista.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dr Santonocito. Lei crede che il tempo aggiusti tutto? ho comunque la fortuna di avere degli Amici(con la A maiuscola) che mi stanno vicino, ho ritrovato vecchie passioni che avevo perso conil termpo, lei dice che tutto questo aiuta o comunque è meglio rivolgersi a un o specialista?

Ci sono giorni che tranquillamente riesco a controllare la situazione e giorni che invece sporfondo (tipo oggi).

Tutti mi dicono che il tempo sistema tutto, ma io ho sinceramente ora come ora paura di rimanere solo. Pur essendo circondatoda da persone che mi vogliono veramente bene.

La rignrazio di cuore
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Lei crede che il tempo aggiusti tutto?
>>>

Lo credo perché è così, non glielo dico per farle coraggio.

Così come l'organismo è fatto in modo da rimarginare automaticamente le ferite e per curare da sé molte malattie, allo stesso modo la psiche ha dei meccanismi che nel tempo rimettono le cose a posto e riportano l'equilibrio. A volte questi meccanismi falliscono, ma uno-due mesi sono ancora troppo pochi per parlarne. Di "lutto complicato" si parla dai due anni di sofferenza irrisolta in poi.

Perciò faccia così: aspetti ancora qualche mese e nel frattempo faccia ciò che già sta facendo, che va più che bene: si circondi di amici con la "A" maiuscola e di vecchie passioni. Non gliel'ho suggerito subito perché spesso gli utenti nelle sue condizioni ci intimano: "Ditemi qualunque cosa, ma non di guardarmi d'attorno e di cercarmi un'altra! Io voglio solo lei!" Però guardarsi d'attorno è proprio la cosa più intelligente da fare. Aiuta a mantenere il contatto con la realtà. Non necessariamente deve servire per trovare subito un rimpiazzo.

Se dopo un po' non dovesse vedere segni di miglioramento, allora ricorrere all'aiuto psicologico sarà appropriato. Soffrire per amore può essere considerato "sano" entro certi limiti, fa parte dell'esperienza umana di ciascuno di noi.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per l'ulteriore risposta,
le chiedo anche un'altra cosa..

in questi giorni, sto cercando di svagarmi il più possibile, per non pensare a questa situazione. Ogni tanto ovviamente la mente torna,e mi viene come un senso di ansia, il dubbio di avere sbagliato qualcosa, il pensiero di come sta lei, di cosa fa..sono dei pensieri che ogni tanto mi vengono e mi abbattono.

Come si può cercare di superare questa fase? spesso mi trovo davanti al pc e dico vado o non vado a vedere la sua pagina di facebook?..boh a volte mi viene di sentirla...comunque 9 anni sono 9 anni. ok, eravamo completamente diversi, lei mi ha sempre detto che io ero il ragazzo perfetto, il classico principe azzurro, un angelo, ma a lei i ragazzi cosi non sono mai piaciuti, però siamo stati insieme 9 anni e ci siamo amati, anche parecchio..quinidi penso sia normale avere voglia di sentirla o pensarla, ma la mia domanda è: è giusto farlo?

la ringrazio di cuore...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non è appropriato dare indicazioni dirette per intervenire da qui, senza conoscerla, perciò sono costretto a rimandarla a colloqui di persona se e quando si renderà conto di non riuscire a superare da sé la cosa.

Nel frattempo, eviti di combattere i pensieri che le vengono, belli e brutti, relativi alla storia appena finita. Combatterli servirà solo a renderli più presenti. Li accetti per quello che sono, come un album fotografico, e alla fine il capitolo si chiuderà da sé.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non possiamo noi suggerirLe che fare. Francamente conocrdo con il Collega, in quanto quello che Lei sta vivendo ora non è un disagio psicopatologico che merita l'attenzione di uno specialista; è un fatto della vita. Ovvero fa parte della sofferenza che tocca tutti gli esseri umani (le separazioni, i lutti per perdita di persone care e importanti li subiamo tutti).
Lei sta già facendo tantissimo per evitare che questa sofferenza non diventi patologica, circondandosi di altre persone che Le vogliono bene (il supporto sociale è fondamentale in questi casi, così come quando si accudisce un ammalato ad es.).

Quando dice "...il dubbio di avere sbagliato qualcosa..." la Sua mente sta semplicemente cercando di tenere sotto controllo una situazione che purtroppo non dipende tanto da Lei, quindi nemmeno da eventuali errori o meriti. E questo è del tutto normale quando siamo sotto stress (la separazione è un evento stressante che necessita di una riorganizzazione, perchè è vero: nove anni sono nove anni. Quindi sia più affettuoso con se stesso e si prenda il tempo che Le occorre).

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica