Amore a distanza

Salve.
Sono un ragazzo di 24 anni. Vivo una relazione a distanza da più di un anno.
Ho conosciuto la mia lei per puro caso su internet, la distanza che ci separa è di circa

500km. Durante il primo mese di chat ci siamo innamorati a vicenda.

All'inizio non ci scambiavamo tante foto, ne video. Io non avevo un'idea precisa di come fosse

fatta per intero, era molto carina, e sapevo a priori che era grassa vedendo quelle pochissime

foto che mi mandava.Lei si teneva (e si tiene tutt'ora) sulle sue.
Era quasi un amore platonico, mi saziavo solo della sua presenza e delle sue parole.
Nei primi mesi io ero stracotto di lei, e anche lei di me. Era diventata quasi una droga, non

potevo fare a meno di sentirla per telefono!
A quel tempo uscivo con alcuni amici (sono stato sempre un tipo casalingo) per svariare un pò

la mente, ma mi annoiavo con loro perchè non erano alla mia portata, e per giunta pensavo in

continuazione a lei perchè vedevo tante coppie felici passeggiare per le strade. (era periodo

natalizio quindi potete immaginare)
In un anno ci siamo visti solo 2 volte, e per pochissime ore.
La prima volta che la vidi mi stupii tanto perchè mi apparve piu grassa di quanto la

immaginavo, ma nonostanze questo mi sentii subito a mio agio con lei, anche perchè lei era la

persona con la quale parlavo al telefono e scherzavo. Insomma, passeggiammo e trascorremmo una

bellissima serata, (la piu bella della mia vita) e ci baciammo per la prima volta!
Alla fine ci separammo (tristezza e tanti pianti) e tornammo alle nostre vite di sempre.

Tornati a casa ricominciammo di nuovo il nostro tram tram telefonico, ma qualcosa cambiò.
Era come se quell'equilibrio telefonico già instabile di per sè si fosse smantellato

completamente.
Cominciammo a litigare. Io facevo alcune pressioni sul suo aspetto fisico, (fatto al quale da

vicino non ci badavo assolutamente) lei ci rimase male (è una ragazza molto sensibile

nonostante fa finta di essere forte e spavalda). Non capivo piu che fare. Col passare del

tempo il nostro rapporto si logorava sempre di piu, non avevo piu il bisogno di sentirla al

telefono e io me ne accorgevo. L'amore puro e profondo che prova per me, la sua morbosa

gelosia mi costringe a stare quasi sempre a casa. Lei mi dice che non costringe nessuno, ma io

la conosco bene, e se esco lei si preoccupa sempre e alla fine litighiamo.
Dopo circa 3-4 mesi l'equilibrio si ristabilì, finchè non organizzammo il nostro secondo

incontro.
Ci siamo visti questa estate, mentre l'aspettavo il cuore mi palpitava. All'inizio nn sapevamo

cosa dirci dato che non ci vedevamo piu da 6 mesi, poi iniziammo a baciarci di nuovo, e nel

mio cuore si riaccese la fiamma. La vedevo come la mia piccola che dovevo proteggere,

stringere e coccolare.
Stessa cosa anche qui. Ci lasciammo nuovamente a malincuore (entrambi abbiamo pianto).
Nei mesi successivi cambiai radicalmente atteggiamento. Iniziò a diventare una vera è propria

"palla al piede", lei innammorata follemente e perdutamente di me continua a stare male quando

rifiuto le sue chiamate al telefono. Io mi scoccio proprio a sentirla. La voglio materialmente

qui.
Mi è tanto tanto difficile rinunciare alla quotidianità del rapporto...è difficle farla

partecipe della mia vita anche quando non c'è.
Ho tanta paura di non amarla piu, anche se per me continua ad essere una persona molto

importante. Mi sento un mostro
Sò che ragazze come lei in giro non se ne trovano più, o quelle poche sono già "prenotate".

Non sò come continuare questo rapporto. Mi sento tanto male, e l'indifferenza che provo ora

nei suoi confronti mi fa stare ancora piu in colpa.
Sarei felicissimo di leggere qualche consiglio.
Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

penso che ci sia la possibilità che lei abbia idealizzato questa ragazza mantenendo un contatto a distanza per così tanto tempo, che le ha dato modo di farsi un'idea di come fosse e magari anche di convincersene.
Forse per questo non riesce a chiudere nonostante dica che la ragazza è diventata possessiva e che la percepisce come "una palla al piede".

L'indifferenza che riferisce nei suoi confronti è segno che l'innamoramento è passato, ma forse lei non è disposto a mettere fine ad un rapporto che le ha dato e le dà ancora molte emozioni (il suo scritto è in alcuni punti contraddittorio, quindi spero di aver interpretato bene le sue parole).

Se non è più innamorato farà la cosa migliore essendo chiaro, perchè mantenere i contatti significherebbe illudere la ragazza.
Cosa ne pensa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile Dr.ssa, prima di tutto grazie per la sua risposta.
E' vero, in alcuni punti potrei risultare contraddittorio, ma è anche vero che faccio confusione tra la realtà (quella VERA) e quella virtuale. Mi spiego.
E' vero che oramai la lontananza e l'aver detto praticamente tutto al telefono mi annoia, ma è anche vero che nella realtà VERA sono stato benissimo con questa ragazza. Ancora oggi quando faccio una passeggiata, qualunque ragazza mi capita di vedere mi ricorda lei. Molto spesso mi va di pensare e fantasticare a tutte quelle cose che avremmo potuto fare insieme se solo fossimo stati vicini.
Questo lei come lo descriverebbe? Non sono neanche piu sicuro dei miei sentimenti

Non posso nascondere che ci sono state occasioni in cui stavamo per lasciarci. Sono stato sempre io quello che ha messo avanti l'idea di finire la storia, ma ogni volta che la sentivo piangere mi si straziava il cuore e non ce la facevo proprio a lasciarla. Ogni giorno ripete che mi ama, che sono la sua vita, che morirebbe per me e che farebbe qualsiasi cosa per rendermi felice. Ecco, sentire queste frasi e rimanere indifferente mi mette in una situazione davvero brutta.

Non sono mai stato cattivo con nessuno, sono un ragazzo tranquillo, e restare indifferente o lasciare una ragazza che è follemente persa di me mi farebbe sentire un mostro. Non sò che fare, questa è una situazione talmente complicata che ha intaccato anche il mio stesso carattere e il modo di socializzare con i miei parenti e conoscenti.
Sono diventato piu chiuso di quello che già ero.
A volte facciamo delle videochat. Mi dice che sono bellissimo (quando non me l'ha mai detto nessuno). A volte mi prende una nostalgia di lei, a volte invece rimango indifferente.
Ripete in continuazione che con me sta bene, che il suo sogno sarebbe quello di sposarmi e piu in la di fare un figlio tutto nostro.
Mi sento di essere sul filo di un rasoio.
Non so che fare.
Lasciarla senza pietà e senza alcun rimorso (cosa ASSAI DIFFICILE) oppure continuare. Lei è una brava oratrice, ogni volta che litighiamo e tento di lasciarlami manda tanti messaggi che mi fanno cambiare idea. Mi fa capire che senza di me morirebbe, e io ogni volta non ce la faccio. :(
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Pensa che la situazione cambierebbe se aveste la possibilità di essere più vicini e quindi di frequentarvi con continuità?
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Si
....si, ne sono certo!
Quelle 2 volte che ci siamo visti ho notato una differenza abissale tra realtà e telefono. Ero un'altro tipo di persona, quasi nn mi riconoscevo più. Ero molto migliore, e sapevo che in quel momento lei era mia e di nessun'altro. Mi sentivo appagato, in pace con me stesso, tanto che quelle ore sono passate come minuti.
Vivo già una vita frustrante per via della dissoccupazione, ma in quelle poche ore mi sono sentito cosi bene da non dar retta a niente e a nessuno.
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non avete la possibilità di avvicinarvi?
Se lei è in cerca di occupazione potrebbe iniziare a farlo nella città della sua ragazza, se pensa che avendo la possibilità di stare concretamente assieme potreste essere felici.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
....eh eh eh siamo entrambi meridionali, non è facile trovarlo qui da me, figuriamoci da lei.
Siamo nella stessa situazione.
Anche se lo trovassi da lei, non avrei nessun appoggio. Non saprei dove dormire e dove stare. Diciamo che per una situazione in particolare non posso contare sulla sua famiglia.
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
gentile Utente,
gli amori dell'etere sono abitati da erotismo, dal tendere verso, dal fantasmatico e dall'assenza del corpo e della fisicità dell'altro.ùCredo che l'immaginario abbia facilitato l'innamoramento e, che adesso la realtà stia prendendo il sopravvento.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it