Trauma "sessuale" infantile

Vorrei sapere come posso superare un trauma infantile:
sono un ragazzo adolescente.
da piccolo (3-4 anni) mia madre mi ha obbligato a indossare delle maglie "scollate" di mio nonno o anche mie, e quando io (non sapevo il motivo) rispondevo di no (le maglie non mi piacevano) lei diceva (magari solo perchè era arrabbiata) che ero omosessuale e che sarei sempre rimasto così; da quel momento ho avuto quasi "paura" di prendere maglie scollate o "sfogarmi" sessualmente con gli altri e con le ragazze.
Inoltre mi hanno obbligato ad andare in un bagno turco di soli maschi, con mio nonno e altre persone anziane e me lo ricordo con molto ribrezzo e disgusto.
Da adolescente volevo sempre trattenermi su tutto e ora la cosa sta peggiorando, visto che cerco in ogni aspetto della mia vita di assomigliare agli altri (ho anche pochi casi di omosessualità per la gente che "non si trattiene", anche se per il resto sono eterosessuale).
C'è da dire che mia madre beveva un po' e una volta (più di tutte le altre) si è ubriacata così tanto da rischiare di essere investita; in quell'occasione piansi e (mio padre non c'era ed eravamo in una città distante da casa nostra) cercai di prendere in mano la situazione, anche se avevo 9 anni; chiamai mio padre e chiesi passaggio per casa. La sera mio padre aveva minacciato di scappare di casa.
L'ultima cosa è che è morto il mio gatto da 2 anni e mezzo e io ne piango ancora oggi: sospetto che ci sia un senso di colpa, visto che credo avendola pensata di più e essendo stato più attento l'avrei potuta salvare. Ora ho l'ansia ossessivo compulsiva e ogni volta penso alle cose che possono succedere di male ai miei genitori, facendo ogni volta le corna (tantissime volte!), per superstizione, pensando che in questo modo riesca a fronteggiare, a proteggere e difendere la mia famiglia.
In questi giorni andrò dallo psicologo, anche se non so quando ne avrò la possibilità. Nel frattempo, potete esprimere la vostra opinione e un vostro consiglio? So che nulla può sostituire un consulto con lo psicologo, ma almeno per alleviare tutto questo, sento che è ora di combatterlo, non voglio che influenzi ancora la mia vita...
grazie mille in anticipo...
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
alla fine della tua precedente richiesta ha annunciato la decisione di rivolgersi allo Psicologo del Consultorio, ora ci dici che ci andrai nei prossimi giorni, in altre parole stai temporeggiando nell'attesa della soluzione magica, che temo non arriverà mai, quindi prima rinunci ad alimentare questa aspettativa e prima inizierai a prenderti cura di te in modo , ovvero attraverso un colloquio con uno psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
non sto rinunciando ad andarci... ci vorrei andare con tutto me stesso e SUBITO, visto che non mi riconosco più da come ero poco tempo fa... il fatto è che la nostra famiglia ha dei problemi economici e lo psicologo del consultorio della asl è lontano 30 km; non entro in merito ai nostri problemi di soldi ma, prima di andare dallo psicologo, credo che dovrò aspettare qualche tempo per permettermi di andare con il pullman...
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
P.S. è vero, ho già scritto in questo portale... magari potreste pensare male di quello che scrivo (che cambia di volta in volta) ma, visto che sono confuso e non riesco a capire ciò che sta succedendo, scrivo tutto ciò che mi ricordo, senza distinzione, in modo che sia tutto più chiaro.
Non vorrei che pensaste che Vi sto prendendo in alcun modo in giro...
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
comprendo il condizionamento derivante dalle scarse possibilità economiche ma purtroppo questo non conferisce un potere terapeutico al parere professionale di uno specialista, tu stesso hai detto che ti è stato d'aiuto scrivere il tuo vissuto allora questa potrebbe essere una risorsa da utilizzare nell'immediato ed eventualmente può offrirti degli spunti da approfondire quando inizierai i colloqui con lo psicologo.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Prima ancora di prendere in giro noi, prenderesti in giro te stesso, in ogni caso le richieste d'aiuto spesso non sono logiche e coerenti, se ti senti confuso scrivere la tua esperienza può aiutarti a fare chiarezza dentro di te senza farti condizionare dal timore del giudizio dello specialista, poi a tempo debito deciderai se te la senti di condividere quanto hai scritto con lo psicologo.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
credo che lei mi abbia capito.
scrivo sempre i miei problemi, le mie riflessioni... pagine e pagine! ogni tanto ne parlo con i miei genitori... ma sembra quasi che i problemi da cui potrebbe scaturire il mio stato odierno si moltiplichino! può vedere che ho aggiunto in quest'altro consulto delle motivazioni differenti dalle altre... quando andrò dallo psicologo porterò anche il mio quaderno, che può essere utile, visto che non ho tralasciato niente: so che solo con l'aiuto di uno psicologo posso districarmi e capire il "nemico interiore" (o anche esterno) con cui cominciare a lottare.
intanto grazie per le vostre risposte continue
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
sono andato dallo psicologo e mi sono sentito subito al meglio di me. sono stato benissimo in quel lasso di tempo, credendo che un consulto e il parere di uno psicologo erano cose normali e "belle", visto che mi avevano aiutato, ero davvero contento di tutto e ho trovato il coraggio di fare molte cose.
dopo il ritorno a casa mia madre (anche se il giorno prima aveva approvato che andassi al consultorio) mi ha detto:
<Io mi vergogno di te! Eh! Nessuno a 16 anni va da queste cose... La gente mi chiede dov'eri e io mi vergogno di te. A 16 anni pazzo che vai dallo psicologo>.
All'inizio ho cercato di rispondergli, va non ci riuscivo. ho pensato a cose bruttissime tipo , quando passava una macchina: "eh dai, prendimi, a vedere se così è contenta, mamma".
Lei mi ha anche umiliato di fronte ad altre persone, dicendomi che ero ansioso, pazzo ecc... e non è la prima volta.
Penso che forse andare dallo psicologo sia stato un errore incancellabile e che forse ero un buono a nulla davvero.
Da qual momento ho cominciato a cercare di assomigliare agli altri, come facevo prima, e non riesco più a trovare un motivo per essere felice... Sono diventato anche un po' violento, ho pensato di scappare di casa e di andare da qualcuno di "trasgressivo" e che mi avesse capito.
Ora ho paura di andare dallo psicologo ma so che se non lo faccio ci saranno conseguenze enormi... ma se lo faccio sono un... non so che dire.
Per favore, consigliatemi qualcosa...
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
E' importante che ti sia trovato bene durante il colloquio con lo psicologo, quindi vale la pena continuare, tu sai che le affermazioni di tua madre sono influenzate dallo stato di alterazione prodotto dall'alcol quindi non rappresentano ciò che pensa davvero.
In questo momento hai iniziato a prenderti cura di te e non c'è niente di sbagliato in questo, lo psicologo potrà aiutarti a comprendere come relazionarti con tua madre e se è possibile attivare interventi d'aiuto (ad es. presso il Servizio di Alcologia dell'ASL) rivolti a lei.