Misantropia unita a gelosia

Buona sera,
Innanzitutto vi ringrazio per l'attenzione nel valutare il mio "caso".
Nonostante la mia giovane età, mi è sempre stato detto di essere molto più maturo dei miei coetanei e ritengo questa sia la causa della mia misantropia. Fin dai tredici anni, ho iniziato a guardarmi attorno e a notare che molte, troppe, persone non erano nè intelligenti nè piacevoli. So quanto possa risultare insopportabile dicendo questo, tuttavia è ciò che provo da anni, ormai. Ho capito che, per mia fortuna, non tutti sono intelligenti o svegli quanto me e, col tempo, ho perso rispetto verso il prossimo, scegliendo con estrema cura le persone con cui aver a che fare, ritenendo le altre solo una perdita di tempo.
Il mio essere misantropo, comunque, non è fonte di problemi. Ciò che non mi da pace è la mia gelosia.
Non capisco come sia possibile che, nonostante sia profondamente sicuro di me, tanto da risultare superbo e arrogante, quando mi ritrovo in una storia seria ho difficoltà ad essere sereno.
Nonostante non sia affatto brutto e piaccia, di solito, alle donne, sento di non avere il controllo in un rapporto serio. La mia gelosia è un problema davvero serio, dal momento che è stata la causa della fine di ogni mia relazione fino ad ora. Ho sentito che esistono vari tipi di gelosia, la mia è del tipo "investigativo". Cerco sempre di assicurarmi che tutto sia "in ordine" e il problema è che quando vedo che è tutto a posto, non riesco a calmarmi ma riesco solo a pensare che *per ora* sia tutto ok.
Aggiungo di avere avuto un padre molto geloso e trovo ancor più strano il mio esserlo, dal momento che non ho mai sopportato le sue scenate di gelosia nei confronti di mia madre. Mi sento al centro di un paradosso: sono molto sicuro di me, ma quando ho un rapporto di coppia mando tutto all'aria a causa della mia gelosia generata da, probabilmente, l'insicurezza e, inoltre, gelosia che ho sempre odiato e che mi son sempre detto di rifuggere, avendo visto che effetti ha su chi "subisce" tale gelosia.

Mi chiedevo se poteste indicarmi quale fosse la "causa" di questa gelosia. O, comunque, consigliarmi come agire... Vorrei vedere uno psicologo di persona, tuttavia in questo periodo non ho nè il denaro nè il tempo per farlo. Mi rimetto dunque nelle vostre mani. Grazie ancora dell'attenzione
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La sua richiesta di consulenza contiene un'apparente contraddizione in termini, la sua sicurezza ad oltranza, che addiruttura la spinge all'isolamento, entra in conflitto con la sfera dell'affettività, che invece la rende vulnerabile ed insicuro.
Valuti l'ipotesi di conoscersi meglio, con l'aiuto di uno psicologo-psicoterapeuta, al fine di sanare il divario tra la misantropia e le difficoltà affettive e di autostima.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

indicare da qui le cause del Suo modo di vivere e di "funzionare" è impossibile. Non conoscendoLa, infatti, ci chiede di tirare i dadi...

Tuttavia sorprende poco ciò che Lei scrive: è chiaro che *da solo* funziona molto bene perchè nel tempo Lei si è iperspecializzato a contare su se stesso e ad attivare soprattutto la funzione introspettiva. Questo davvero Le ha permesso di acquisire un sacco di abilità, senza ritenersi presuntuoso.
Però, con buona probabilità, questa situazione ha un po' sbilanciato le cose. Quando è da solo e deve "gestire"solo se stesso va tutto bene, ma quando è in una relazione ha come la sensazione che qualcosa possa sfuggire al Suo controllo... e infatti Lei non ha il potere di controllare gli altri, nemmeno con le scenate di gelosia.

Ci sono alcune ipotesi che potremmo fare qui insieme, solo per fornirLe spunti di riflessione, ma che meritano un approfondimento in altra sede.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buongiorno dottoresse,
Vi ringrazio entrambe per le risposte. L'ipotesi della dottoressa Pileci mi ha colpito nel momento in cui l'ho letta, devo dunque supporre che sia esatta. In effetti ho sempre nutrito poca fiducia nel prossimo e, quando si trattava di una questione importante, cercavo di essere io ad occuparmene.
L'idea di essere in due al timone della stessa nave è probabile possa darmi delle difficoltà, tuttavia sento non sia questo il reale problema. Mi sono espresso male parlando di controllo nel mio precedente messaggio, ma in realtà non è il controllo ciò che cerco in un rapporto dato che ho sempre fatto il possibile per avere a che fare con donne "focose" quanto me, essendo uno di quelli che ama la discussione, anche accesa.

Il fatto è che non so se la mia gelosia sia davvero motivata da una mancanza d'autostima o di fiducia. In questo momento sto avendo un po' di difficoltà a riordinare le idee, ma farò il possibile per essere chiaro.
La mia gelosia in un rapporto aumenta col tempo. Se all'inizio sono geloso quanto una persona normale col passare del tempo tendo ad... Incupirmi.
Ora, riflettendo sulla questione mi è sembrato di notare che la mia gelosia aumenta in modo inversamente proporzionale al mio interesse. Più perdo interesse, più sono geloso. Sono sicuro di essermi detto: "Oh, finalmente" quando la mia ultima fidanzata mi ha lasciato a causa di questa mia gelosia, nonostante poi mi sia sentito giù di morale.

Credete sia possibile usare la gelosia come arma per liberarsi di qualcuno? Mi sembra un po' folle a dirsi, ma dal momento che so quanto possa essere oppressiva (essendo mio padre un uomo molto geloso), è possibile che inconsciamente usi la gelosia per forzare la mano delle mie partners?

So bene che forse sto "sconfinando" in questo momento, dato che una colloquio vero e proprio con uno psicologo sarebbe la cosa indicata, tuttavia, mi piacerebbe poter continuare questa discussione, tanto per parlare, se possibile. Vi ringrazio per l'attenzione e le eventuali risposte.
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

senza conoscerti è difficile risponderti perchè effettivamente ci può essere più di una spiegazione ai tuoi stati d'animo e comportamenti.
Il fatto che tu abbia assistito alle scenate di gelosia di tuo padre giudicandole negativamente non ti mette in salvo dal non riproporle, perchè lui è il tuo modello naturale - e questo rimane valido anche se il giudizio che esprimi su di lui è negativo, perchè stiamo parlando di un meccanismo di identificazione che agisce in maniera automatica (anche se in un secondo momento, rendendoti conto di comportarti come tuo padre, ti sarà possibile correggerti).

Forse usi la gelosia per renderti insopportabile e farti lasciare perchè osservando i tuoi genitori hai visto come reagiva tua madre alle scenate del marito, e hai imparato che quel comportamento è difficile da sopportare a lungo.
Ma perchè mai dovresti renderti sgradevole per essere lasciato, invece di chiudere tu una storia?
Penso che il discorso sia complicato e che appena possibile dovrai comunque chiedere un consulto di persona se vorrai approfondirlo.

Tanto per fare un'ipotesi, visto che ci hai detto questo:

"per mia fortuna, non tutti sono intelligenti o svegli quanto me e, col tempo, ho perso rispetto verso il prossimo"

potrei dirti che forse sei uno di quei narcisisti che stanno bene da soli, nella propria torre d'avorio, e che vanno in crisi quando si mettono relamente in gioco con un'altra persona.
Farti lasciare potrebbe essere un mezzo per confermare a te stesso di non valere molto, come ragazzo, sentimento che di solito ritroviamo nei narcisisti che si corazzano con un'immagine di sè grandiosa e idealizzata, ma che interiormente si sentono inferiori, diversi e inadeguati.

Prendi questo ragionamento con le pinze perchè potrebbe non essere adatto al tuo caso, ma spero ugualmente di averti scritto qualcosa su cui riflettere.


Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile Dottoressa Massaro,
La ringrazio per la risposta. L'idea del narcisista che si protegge idealizzandosi ma che poi, in realtà, è debole come chiunque altro è sicuramente azzeccata ma non sento di aver bisogno di avvilire me stesso col mio comportamento. Purtroppo o per fortuna, io sono *davvero* convinto delle mie qualità e, perfino, trovo alcuni miei difetti piacevoli (ad esempio, non vivrei senza la mia arroganza).
Il motivo per cui potrei utilizzare la gelosia come arma per farmi lasciare è molto semplice, pensandoci bene. Sono incapace di porre fine ad un rapporto. Non so perchè, ma se penso di lasciare la donna con cui sto, mi sento in colpa. So che la farei soffrire molto lasciandola e quindi la gelosia si rivela il mezzo migliore per farla finita. Un po' dolorosa all'inizio ma, nel momento in cui subentra l'odio, per lei è facile staccarsi da me e dimenticarmi senza portarsi dietro strascichi della relazione.
So cosa faccio, ma non mi chieda perchè lo faccio, dato che non ne ho idea.

Grazie ancora dell'attenzione. Per quanto questo non sia un colloquio "reale" posso dire di trovarlo comunque molto utile. Potrà sembrare sciocco, ma l'idea che una persona laureata in psicologia legga quanto si scrive aiuta molto a chiarire le idee.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' possibile, molte persone preferiscono allontanare l'altro in questo modo piuttosto che dichiarando apertamente che preferirebbero porre fine alla storia.
Mi sembra che il tuo interrogativo riguardasse solo questo, giusto?
O c'è dell'altro?
[#7]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Non saprei, in realtà.
Mi sembra assurdo dare per "sensato" un comportamento che di sensato non ha nulla, giusto?
Immagino dovrò lavorarci privatamente. Se il mio problema è davvero questo, ossia il non riuscire a porre fine a un rapporto, se non usando la gelosia come mezzo per farmi lasciare... Beh, la cosa mi lascia un po' l'amaro in bocca. E' difficile da spiegare. E' come guardare un filmato in cui siamo ripresi e non riconoscerci. Trovo assurdo che un comportamento tanto idiota possa provenire da me, ma, in ogni caso, non posso fare nulla se non ringraziare lei e le sue colleghe per l'attenzione e le risposte chiare ed estremamente utili.
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La ringraziamo noi di avere adoperato il nostro servizio e le auguriamo un buon lavoro su di sè.
Saluti
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