Attaccamento alla mamma, capricci e ciuccio

Buonasera,
ancora una volta mi trovo a scrvervi per mia figlia, sono seriamente preoccupata.
Non so da dove cominciare quindi andrò a braccio.
La mia bimba è sempre sempre stata molto attaccata a me, ma nel corso della sua crescita (oggi ha 34 mesi circa) ha rivolto il suo attaccamento anche ad altre persone, però a fasi alterne.
Ad esempio ad un anno adorava mio padre e odiava mia madre, adesso da un anno non c'è verso di farla stare insieme a lui. Non vuole neanche salutarlo. Sono certa che non è successo nulla di traumatico, mio padre è un santo (ne sono assolutamente certa). Con mia mamma invece tutto ok, più o meno. Mia figlia va a casa dei miei una settimana si e un altra no, a seconda dei miei turni di lavoro. Di mattina è in asilo e poi alle 13.00 la vado a prendere, la porto dai miei e alle 15 vado via dicendole chiaramente che vado a lavorare così mi danno i soldini per comprarle i giochi. Lei ha accettato questa condizione, ma comunque con mio padre manco a parlarne.
A volte rifiuta anche il padre, soprattutto quando si sveglia e/o quando deve andare a letto. La addormento io ogni sera, non c'è verso di fare altrimenti...
Lei prende ancora il ciuccio e non riesco a toglierlo. Questa mattina sono andata a lasciarla a scuola come sempre col ciuccio e lei appena è entrata lo ha consegnato alla maestra (come fa ogni giorno) ma ad un certo punto il ciuccio non si è trovato più e si è addormentata senza. La maestra si è congratulata con lei e io le ho anche portato un regalino, ma appena mi ha visto, come ogni giorno, ha chiesto il ciuccio piangendo istericamente. Ho resistito, siamo andate a casa e abbiamo giocato col regalino, poi siamo uscite per una passeggiata e mi ha richiesto il ciuccio. Tornando a casa non ce l'ho fatta e gliel'ho dato. Ho sbagliato vero? il fatto è che non capisco se è pronta o no...
Inoltre ultimamente fa i capricci per ogni cosa. Questa sera solo perchè le ho raffreddato la pastina di nuovo pianti isterici.
Inoltre è estremamente pedante, figurarsi che ci corregge in ogni cosa, anche se lasciamo cadere una goccia di latte sul tavolo o se qualcosa è fuoriposto.
A volte ci indica le frasi che dobbiamo dire durante un gioco. Questa mattina ha pianto come una pazza perchè le avevo risposto ad una domanda con una frase che lei non aveva previsto...
Per scherzare io e mio marito diciamo che è autistica... ma lo sarà veramente?
Da 2 anni inoltre non so cosa voglia dire dormire 7/8 ore di fila in quanto la notte si sveglia piangendo come se la stessero squartando. Da circa 6 mesi dorme nella sua stanza, ma il problema persisteva anche quando dormiva con noi nella culla.
Vuole me e solo me.
Mi preoccupano non poco questi comportamenti, scusate la lunghezza del consulto, se avete bisogno di altre info sarò ben lieta di fornirle.

[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

dalla Sua richiesta mi pare di capire che Lei in questo momento sia in difficoltà con la bimba e che a volte le Sue risposte siano dettate proprio dallo sfinimento e non da una scelta di opportunità (es. "mi ha richiesto il ciuccio. Tornando a casa non ce l'ho fatta e gliel'ho dato...").

Il problema è che la bambina, anche se piccola, ha già imparato fino a che punto può spingersi con Lei e con gli altri nelle proprie richieste e pertanto vi sta mettendo in difficoltà perchè non vede dall'altra parte una persona ferma e decisa. Al contrario vede una mamma che a volte fa fatica, a volte si lascia prendere dall'ansia.

Se può esserLe d'aiuto potrebbe chiedere per se stessa (e/o per Suo marito) un sostegno psicologico, NON per la piccola, per meglio relazionarsi con la bimba e per recuperare quella serenità necessaria per fare la mamma.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<sono seriamente preoccupata...Ho sbagliato vero? il fatto è che non capisco se è pronta o no...
Inoltre ultimamente fa i capricci per ogni cosa.figurarsi che ci corregge in ogni cosa, Per scherzare io e mio marito diciamo che è autistica... ma lo sarà veramente?la notte si sveglia piangendo come se la stessero squartando>

Gentile signora,
il comportamento dei bimbi è frequentemente lo specchio delle relazioni famigliari.
Non pensi a gravi patologie, da quel che ci dice non sembrerebbe il caso.
Lei appare molto preoccupata per il comportamento della sua piccola e ciò non è di aiuto per gestire al meglio la relazione con lei e le difficoltà che percepisce.

A questo scopo, le potrebbe essere utile consultare uno specialista come le avevamo già suggerito in precedenza, meglio dal mio punto di vista un terapeuta familiare, utile anche per adottare strategie adeguate con la sua bimba.

Cordialmente



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"appena mi ha visto, come ogni giorno, ha chiesto il ciuccio piangendo istericamente"

Cara signora,

anche dai consulti precedenti emerge una certa ansia da parte sua, che la piccola percepisce e assorbe mettendola poi in scena (come nella richiesta del ciuccio) anche quando in realtà il problema non esiste più (visto che all'asilo ne ha fatto tranquillamente a meno).

Ha sbagliato a ridarglielo non perchè questo significhi viziarla, ma perchè ha risposto in maniera contraddittoria e incoerente ad una stessa questione (prima le ha tolto il ciuccio, poi gliel'ha ridato) e in questo modo ha contribuito involontariamente a creare confusione nella bambina, che probabilmente ora non sa quale delle due versioni sia quella "buona".

Sua figlia ha bisogno di stabilità e di sapere cosa va bene per lei e cosa no, e anche cosa può affrontare (il distacco dal ciuccio) e cosa invece è così impegnativo e spaventoso da non essere alla sua portata al momento (mentre lo sarà in futuro).
Agendo in quel modo invece ha confrmato alla piccola che la vita senza ciuccio non è alla sua portata, mentre se lei fosse riuscita a mostrarsi ferma e sicura del fatto che la bambina può farne a meno anche la piccola avrebbe tratto la sicurezza necessaria per separarsene e si sarebbe comportata di conseguenza.

Per quanto riguarda i giochi che la preoccupano probabilmente la bambina sta rimettendo in scena frasi e atteggiamenti che ha visto attorno a sè: ad es. può sgridarvi come voi avete sgridato lei, o può ripetere con le bambole quello che accade all'asilo fra le maestre e i bambini.
Nulla di anomalo, ma la sua eccessiva attenzione e preoccupazione per questi giochi fa pensare che le sia necessario un aiuto psicologico per evitare il rischio di crescere una bambina insicura e agitata.

Per quanto riguarda invece il rapporto con il nonno, forse la spiegazione dell'avversione della bambina per lui risiede in qualche aspetto che lei non ha considerato.
Ad es. il nonno potrebbe essere più severo e la piccola potrebbe essersi arabbiata con lui per un rifiuto a qualche sua richiesta, oppure perchè non l'accontenta come magari fate lei e la nonna.

Purtroppo non potendo osservare di persona la situazione non è possibile risponderle altro, ma spero che si rivolgerà anche di persona ad un nostro collega per fare il punto della situazione.

Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
grazie mille per le vostre risposte.
In effetti sono ansiosa, anche se non lo do a vedere e mi faccio mille problemi perchè inconsciamente ho sempre la sensazione che qualsiasi azione io compia nei riguardi della mia piccola possa scatenare un totale benessere o un trauma che lei si possa portare per tutta la vita.
Le ho dato il ciuccio perchè non riuscivo a vederla piangere e avevo paura di affrontare la cena (sono convinta che non avrebbe mangiato) e anche della nanna, già è difficile col ciuccio, figuriamoci senza..!
Ovviamente credo che non potrò toglierlo di nuovo senza fare passare prima un po' di tempo, no?
L'estate appena trascorsa ci ha dato un bellissimo regalo: durante i 15 giorni di ferie trascorsi in campeggio siamo riusciti a toglierle il pannolino, seppur con un po' di fatica per la pupù, ma poi è andata bene e lei era orgogliosa di questo traguardo.
Voi credete che possa riprovarci durante le prossime vacanze estive? Magari lei sarà un po' più grandicella e con la presenza costante di noi genitori potrà sentirsi sicura, che ne dite?
Il problema sarà per me ora affrontare la direttrice dell'asilo la quale di sicuro mi dirà che non sono stata abbastanza forte etc...
Purtroppo durante la settimana dei turni pomeridiani, come ho già detto, mia figlia è con i nonni fino ad ora di cena (che trascorre a casa nostra col papà). Temo che togliendole il ciuccio ci possano essere problemi mentre la bambina sarà a casa coi miei. Ad esempio potrebbe non dormire, non mangiare, potrebbe essere più nervosa / capricciosa a casa...
Dimenticavo di dire che, prima di questi ultimi episodi, mia figlia si mostra sempre scontrosa con la gente che incontriamo per strada. Fin quando era piccola ha sempre salutato tutti, adesso chiunque la saluti, le faccia un complimento, lei reagisce in maniera timida e scontrosa, dipende dalla mia ansia?
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, i bambini devono capire e imparare che ci sono delle regole e queste regole -ovviamente- devono essere rispettate.

Se Lei comincerà a cedere su tutte le questioni che Lei (non tanto la piccola) non è in grado di tollerare (pianto della bimba, capricci a tavola, ecc...) difficilmente potrà cambiare qualcosa in casa.

Con Suo marito parla di questo? Condividete strategie operative per gestire questi problemi?

Infine vorrei rassicurarLa su una questione che purtroppo viene spesso equivocata da tanti genitori: negare il ciuccio o un giocattolo alla bimba NON provocherà traumi di alcun tipo. La genesi e il meccanismo dei traumi è altra ed è ben lontana dalla realtà che lei sta descrivendo qui.

Perciò il mio suggerimento è di acquisire un po' più di sicurezza in se stessa, di mostrarsi come adulto che ha il controllo sulla situazione e che quindi è più saggia e più decisa della bimba, anche per quanto riguarda il ciuccio e il pianto (cominci a pensare di imparare a tollerare il pianto di Sua figlia, anche se lo trova difficile!).

Le faccio tanti auguri.
Un cordiale saluto,
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Relativamente al togliere il ciuccio le prossime vacanze che dice?
Con mio marito parliamo di queste cose, siamo più o meno sulla stessa lunghezza d'onda, ma mi faccio più problemi io.
Riguardo al pianto notturno quindi dovrei farla piangere?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
primo importantissimo compito dei genitori è aiutare i figli a crescere, a diventare grandi.
Non è certo quello di farli restare per sempre piccoli e dipendenti da loro.
Sua figlia ha quasi 3 anni ma, da quanto ci racconta, non ha ancora superato abitudini e comportamenti tipici di età precedenti (un esempio su tutti, il pannolino: se non ci sono problemi di tipo medico, non c'è motivo che una personcina di TRE anni debba continuare a portarsi dietro quel fardello!).
Come più volte le è stato ripetuto, il problema non è la bambina, quanto piuttosto l'ansia di sbagliare (che inevitabilmente porta invece a farlo) e l'incoerenza educativa in cui viene cresciuta. La piccola non fa altro che rispondere a questo.

Non attenda oltre e, dal momento che i suoi dubbi sono molteplici e non risolvibili con sporadici consulti via web, si rivolga con fiducia ad un Collega (presso un consultorio ad esempio potrà effettuare gratuitamente dei colloqui) che la sostenga con costanza per un certo periodo nel suo compito genitoriale. Molto meglio se riuscirà a coinvolgere in questo anche il papà.

Inoltre si confronti sistematicamente con le educatrici dell'asilo, che hanno esperienza di tanti bambini e conoscono certamente bene le potenzialità di sua figlia, in modo da cercare una linea educativa comune proprio per il bene della sua bambina.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ho sempre la sensazione che qualsiasi azione io compia nei riguardi della mia piccola possa scatenare un totale benessere o un trauma che lei si possa portare per tutta la vita"

Questo tipo di percezione è molto pericolosa, perchè configura la visione di un mondo di "bianco-o-nero" e "tutto-o-niente" al posto di una rappresentazione equilibrata della realtà che invece è necessaria perchè lei possa mediare fra la bambina e il mondo esterno senza estremizzare giudizi e reazioni.

Invece le faccio notare che il suo stesso linguaggio è molto carico emotivamente e polarizzato e che ha usato espressioni decisamente colorite ("si sveglia piangendo come se la stessero squartando") e assolutistiche (prima la bambina si comportava "sempre" in un modo, ora "sempre" nel suo opposto).

Penso che questo possa derivare dalla sua ansia, ma solo l'osservazione e il contatto diretto con uno psicologo potrà servire a stabilire cosa sta succedendo e se questa sua modalità di approcciare la realtà è costante in tutti gli ambiti, o si manifesta esclusivamente quando ha a che fare con sua figlia.