Rabbia repressa

salve, la mia ultima diagnosi è di depressione maggiore, sto facendo farmacoterapia e psicoterapia psicoanalitica freudiana, evidentemente qualche effetto ultimamente me lo stanno dando, visto che mi sento molto più lucido, ma fortemente ansioso, è come se stessi facendo il percorso al contrario, infatti sono sempre stato ossessivo compulsivo, ma in seguito a 3 traumi ravvicinati nel 2003, sono disceso quasi fino alla schizofrenia, per poi risalire fino alla depressione maggiore e ultimamente mi sembra di ritornare verso lo stato ossessivo compulsivo, la mia psicoanalista dice che devo sentire la rabbia che c'è in me se voglio guarire, il mio problema è che ho paura di questa rabbia repressa, mi terrorizza perchè non ho mai imparato ad usarla, avete qualche consiglio per scaricare questa rabbia? a me mi paralizza.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

la rabbia è l'espressione normale dell'aggressività. Prima della rabbia dovrebbe imparare ad essere assertivo, ossia cercare di affermare se stesso nelle relazioni intime, sociali e lavorative.

I suoi "passaggi psicopatologici" non sono verosimili, dovrebbe cercare di riflettere meno in termini di etichette diagnostiche.

Come procede la sua terapia?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"la mia psicoanalista dice che devo sentire la rabbia che c'è in me se voglio guarire, il mio problema è che ho paura di questa rabbia repressa, mi terrorizza perchè non ho mai imparato ad usarla, avete qualche consiglio per scaricare questa rabbia? a me mi paralizza. "


Gentile Utente,

Lei chiede a noi un consiglio da esterni su una situazione che invece la Sua psicoanalista conosce molto bene.
Ha espresso alla psicoanalista la Sua paura di sentire questa rabbia?
Che cosa Le fa paura della rabbia? Teme di poter perdere il controllo?

Imparare ad usare la rabbia è un lavoro che è certamente possibile attuare in una psicoterapia. Prima di tutto questo però è indispensabile imparare a riconoscerla (nei diversi aspetti e modalità, ma anche intensità) e a modularla.

Deve però chiedere aiuto alla terapeuta.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
non si può passare da una problematica all'altra come se si entrasse ed uscisse da una porta all'altra, quindi nel suo racconto c'è qualcosa che andrebbe rivisto.

Dovrebbe dicuterne con la sua psicoanalista, solo chi la ha in cura potrà dirle di cosa si tratta, come correla con la sua struttura di personalità, con la sua storia di vita e soprattutto come affrontare tale problematica

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

oltre a confermarle che non si passa dalla nevrosi ossessiva alla psicosi per poi tornare alla nevrosi, le suggerisco di parlare con la sua psicoanalista di cosa pensa potrebbe mai fare con tutta questa rabbia sotto due punti di vista:
- quali azioni immagina che potrebbe compiere se le desse sfogo?
- in quali maniere è possibile sublimare le pulsioni aggressive?

Sono entrambi argomenti da discutere: la rabbia, come tutte le altre emozioni e come prodotto dell'istinto di morte, si può trasformare e incanalare in attività funzionali o quanto meno innocue, ed è importante guardarla in faccia perchè cercare di non considerarla può condurre a sovrastimarne la portata e soprattutto a sovrastimare quello che la persona immagina che farebbe se "esplodesse".

Un conto sono le fantasie (spaccare tutto, uccidere qualcuno, ...) che originano dall'inconscio, hanno un significato e devono essere oggetto di analisi in seduta, un altro conto è ciò che realmente una persona farebbe.
Riconoscere che ciò che farebbe davvero sarebbe infinitamente più contenuto rispetto alle fantasie distruttive che può elaborare la aiuterà a ritornare pienamente alla realtà e a essere meno angosciato da ciò che potrebbe fare.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
grazie a tutti per le risposte, in particolare alla dottoressa F. Massaro, sono d'accordo con lei.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, allora ne parli con la dottoressa e se vuole ci aggiorni.

Le faccio tanti auguri,

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dopo
Utente
Utente
si, lo farò, le ho gia scritto e domani ho la seduta, vi terrò aggiornati, grazie per gli auguri, credo proprio che si esaudiranno :).
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dopo
Utente
Utente
sono incazzato nero!! nessuno mi capisce e adesso non mi capisco nemmeno io, a cominciare dai miei genitori a finire con psichiatri e psicologi in generale, stamattina ho avuto una reazione di iper attività, fisica e mentale, forse a causa del fatto che ho smesso i farmaci bruscamente, in realtà credo che volessi vendicarmi dagli psichiatri che non mi capiscono, ognuno una diagnosi diversa, dalla semplice ansia alla schizofrenia, mi sono rotto le palle di tutto e di tutti, sono stanco, voglio solo riposare. scusate lo sfogo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi pare che in queste circostanze sia più che mai opportuno capire insieme al Suo terapeuta come modulare la rabbia.

Che cosa è successo? Cosa L'ha fatto arrabbiare? Come mai così tanto?

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Angela Pileci, ne ho parlato ieri in psicoterapia, mi ha aiutato a capire alcune cose
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dopo
Utente
Utente
cerco di mettere ordine dentro di me, provando e non riuscendo a mettere ordine fuori di me
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che mettere ordine "dentro" debba venire prima che metterlo "fuori", perchè se manca l'ordine interno è difficile realizzarlo all'esterno, se non come tentativo di spostare il problema per illudersi di risolverlo.

Quali farmaci ha sospeso bruscamente e perchè l'ha fatto?
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dopo
Utente
Utente
sono d'accordo con la sua risposta.


ho sospeso 4mg di un'antiparkinsoniano che mi era stato prescritto per evitare tremori
poi l'antidepressivo (paroxetina)
l'ansiolitico (tavor)
e l'haldol, iun antipsicotico

l'ho fatto perchè volevo provare a guarire senza farmaci
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' una pessima idea sospendere di colpo qualunque cura farmacologica, soprattutto quando si assumono più medicinali.

Se vuole ridiscutere la terapia deve parlarne con il medico che gliel'ha prescritta o eventualmente chiedere un consulto ad un altro medico.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

lei sta facendo un trattamento psicofarmacologico importante. Interrompere l'assunzione di questi farmaci senza aver consultato il suo psichiatra è una scelta alquanto discutibile.

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dopo
Utente
Utente
infatti li ho ripresi e sabato ne parlerò con la mia psichiatra
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Molto bene!
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dopo
Utente
Utente
grazie :-)
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dopo
Utente
Utente
salve gentili dottori... oggi sono stato malissimo, sentivo una tensione pazzesca, poi ho chiamato la psichiatra e mi ha detto di dimezzare l'antidepressivo, ho voluto parlare anche con la psicoanalista e sono giunto alla conclusione che il mio sia un disturbo d'ansia, la depressione è secondaria, infatti ho vissuto con mia madre un disturbo dell'attaccamento di tipo disorganizzato-disorientato ed è proprio così che mi sento, infatti questo tipo di attaccamento provoca sia ansia che in alcuni casi disturbo borderline, purtroppo penso che la psichiatria possa fare poco o niente per me, mentre è molto importante la psicoanalisi, che nel mio caso è lunga e dolorosa, non ho scelta.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente.

aspetti ansiosi e depressivi molto spesso sono correlati. Un lungo percorso psicoterapico non è detto che sia necessariamente doloroso.

Se lei non ha una diagnosi di disturbo di personalità, difficilmente nel suo caso si può parlare di attaccamento disorganizzato-disorientato, che è cosa ben diversa dalla sua percezione soggettiva del suo stato di malessere.

Le suggerisco di continuare il suo percorso psicoterapico..

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Indipendentemente dalla diagnosi è necessario che continui la psicoanalisi e che cerchi di farlo con un atteggiamento più fiducioso: sa che le servirà, perchè le è già stata utile a smuovere la situazione, e può cercare di affidarsi alla dottoressa con maggiore tranquillità, contando sul fatto che lei la capisce.
[#22]
dopo
Utente
Utente
grazie delle risposte, in realtà il disturbo di personalità borderline mi è stato diagnosticato oggi, ho aperto un post specifico nella sezione psichiatria
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In ogni caso un attaccamento insicuro del tipo che lei ha indicato è modificabile mediante psicoterapia e l'instaurazione di una relazione positiva con lo psicoterapeuta.

Le psicoterapie psicodinamiche e psicoanalitiche sono particolarmente indicate in questi casi, quindi è in buone mani.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

la gestione della rabbia e dell'impulsività è un problema importante del disturbo borderline, ma Lei già in passato ci aveva parlato di tali problematiche, sebbene i professionisti che aveva visto avevano etichettato il Suo disagio in altro modo.

Quanto al tipo di attaccamento D, è vero che per questo tipo di attaccamento c'è una correlazione col disturbo borderline, però a mio avviso focalizzarsi su questo e su tutto ciò che non è andato per il verso giusto rischia semplicemente di alimentare la Sua rabbia e di allontanarLa dalla soluzione del problema.

Invece sarebbe importante e prioritario risolvere un problema alla volta, a piccoli passi. Da quello che ha scritto qui e da come fa fatica a modulare la rabbia sarebbe meglio dare la priorità a questo tipo di problema.

E già in passato in un altro consulto Le era stato indicato da un consulente di Medicitalia.it un training specifico per il problem solving e di gestione della rabbia. Con il Suo terapeuta su che cosa sta lavorando adesso?



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dopo
Utente
Utente
grazie delle risposte

stiamo lavorando sull'aggressività e la sessualità d.ssa Pileci
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Bene, allora potrebbe chiedere al terapeuta COME FARE concretamente a gestire questa rabbia. Mi pare questo il punto per Lei importante adesso, giusto?
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dopo
Utente
Utente
si, l'ho fatto e mi ha fatto capire che col tempo e la psicoterapia lo capirò da solo e che assolutamente non và repressa perchè è energia vitale, sempre un pò misteriosi gli psicoanalisti :) ma a me và bene così
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