Trattenere le feci

Gentilissimi
mi rivolgo a voi per un parere in merito a una questione che mi preccupa molto.
Sono la mamma di una bambina di 3 anni e 10 mesi e sono attualmente in attesa di partorire il secondo bambino.
La bimba non ha mai avuto nessun problema di stitichezza, né di relazione con il vasino o quant’altro.
Ma negli ultimi due mesi mi sono accorta che ha cominciato a cercare di trattenere le feci, da prima in modo abbastanza blando, poi in maniera un po’ più insistente. E lì credo di aver compiuto l’errore fatale.
Essendo 4 giorni che non faceva la popò, le si era formato un tappo e, pur andando in bagno, aveva molto dolore ma non riusciva a liberarsi. Allora le ho fatto un clisterino nonostante non volesse. Questo fatto l’ha molto turbata e ogni volta che le scappava la popò la tratteneva dicendomi di non farle la peretta.
Morale, siamo arrivati al punto che si rifiuta categoricamente di andare in bagno anche per 5-6 giorni consecutivi.
E’ seguito ogni sorta di tentativo: parlarci, spiegare, invitare, incoraggiare…fino, lo confesso, a minacciare.
Comincia a ballare per tutta la casa, diventa rossa, si angoscia…insomma mi fa stare molto male vederla così.
A tutto questo si è sommato il fatto che proprio adesso le è venuta la mononucleosi!! Quindi è chiusa in casa con la febbre da 15 giorni!!!
Io sono in procinto di partorire (il tempo è ormai finito) e presa dall’ansia di non lasciarla in balia di febbre e problemi con i vasino, in questi giorni compio un errore dopo l’altro.
In primis le ho rifatto il clisterino al 5° giorno in cui non faceva la popò nonostante un lassativo (paxabel) consigliato dalla pediatra. Ho agito così, nonostante mi fossi ripromessa di non farlo più, perché avevo (e ho) paura di lasciarla in balia di questa cosa.
La reazione della bambina mi ha davvero fatta soffrire.era disperata!Per un po’ è riuscita a trattenere comunque lo stimolo e poi si è fatta la popò addosso.
Risultato: ora si rifiuta di fare sia pipì che popò sul water e ieri mi ha chiesto se poteva farsi la pipì addosso e poi ha chiesto di riavere il suo vasino (ne aveva due e ieri mi ha chiesto di riavere il SUO giallo e di dare l‘altro al fratellino!)Mi ha anche richiesto il pannolone.
Insomma, ho sicuramente infilato un errore dietro l’altro.E’ ovvio che il mio pensiero su tutta questa faccenda sia quello che la bambina manifesta una certa “preoccupazione” per l’arrivo imminente del fratellino, ma mi domando anche se non sia una paura legata all'idea della nascita di per sè (sa che i bambini escono dalla pancia passando dalla vagina) dal momento che dice spesso che anche lei aspetta un "gattino" che uscirà dalla pancia!ho decisamente bisogno di chiarirmi le idee e soprattutto di capire come devo comportarmi.
Ieri mi sono anche detta che forse potrei semplicemente smettere di dirle qualsiasi cosa che abbia come tema il bagno e non fare proprio più nulla in merito a questa questione, ma non sono sicura. Ditemi voi, grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

è importante che prima di tutto faccia riferimento alla pediatra della bambina per stabilire cosa sia meglio fare.
Immagino che questo sia avvenuto e che la dottoressa concordi sull'origine psicologica del problema, visto che lei oggi ha deciso di rivolgersi a noi.

E' molto opportuna la sua osservazione sulla preoccupazione che la bambina può aver sviluppato circa la nascita del fratellino, tanto più ora che lei sta per partorire e quindi la pancia è molto visibile.

Può essere che la piccola si sia identificata con lei e trattenga le feci per essere "gonfia" come la sua mamma (ovviamente in maniera inconsapevole), forse per sentirla vicina o forse perchè è in ansia per quello che
immagina possa succederle, ma devo dirle che senza conoscere di persona il caso è difficile fare ipotesi.

Ha provato a chiederle perchè si comporta così?
Quando dovrebbe nascere il fratellino?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, è anche vero che tutti i tentativi che Lei sta facendo in preda all'ansia trasmettono qualcosa di molto importante alla piccola: ottiene attenzione e preoccupazione della mamma nonostante il fratellino che le ha già rubato la scena (in casa si parla del fratellino, le persone le chiedono del fratellino, ecc...).
E sebbene la bimba sia piccolina ha già capito che se fa determinate azioni, costringe Lei e Suo marito a farne altre. Stessa cosa per il cibo, le feci, ecc...

Pur continuando a seguire le indicazioni del pediatra, cerchi di mostrarsi serena ma ferma con la Sua bimba.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Prima di tutto grazie per avermi risposto subito.
Gentile dott.ssa Massaro, Le rispondo dicendole che: si, ne ho parlato con due pediatri e entrambi concordano su un'origine psicologica della questione. Ho domandato più volte alla bambina che cosa la preoccupasse e lei mi risponde che non vuole perchè fare la popò fa male. Ma non ha mai sofferto di stitichezza e non ha mai avuto feci dure che potessero farle male. L'unica volta è successo dopo diversi giorni in cui la tratteneva e ovviamente ha fatto fatica. Ora, con il paxabel, le feci sono ovviamente molto molli. Il fratellino dovrebbe già essere nato!! nel senso che il tempo è scaduto.

Gentile Dott.ssa Pileci
mi sembra molto calzante la Sua ipotesi, in effetti è proprio così: il fratellino è GIA' presente e penso che effettivamente la bambina ricerchi le nostre attenzioni.
Posso chiederLe però cosa intende dire quando scrive che dobbiamo cercare di essere sereni ma fermi?
Intende dire che dovremmo quasi ignorare questo comportamento o cos'altro?

cordiali saluti
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
coercizioni e minacce, come lei stessa ha compreso, non sono utili anzi, concorrono a "rinforzare" la situazione.

E' ben probabile, come hanno detto le Colleghe, che l'arrivo del fratellino scateni la gelosia della piccola.
Si mantenga serena, il suo buon senso di mamma la aiuterà a gestire le indicazioni del pediatra senza farsi sopraffare dalle preoccupazioni, poiché le emozioni dei genitori sono "contagiose" per i bambini.

Rassicuri la bimba sul futuro fratellino e la prepari al suo arrivo spiegandole che lei è comunque molto importante e che il nuovo arrivato non potrà in alcun modo sottrarle l'amore di mamma e papà. E quando il bimbo sarà nato coinvolgetela nelle sue cure, come cambi, alimentazione, bagnetto, dedicando uguale attenzione ad entrambi.

Molti auguri e se crede ci può tenere informati

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"cosa intende dire quando scrive che dobbiamo cercare di essere sereni ma fermi?"

Le ha già risposto la Collega dott. ssa Rinella.

Sicuramente la bambina è gelosa (emozione sana che prova ogni bambino all'arrivo del fratellino/sorellina), ma questo non deve nè spaventarvi, nè farvi impazzire alla ricerca di soluzioni per un comportamento che, con buona probabilità, la bimba sta mettendo in atto dopo aver capito che in quella maniera stava ottenendo la vicinanza protettiva della mamma. In fondo i capricci dei bambini servono (anche) a questo.

Quindi stia serena e segua i saggi suggerimenti della dott.ssa Rinella, ma sia anche ferma con la bambina, senza lasciarsi portare a spasso dalle sue richieste (vasino, pannolino, pipì addosso, ecc...).

Un cordiale saluto,
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
e feci nei bambini, hanno un significato simbolico ed il trattenerle in un particolare momento di vita come quello della sua piccola, potrebbero rappresentare un tentativo di trattenere le emozioni disturbanti e dolenti, correlate alla mascita del fratellino.
Il comportamneto inoltre è un chiaro richiamo per attirare l'attenzione su di lei, spostandola dalla nascita a dal fratellino.
A mio avviso, andrebbero assecondate le richieste della bambina, sia del vasino, che del pannolino, che rappresentano la strada intermedia al gabinetto, dove le feci andrebbero perdute velocemente e non controllate
Il panno, serve a far loro sentire il calore e la consistenza.
Il vasino, serve ai bambini, a guardare le loro feci, a vedere come sono e dove vanno a finire, perchè sempre loro parti interne.
Le tappe sono conseguenziali, perchè correlate a tappe di crescita psico-corporee
Le richieste della piccola, fanno trasperire un bisogno di regressione ed un disagio, che andrebbe assecondato, verbalizzando che mamma e papà le staranno sempre accanto e che un fratellino non toglie, ma darà amore ed attenzioni, anche e soprattutto alei.
Ci dia notizie, se crede e tantissimi auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Ringrazio tutti per la preziosissima collaborazione.
Anche se alcune opinioni in merito al da farsi sono a tratti discordanti, tengo conto di tutto e cercherò di avere prima di tutto buon senso, valutando la questione con meno ansia e meno preoccupazione e basandomi, soprattutto, su quelle che sono le sue reazioni.
In ogni caso vi farò senza dubbio sapere.
Cordiali saluti
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, rassicurare la bimba non vuol dire permetterle di tornare indietro nelle tappe evolutive. Vuol dire rassicurarla. E per tutta la vita gli esseri umani hanno bisogno di vicinanza protettiva, sicurezza e rassicurazioni da parte degli altri significativi. Ma quando ricerchiamo la vicinanza protettiva dell'altro, anche da adulti, tale richiesta va decifrata e solo successivamente accolta. In altre parole: che cosa Le sta dicendo la Sua bambina?

Questo non significa che a quasi quattro anni Sua figlia dovrà tornare al pannolino!

Le abbiamo suggerito di stare serena prima Lei e, di conseguenza, si sentirà anche meno smarrita la piccolina. E dico smarrita perchè la bimba NON ha alcuna idea, nè esperienza di ciò che sta per accadere. Inoltre i bambini agiscono le loro emozioni. Se la bimba "...Comincia a ballare per tutta la casa, diventa rossa, si angoscia…insomma mi fa stare molto male vederla così..." è qui che deve avere maggior fermezza e, come Lei stessa ha detto, evitare di infilare un tentativo dietro l'altro. Si fermi e l'ascolti.

Sicuramente non è facile... proprio come non è facile il mestiere di genitore!

Un cordiale saluto,
[#9]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gentile Dott.ssa Pileci
concordo con Lei, infatti, probabilmente non spiegandomi bene, quando ho scritto che avrei valutato "la questione con meno ansia e meno preoccupazione e basandomi, soprattutto, su quelle che sono le sue reazioni" intendevo proprio cercare di agire meno e ascoltare di più.
sono giorni molto particolari questi. Spesso sono assalita dall'ansia di "risolvere" il problema per stare tranquilla quando non potrò esserle accanto per qualche giorno.
Da questa preoccupazione sono nate reazioni sbagliate e me ne rendo perfettamente conto.
La Vostra conferma, comunque, che il tutto potrebbe essere legato alla nascita del fratellino, mi offre una chiave di lettura utile.
Non intendo, in ogni caso, assecondarla in tutte le richieste, dal momento che sono certa ne seguirebbero altre ancora più stravaganti.
Spero di essermi spiegata bene anche se a volte per scritto risulta difficile.
Cordiali saluti
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Esattamente! Se Lei cede di fronte alle richieste della bimba, si arriverà ad un punto in cui Sua figlia alzerà sempre più il tiro per ottenere altro e Lei e Suo marito sarete distrutti dalla stanchezza e dalla frustrazione :-)

Invece, stia calma, soprattutto pensando che gli stress (nascita del fratellino, ma anche cambio di scuola, modifiche varie, ecc...) sono stress per i bimbi (e anche per noi adulti!) ma non certo traumi insuperabili!

Le faccio tanti auguri e si prenda cura anche di se stessa!

Cordiali saluti,
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Signora cara,
I pareri sono discordanti, perche' le formazioni di tutti noi, sono differenti.
Speso, durante la crescita psico fisica, i bambini, in concomitanza a stress prolungati, necessitano di prolungare la loro sosta in alcune tappe dello sviluppo psichico o addirittura tornare indietro, quasi per prende energie.
Faccia lei, quello che ritiene opportuno, tranquillizzando sempre e comunque la piccola, nessun medico o psicologo, potra' essere cosi' cauto o in sintonia con la piccola, come la sua mamma.
Saluti e tantissimi auguri
[#12]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
il mio parere non intendeva discordare da quelli delle Colleghe, con i quali, appunto, concordo.

Ho voluto porre l'accento su una migliore gestione della relazione con la piccola, sul non farsi sopraffare dalle emozioni negative nei momenti di difficoltà, poiché questo oltretutto aiuta a "leggere" la situazione in modo migliore e quindi anche a mantenere fermezza quando è il caso.

Di nuovo i miei migliori auguri