Insoddisfazione

Buongiorno. Sono qui per chiedere un consiglio su cosa fare con il mio ragazzo. Purtroppo non ha avuto uno vita difficile. I suoi genitori purtroppo si sono separati quando aveva 6anni e dopo aver vissuto con la madre per alcuni anni e aver visto il nuovo compagno che la picchiava è tornato a vivere con il papà e con i nonni. Li è riuscito ad avere una vita finalmente felice. Purtroppo i nonni sono morti e da li per lui è finita la concezione di famiglia. Il padre si è accanito con un gruppo di preghiera e dopo averlo costretto per anni a seguirlo ora se ne va tutte le sere lasciandolo perennemente da solo. Oggi il mio fidanzato ha quasi 28 anni e soffre di stati depressivi(almeno credo che sia così) da insoddisfazione della sua vita.
Purtroppo negli utlimi tempi abbiamo perso anche il nostro gruppo di amici e siamo rimasti soli e sua madre è completamente sparita e lo cerca praticamente pochissimo anche se abitano nella stessa città. Io e lui ci vediamo tre volte a settimana circa perchè mio padre è molto restrittivo e quindi lui sta praticamente sempre da solo la sera davanti al pc. Pensavo che l'amore che provavamo lo aiutasse ma capisco che a volte non ti riempie la vita... e quando lui mi inizia a dire che la sua vita fa schifo, che è insoddisfatto e che non ha stimoli e aspirazioni io non so che fare. Mi pure arrabbio perchè sembra che nella sua vita non conto un cavolo e alla fine litighiamo pure noi. Ma io vorrei tanto aiutarlo e non so come fare... e sono qui proprio per chiedere un consiglio su come fare...
Ringrazio chiunque mi risponderà....

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Pensavo che l'amore che provavamo lo aiutasse ma capisco che a volte non ti riempie la vita... >>

Gentile Ragazza,
molto probabilmente i sentimenti che vi legano rivestono una rilevante importanza per il suo ragazzo, ma i suoi problemi stanno altrove.
Giustamente Lei più di tanto non può fare per lui, se non capire se potrebbe essere motivato ad incontrare uno psicologo per cercare di valutare effettivamente come stanno le cose, quale sia lo stato del suo umore (se si tratti davvero o no di depressione, ad esempio) e indirizzarlo verso un adeguato percorso di ricerca di maggior serenità.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Devi aiutare il tuo ragazzo a farsi vedere da uno psicologo, probabilmente è il miglior aiuto che puoi dargli. Ne avete già parlato? Lui è già stato a farsi vedere prima d'ora?

>>> Mi pure arrabbio perchè sembra che nella sua vita non conto un cavolo e alla fine litighiamo pure noi.
>>>

Se lui ha l'umore perennemente abbattuto, probabilmente non è che tu non conti, per lui, è che avendo questo genere di problemi non riesce a darti l'affetto che vorresti (e che magari anche lui vorrebbe). Lo psicologo potrà aiutare anche in questo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie a voi dottori che mi avete risposto. Ho pensato anch'io che magari dovrebbe farsi vedere ma non l'ho mai detto apertamente a lui. Questo perchè da bambino c'è stato già in cura per tutta la sua situazione famigliare e ora non ha un buon rapporto con questa cosa e quindi sono molto restia a proporgli di farsi vedere da qualcuno che possa aiutarlo. Sono molto avvilita perchè nonostante cerchi di aiutarlo mi scansa e mette più di qualche volte in discussione anche il nostro rapporto....
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Da bambino si è trattato di una decisione che con molta probabilità ha dovuto subire, mentre ora si tratterebbe di una sua precisa scelta.
Non è suo compito cercare di sostituirsi ad un aiuto specialistico e, d'altro canto, è pure comprensibile che il "fastidio" del suo ragazzo nei confronti di certi suoi comportamenti emerga come conseguenza di un suo tentativo di aiuto da lui non richiesto.
Gli stia accanto come compagna e, in virtù di questo, gli proponga di essere lui a prendersi cura del suo disagio con l'aiuto di uno psicologo.

Cordialità.