Un anno che sono riapparsi, ho fatto quattro mesi chiusa

Buonasera, sarò breve nel porre la mia domanda. Ho 33 anni e da che ho memoria soffro di attacchi di panico...non continuamente ma sono sempre stati presenti. Ho alternato periodi chiudendomi in casa, altri solo evitando di andare in alcuni posti ed altri ancora (per esempio quando ero incinta) dimenticandomi quasi del disturbo. Per 2 volte ho preso antidepressivi e stavo bene ma poi, dopo qualche tempo, tutto si ripresentava. Ora è da un anno che sono riapparsi, ho fatto quattro mesi chiusa in casa, arrivavo quasi a chiudermi in una stanza e adesso, dopo 8 mesi di psicoterapia inizio a vedere i miei progressi: ho ripreso il lavoro, ad uscire (anche se molte cose non le faccio ancora come guidare o andare da sola a fare la spesa) e vivo i miei disturbi più serenamente. E questa volta tutto senza farmaci per una mia scelta personale perchè mi sono resa conto, avendoli provati, che curano il disturbo ma non la causa. La mia domanda è questa: perchè con gli antidepressivi tutti quei disturbi come tachicardia o fiato corto, senso di instabilità o sudore alle mani sparivano nel giro di pochi giorni mentre adesso io li sento ancora tutti pur non avendone più molta paura ma fastidio (vorrei che scomparissero)? E quanto tempo ci vorrà prima di ritornare "normale"?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

ci sono delle questioni importanti che farebbe bene ad affrontare anche con la Sua terapeuta:

- Lei vuole che i sintomi spariscano: in realtà devono essere gestiti, ovvero riconosciuti nella loro attivazione somatica e modulati

- ritornare "normale": che significa? se vuole dire come prima... indietro non si torna! Se c'è stato uno scompenso fobico, vuol dire che il precedente equilibrio è venuto meno e ora ne deve ritrovare un altro. Starà bene, ma se Lei intende tornare come prima, questo non è possibile.

Che tipo di terapia sta facendo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Buonasera prima di tutto la ringrazio per la risposta...sto facendo psicoterapia cognitivo-comportamentale. In realtà sono temi che affronto sempre con la mia terapeuta e devo dire che ho una fiducia totale in lei e in quello che sto facendo...solo che questi dubbi mi assalgono e vorrei poter vivere la vita come tutti gli altri senza preoccuparmi di tutto questo. Ma più vorrei che scomparissero i sintomi e più si ripropongono. Si, i sintomi li so gestire ed ho imparato diverse tecniche per affrontare le mie paure ma quello che vorrei è proprio non doverci più pensare. Forse mi aspetto sempre troppo...
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Dr.ssa Carmelina Di Salvo Psicologo, Psicoterapeuta 40 4
Buonasera.
Capisco che il suo desiderio è proprio quello di non sentire più i sintomi!

Spesso ci si aspetta che magicamente il problema sparisca e che il tutto possa essere ricordato come un incubo al risveglio...

Come la collega accennava prima, questo è difficile che accada senza averci lavorato, come lei sta già facendo...

Ci vuole pazienza (nell'accettare ad esempio che i sintomi ci sono ancora!) e un pò di tempo.
Ci sono terapie che aiutato a superare il problema e a gestirlo in un tempo ragionevolmente contenuto.
E la terapia che sta facendo le sta già portando dei risultati (riesce a gestire i sintomi e ha imparato tecniche per affrontare le paure...)!

Questa sembra una buona strada, e se percorsa con fiducia potrà aiutarla ancora meglio a gestire il tutto...
Un caro saluto

Carmelina Di Salvo
Psicoterapeuta ad indirizzo umanistico esistenziale
www.elitadisalvo.altervista.org

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Ma più vorrei che scomparissero i sintomi e più si ripropongono..."

Se questo è il pensiero sottostante è chiaro che i sintomi si ripropongono!
Nella terapia cognitivo-comportamentale infatti si lavora sulle credenze e sulle idee che generano e mantengono il disturbo d'ansia, anche perchè più si parla del sintomo e più il sintomo si amplifica.

Bisogna portare un po' di pazienza.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora, Lei chiede perchè quando prendeva i farmaci i sintomi sparivano :
Il meccanismo di azione dei farmaci è modificare chimicamente i neurotrasmettitori che circolano nel sistema nervoso. Non è quindi necessario alcun intervento da parte del paziente. Lo stimolo continua ad arrivare ma viene gestito dal farmaco 'a valle'.
Quando invece si fa una psicoterapia si cerca di modificare il modo in cui il paziente percepisce lo stimolo. Lo stimolo pertanto arriva e non viene modificato chimicamente.
La partecipazione del paziente è quindi attiva . Se la psicoterapia ha funzionato quello stimolo che era percepito nocivo diviene gestibile normalmente.
Mi auguro di averla davvero entusiasmata nell'immaginare il ruolo attivo che può svolgere Lei nel depotenziare uno stimolo che prima Le risultava nocivo.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Spero di farcela...lo spero con tutto il cuore. A volte mi scoraggio un po' perchè non è facile per niente ma sono determinata a portare avanti la mia scelta di puntare tutto sulle mie forze. Credo che poi la soddisfazione sia maggiore. Credo che quando convivi da sempre con questo disturbo sia più difficile cambiare il modo di pensare, cambiare i pensieri disfunzionali che ormai sono radicati e cambiare il modo di vivere la vita in genere. Io vi ringrazio per tutte le risposte che mi avete dato e che in cuor mio già conoscevo...solo che cerco sempre qualche conferma in più. Spero che tutti questi passi avanti che mi sforzo ogni giorno di fare portino al risultato tanto sperato e cioè, senza pretendere molto, di riuscire a vivere un'esistenza serena. Grazie ancora.