Terrore del test hiv

Salve,

sono un ragazzo gay che ha avuto il suo primo rapporto omosessuale e ora si vorrebbe uccidere. Il rapporto è solo iniziato e subito l'ho interrotto. Ho parlato con un'infettivologo e mi ha detto che il rischio che ho corso è poco significativo. Ma da ormai tre mesi nn vivo più e vorrei suicidarmi. Temo che abche se breve, il rapporto mi abbia portato un contagio da hiv. Non so se il mio partner fosse sieropositivo, ma io nn so perchè temo che tutti i gay lo siano. Non trovo il coraggio di fare il test hiv, perchè un esito positivo mi porterebbe al suicidio...già sono gay e mi odio...figuriamoci con una malattia del genere...meglio la morte! Mi aiuti la prego...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
le cose che scrive sono importanti e degne di essere approfondite di persona con uno psicologo.
Oltre a questo recente timore di aver contratto malattie contagiose, ritengo sia opportuno per Lei affrontare con uno specialista il tema del suo orientamento sessuale e delle emozioni che esso comporta, così come dei pregiudizi e dei preconcetti legati all'omosessualità che condizionano pesantemente il suo sentire.
Provi a rivolgersi allo Spazio Giovani del suo Consultorio di zona, troverà gratuitamente la possibilità di avere una consulenza psicologica per iniziare a far maggior chiarezza dentro di sé.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie...spero di trovare la forza di fare il test e di andare da uno psicologo.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Non necessariamente le cose vanno fatte in quest'ordine: potrebbe anche prima andare dallo psicologo e poi decidere se è veramente il caso di effettuare il test.

Saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
l'hiv, non è obbligatoriamente correlata all'omosessualità, i sensi di colpa a volte si.
Credo che sarebbe indispensabile approfondire il suo vissuto nei confronti della sua omosessualità, con l'aiuto di uno Psicologo-Psicoterapeuta, al fine di riappropriarsi della sua qualità di vita e serenità sessuale.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Salve,

innanzitutto grazie per le risposte...il problema è che mi sto convincendo di essere sieropositivo e sto già pianificando la mia vita come se ormai lo fossi..nn ho fatto il test, ho parlato con tre medici e mi hanno detto di fare il test, ma il rischio che ho corso nn è significativo...mi odio e mi voglio uccidere...mi vedo malato, gay e solo...
Sono andato da una psichiatra e mi ha dato il SERENASE e l'EN, perchè dice che forse sono confuso, a volte mi capita di parlare da solo e di cambiare umore all'improvviso..mah...adesso mi sento anche matto, oltre che gay e sieropositivo...nn saprei...con le medicine prescritte ho qualche momento di tranquillità, ma ben pochi..spero di riuscire ad andare avanti..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Alle medicine, andrebbe correlata la psicoterapia, per decodificare il suo disagio, darvi ascolto e trovare strategie terapeutiche adeguate, per restituirle la qualita' di vita smarrita.

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