Aiutare mio figlio nella scelta universitaria

Salve, mio figlio, 19 anni, si è diplomato quest'anno e si accinge a scegliere la facolta' alla quale iscriversi.Premetto che nella nostra citta' esiste una solo facolta' con un solo corso di studi, mentre in una citta' vicina ( 60 km) ci sono altre facolta'.La maggior parte degli studenti affitta una camera e si trasferisce tornando a casa per il fine settimana, mio figlio rifiuta categoricamente questa opzione' perche' dice che non vuole affrontare un cambiamento cosi' radicale della sua vita, dover cambiare abitudini," lasciare " amici e interessi per andare in un ambiente totalmente nuovo, anche se avrebbe la possibilita' di abitare, ad esempio con qualche compagno di scuola.Poi è volontario in protezione civile, frequenta un corso di pianoforte, insomma ha tanti interessi. La facolta' della nostra citta' risolverebbe il " problema" se non fosse che gli studi che interessano lui sono altri e dovrebbe iscriversi fuori citta'. Ha pensato alla opzione di viaggiare giornalmente, anche se questo comporterebbe sacrifici, in quanto dovrebbe alzarsi molto presto al mattino, e avendo lezione, in alcuni giorni anche fino alle ore 18, rientrerebbe molto tardi la sera...Deve decidere per i test di ammissione entro il 30 luglio, ed oggi era molto confuso, ha avuto una crisi di pianto, vorrebbe che qualcuno gli dicesse cosa fare, odia dover prendere decisioni, anche se sono cose che lo riguardano da vicino...ha paura di sbagliare ...insomma vorrei aiutarlo...Gli ho detto di valutare le due possibilita', analizzando i pro e i contro ...Io penso che scegliere la facolta' in citta' sarebbe la soluzione migliore, anche se non è proprio la sua preferita, in fondo nella vita non si puo' sempre fare quello che si vuole e sarebbe una specie di compromesso, per poter continuare a studiare senza sconvolgere le sue abitudini ( come lui stesso mi ha detto). Naturalmente io tengo questi pensieri per me cerco di mostrargli le due scelte cercando di far decidere lui...ma sinceramente mi preoccupa, è un ragazzo tranquillo,non mi ha mai dato preoccupazioni, in questi ultimi 2 anni è molto maturato, ha ampliato la cerchia di amici,ha fatto molte attività che a volte lo hanno portato fuori casa per qualche giorno e si e trovato bene, ha avuto la prima ragazza, anche se non è durata...lui si lamenta un po' di essere in " ritardo" nelle "cose" della vita rispetto ai suoi amici(ad esempio nei rapporti con le ragazze), o in altre cose, non si sente molto spigliato, nelle relazioni di amicizia o sentimentali ( tutto questo me lo ha confidato lui) però io so che comunque quando si inserisce in un gruppo poi è il tipo spiritoso, divertente con la battuta pronta.. e mi fa stare male vederlo cosi indeciso, vorrei dargli qualche consiglio e a mia volta chiedo consiglio a voi ...forse deve ancora crescere per avere piu' sicurezza in se stesso...non so, cosa potete dirmi? Ringrazio di cuore se gentilmente mi date qualche suggerimento. Saluti
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
L'iscrizione all'universita' e' un passo importante, e porta con se' tante domande e dubbi, e' percio' comprensiibile la resistenza del ragazzo.
Penso che la soluzione potra' venire da sola: faccia i test di ammissione per l'universita' più' lontana. Se verra' ammesso iniziera' facendo il pendolare. Se tale situazione sara' praticabile la portera' avanti di buon grado ', altrimenti dovra' fare la scelta di prendere un appartamento quando sara' più' sicuro di se', delle sue possibilita' e dei suoi desideri.
Gli faccia i nostri auguri
Cordialmente

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Esposito,
La ringrazio della sua risposta, mio figlio ha deciso comunque di fare i test di ammissione ad entrambe le facolta' ( che hanno alcune materie in comune) e poi , se magari li supera entrambi decidere in seguito...è un po una sua abitudine rimandare le decisioni che gli creano ansia...
l'unica cosa è che nella domandina deve dare una priorita', anche se probabilmente superando entrambi i test avrebbe comunque la possibilita' di iscriversi alla facolta' che piu' gli interessa....
L'ho pero' visto un po' giu' di morale, demoralizzato...in questo periodo sta facendo un lavoro " estivo" come animatore per bambini...e non avendo tempo materiale per sbrigare l'iscrizione ha delegato me....e stamattina mi ha quasi suggerito di decidere io per lui....
Penso anche io che potrebbe fare il pendolare e decidere in seguito....
Magari le faro' sapere e se avro' bisogno di altri consigli le scrivero'.
Grazie e buona giornata.
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
la scelta universitaria è correlata alla scelta di una possibile carriera lavorativa.
In generale meglio scegliere quello che più si confà alle proprie abilità, interessi, competenze, abilità, bisogni, motivazioni, naturalmente tenendo conto anche degli elementi oggettivi che una scelta comporta.

Tanto più che, proiettandosi nel futuro, meglio svolgere un lavoro per il quale si è tagliati, fermo restando le difficoltà che comporta l'attuale situazione socio-economica con le sue ricadute sulle effettive possibilità lavorative.

Ma a volte, di fronte a un cambiamento importante, ad una nuova fase della vita da affrontare, ad un primo distacco da casa, un giovane può provare delle difficoltà.

Buono il suo atteggiamento di non interferire nelle scelte di suo figlio e di supportarlo e anche quello di affrontare gradualmente il distacco, se questa fosse la scelta, con il pendolarismo.

Veda cosa succede dopo i test di ingresso, qualora suo figlio fosse ancora indeciso, può sempre chiedere un consulto psicologico per l'orientamento alla scelta universitaria.

Se crede ci può tenere aggiornati.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio anche Lei Dott.ssa Rinella,
in effetti è questa la decisione, fare i test e poi decidere...non vorrei che mio figlio decidesse di studiare vicino casa per poi pentirsi e magari rinunciare...
Lui mi ha anche fatto discorsi del tipo che tanto al giorno d'oggi non c'è lavoro, perchè devo fare sacrifici per studiare, a cosa serve ...io gli spiego che avere una laurea è sempre una "marcia" in piu' per un posto di lavoro, un concorso ecc. ma lui dice che invece serve più la " raccomandazione" che la laurea....insomma è sfiduciato nel futuro....del resto con quello che sente ogni giorno al TG c'è poco da essere ottimisti...
Buona giornata e certo che vi aggiornero'.
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Si, purtroppo le notizie dei media non aiutano i giovani già di per sé sfiduciati verso il futuro per una serie di motivi.

Questa idea andrebbe però almeno ridimensionata, il merito e l'iniziativa personale, l'impegno, valgono ancora particolarmente in questo momento e per il futuro.

Ci sono esempi di giovani che nonostante le difficoltà in atto, o forse proprio in merito a queste, hanno trovato la loro strada attraverso l'impegno e anche la creatività. E ce l'hanno fatta.

Aiuti casomai suo figlio a vedere il bicchiere mezzo pieno.

Cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
E' quello che cerco di fare.... La ringrazio Vi faro' sapere!
SALUTI