Delusione d'amore

Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di quasi 27 anni. Dopo un tira e molla durato circa un mese, in cui la mia ragazza è passata dal chiedere spazio per se lamentandosi della routine e della quotidianeità, a dire di provare per me solamente affetto e non più amore, ho deciso di fare le valigie e me ne sono andato di casa.
Premessa: la nostra storia è durata 6 anni, abbiamo alle spalle 4 anni di convinenza e circa 3 mesi fa ci siamo trasferiti in un appartamento comprato assieme.
Sono passate 3 settimane da quando ho lasciato casa nostra.
Inizialmente ho interrotto qualsiasi contatto, sono sparito, e dopo una settimana in cui lei non ha fatto altro che scrivermi chiedendomi come stessi, mi ha pregato di passare da casa perchè aveva un assoluto bisogno di parlarmi. Decisi di ascoltarla e Lei mi disse di essersi sbagliata, di aver capito che non avrebbe trovato nessun altro come me e mi chiese di riprovarci. Istitntivamente avrei voluto abbracciarla, baciarla e dirle di si, buttandomi tutto alle spalle. Ma la razionalità e l'orgoglio ebbero il sopravvento. Ero deluso da Lei, dal suo comportamento, dall'aver messo in discussione una storia così importante senza (forse) averci pensato attentamente. Allo stesso tempo ero spaventato che la sua decisione di tornare fosse semplicemente dettata dalla mancanza di avere qualcuno, dall'aver perso quella "quotidianeità" che inizialmente l'aveva portata ad allontanarsi. Quindi decisi di prendermi del tempo, qualche giorno per capire, Lei nel frattempo continuava a scrivermi chiedendo una seconda chance, e quando le proposi di vederci per un aperitivo (e dentro di me sapevo che le avrei detto di riprovarci) Lei mi disse di avere un appuntamento per cena con una amica. Andai su tutte le furie. Le dissi che era immatura, egoista e che evidentemente le nostre priorità erano diverse. Ma ero, e sono, talmente innamorato di Lei che decisi di vederla. Lei mi chiese scusa, e mi disse di volerci riprovare "un pò alla volta", vedendosi di tanto in tanto e sentendosi meno del solito, cercando di ritrovare l'equilibrio perduto. Accettai. Passati un paio di giorni senza vedersi, senza ricever una chiamata o un messaggio, pensavo di impazzire. Non riuscivo a staccarmi dal telefono. La invitai ad un aperitivo, Lei accettò entusiasta, ma all'ultimo mi chiese di rimandare (casua pioggia). Anche il secondo aperitivo si rifiuto di vedermi, dicendo di essere stanca per la serata fatta il giorno prima. Le chiesi di passare da casa 5 min per parlarle, iniziallmente rifiutò ma poi mi pregò di passare. Le dissi che era finita e che non avrei più voluto sentirla, le chiesi gentilmente di non scrivermi (perchè la cosa mi faceva stare male). Nonostante le mie richieste non passa giorno senza che lei mi scriva. Dice di essere confusa, di non saper cosa vuole, di aver paura di non trovare nessuno come me, ed ha paura di rimanere sola. Poi però dice di nn essere sicura di volereci riprovare con me. Io la ignoro ma vorrei rispondere. Sto male
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

penso che ci sia più di una possibile spiegazione per l'accaduto e per questo le chiedo com'erano i vostri rapporti prima della crisi che ci descrive.
Eravate sereni o c'erano dei motivi di tensione?

Forse è stato il trasferimento nel nuovo appartemanto a far mutare gli equilibri.
Prima dove vivevate?
Cosa è cambiato con il trasloco?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Probabilmente la ragazza ha già deciso dentro di sé che vuole troncare, ma per qualche motivo non vuole dirglielo chiaro e tondo. Forse le secca rimanere da sola per motivi d'orgoglio, forse vuole sentire che qualcuno le corre ancora dietro. Da qui non possiamo saperlo. Quello che però sembra certo è che continuare a colludere con il suo gioco, continuando a farsi dare "bidoni" agli appuntamenti, rischia di destabilizzarla ulteriormente (a lei che ci scrive). Perciò potrebbe essere il caso di lasciar passare un certo tempo senza vedervi, per vedere se le idee si chiariscono, da una parte e dall'altra.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

Il nostro rapporto è stato splendido per 6 anni. Raramente ricordo discussioni e tensioni. Eravamo sereni.

Riconsoco però uno squilibrio nel nostro rapporto. Lei è sempre stata molto insicura, il suo rapporto nei miei confronti era "morboso". Da quando abbiamo iniziato a frequentarci ha tagliato i rapporti con tutti i suoi amici per stare con me, sempre ed ovunque. Le ho sempre rimproverato questa cosa ed ho fatto di tutto per spronarla a frequentare amici "suoi" e non "miei o comuni"...

Di recente, complice il nuovo lavoro, ha iniziato a frequentare nuove colleghe, ed io ne ero felice. Ha iniziato ad uscire ed ha acquisito sicurezza. Sicurezza che aveva quando ci siamo conosciuti. Tutto ciò l'ha portata a riflettere sulle sue scelte passato, sul fatto di quanto fosse dipendente da me. Ora si sente cambiata, mi ha detto di non rinnegare il passato, ma di essere convinta di aver fatto le scelte giuste, dettate dal cuore...come sta facendo ora...sa che in futuro si potrebbe pentire, ma dice che ora non è più innamorata, e non vuole e non può mentire a me e a se stessa. Io lo rispetto.

E' difficile rassegnarsi al fatto che l'amore possa finire, ma questi sono i fatti. Ed io li posso accettare. Non posso e non voglio costringere una persona ad amarmi.
La cosa difficile è dover cancellare, ignorare dimenticare una persona, la persona che consideravo più importante della mia vita.
Mi sforzo di andare avanti, ma lei non mi aiuta, mi scrive tutti i giorni, nonostamte le abbia chiesto di non farlo, e mi chiedo come possa essere così egoista da cercare supporto da me, dopo quello che è successo. Non so come comportarmi, non so che dirle e cosa augurarmi, augurarmi che torni o che smetta di farsi sentire...
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dopo
Utente
Utente
Le giornate sembrano non passare mai, non faccio altro che pensare a lei, quello che è successo. Avevo ed avevamo dei progetti, io in lei vedevo il mio futuro, la compagna di una vita.
Mi ha lasciato una domenica pomeriggio...ricordo che quello stesso giorno, dopo colazione, passeggiavamo felici nel centro storico di una città, e lei mi disse che i nostri figli sarebbero stati bellissimi, mori con gli occhi chiari...parlavamo dei loro nomi. Ed ora? Mi chiedo come sia possibile.

Io mi sento perso, abbandonato e sfiduciato. Il mio cervello mi dice costantemente che è stato meglio così, meglio ora che tra 2 anni sposati con figli, meglio non avere accanto una persona che alla prima difficoltà o incertezza scappa. Una persona che dopo sei anni si rifiuta di vederti perchè non sa quello che vuole e non riesce a darti spiegazione. Ma il mio cuore dice tutt'altro...ripenso agli splendidi anni passati inieme, a tutto quello che abbiamo condiviso, a quanto eravamo felici e spensierati. Ed ogni messaggio che lei mi manda non fa altro che aprire ulteriormente la ferita che già ha provocato...perchè in ogni messaggio mi lascia intravedere una speranza. Ed io che più volte le ho detto meglio una verità che ferisce pittosto che una bugia che illude...non so veramente come comportarmi. Le ho detto di staccarci, di prenderci del tempo, senza sentirci, per capire realmente cosa vuole e cosa vogliamo...

Nonostante le abbia chiesto di non scrivere (perchè credo fermamente che questa sia la cosa migliore) l'idea di n on sentirla mi spaventa e mi rattrista...ho paura che non rispondendo ai suoi messaggi lei pensi che io l'abbia già dimenticata e cancellata dalla mia vita...Come dovrei comportarmi? Come posso superare questa cosa? Cosa mi consigliate?

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se l'atteggiamento che la ragazza sta tenendo la fa soffrire, com'è naturale e comprensibile che sia, le chieda senza mezzi termini di smettere di scriverle e di prendersi la responsabilità della scelta che ha compiuto e della dichiarazione di non essere più innamorata di lei.

Da quanto ci dice infatti è possibile che la sua ex si stia effettivamente appoggiando a lei per farsi aiutare a risollevarsi dalla rottura che lei stessa ha chiesto.
Un paradosso poco felice e sicuramente molto impegnativo da gestire, che lei non ha nessun motivo di accettare.

In alternativa le chieda un incontro chiarificatore, se pensa che possa servire o - meglio ancora - le proponga una consulenza psicologica di coppia, se ritiene che ci sia qualcosa da salvare e da cui ripartire.

"l'idea di non sentirla mi spaventa e mi rattrista..."

E' normale, visto che quella che si dice non più innamorata è la ragazza e che i suoi sentimenti sono presumibilmente ancora quelli di prima.
Continuando così però si fa del male e non costringe la sua ex a prendere una vera decisione.

Non è da scartare anche l'idea che sia lei stesso a chiedere qualche seduta di sostegno psicologico per farsi aiutare a superare questo momento della sua vita.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Massaro,

La ringrazio innanzitutto per la sua cortese risposta.

Io le ho chiesto più volte di non scrivermi ne di farsi sentire, ignoro i suoi messaggi e non rispondo. Vorrei scriverle un ultima volta per dirle che non può essere egoista al punto tale da cercare in me il supporto per superare questa situazione e vorrei anche aggiungere di farsi viva solo quanto capirà ciò che vuole veramente...

Ma così facendo ho paura di metterla di fronte ad una scelta forzata, ho paura di metterle fretta. E' evidente che anche lei non sa cosa fare, è indecisa e piena di dubbi (dopo 6 anni mi meraviglierei del contrario) e temo che forzandola a prendere una decisione lei si allontani definitivamente...La scelta di ritornare o meno deve avvenire naturalmente, condivide il mio pensiero?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ho paura di metterle fretta"

Non capisco se per lei la questione è chiusa o se attende che la ragazza prenda una decisione, perchè mi sembra che stia oscillando fra le due posizioni.

Se sta aspettendo che decida non so dirle se sia meglio lasciarle del tempo o parlarne, e mi sembra di capre che la ragazza non le a chiesto di non avere più contatti per un periodo (visto anche che è lei stessa a farsi continuamente viva).

Se non avete mai avuto un confronto chiaro e aperto il mio consiglio è quello di cogliere quest'occasione per parlare dei problemi che magari non avete mai affrontato esaurientemente.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,

La questione per me non e' chiusa, spero con tutto me stesso che le cose tornino quelle di un tempo. Come accennato nei post precedenti ci siamo effettivamente detti di riprovarci prendendoci del tempo...ma vedersi un paio di volte la settimana risultava per me impossibile, uno strazio. Passavo il giorno con il telefono in mano attendendo invano un suo messaggio ed una sua chiamata...lei mi ha chiesto del tempo, ma io non sono stato in grado di darglielo, soffrivo troppo in quella situazione e quindi ho preferito chiudere dicendole di non farsi più sentire...Ora lei mi scrive e come le ho detto non so come comportarmi...mi ha anche chiesto di vedermi, per spiegarmi ulteriormente la sue ragioni, ma perche' dovrei vederla? Per sentirmi dire ancora che non prova più gli stessi sentimenti di una volta ma che allo stesso tempo ha paura di non trovare nessuno come me...spero che lo shock del distacco la faccia rinsavire ma allo stesso tempo ho paura che si abitui a non avermi...e quindi ritorno al problema si cui le parlavo...rispondo o non rispondo? La incontro o meno...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non ci è possibile dirle cosa fare (anche perchè non conosciamo nè lei nè la ragazza), ma solo aiutarla a riflettere sui vari punti che ci ha esposto.

Se si sente molto in difficoltà non scarti in partenza l'idea di chiedere un sostegno psicologico, che potrebbe esserle di grande aiuto.
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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

Dal mio ultimo post sono cambiate alcune.

Per una serie di circostanze che non sto ora ad elencare sono venuto a sapere che la mia ragazza flirtava via telefono con un suo collega (sposato di 40 anni). Tutto ciò accadeva quando i nostri problemi si erano già manifestati ma io non mi ero ancora allontanato da casa.

La mia reazione alla notizia è stata, forse esagerata, è stata dettata dalla rabbia del momento. Ho detto alla mia ragazza di essere una poco di buono e le ho intimato di fare le valigie e di andarsene da casa nostra (casa in cui al momento viveva sola).

Mi sono rifiutato di ascoltarla, di sentire le sue spiegazioni. Ho ignorato le sue chiamate e l'ho evitata in tutti i modi. Lei si è presentata a casa mia (dove attualmente vivo) obbligandomi ad ascoltarla.

In preda ad un attacco di ansia/panico ha giurato di essersi pentita di tutto, di avermi lasciato, di aver flirtato col collega (giurando di non averlo neanche mai sfiorato). Ha detto di essersi resa conto che la vita da single che si immaginava si era rivelata triste. Ha detto di avere perso tutto, tutto ciò che fosse importante e per cui valesse la pena vivere.
Inizialmente ho pensato che tutte le belle parole e il pentimento fossero stati dettati dalla situazione, dalla paura e dalla mia reazione...pero' devo ammettere che la sue parole mi sono sembra assolutamente sincere.Anzi non ho alcun dubbio.

Dopo questa prima ammissione di colpa, Lei ha iniziato a scrivermi, dicendo nuovamente di essere pentita, di aver sbagliato, di aver perso tutto. Chiedendo se fosse possibile recuperare...Io, un pò per orgoglio, un pò per strategia, le ho detto che da parte mia non c'era alcuna intenzione di recuperare il rapporto (cosa che non penso realmente), Tutto ciò non ha fatto altro che avvicinarla ulteriormente a me.

Ieri ho deciso di incontrarla, abbiamo pranzato insieme, e passato il pomeriggio a passeggio. Siamo stati molto bene, eravamo innamorati come i primi giorni. Lei mi ha detto che le mancavo terribilmente. Ma io ho continuato nella mia strategia (perchè dovevo capire che fosse realmente convinta dei suoi sentimenti nei miei confronti). L'ho salutata dicendole addio, dicendole di non sentirci più, perchè dovevamo dimenticarci l'uno dell'altra...Risultato: altri messaggi, altra disperazione...Decido quindi che è il momento giusto per dirl di riprovarci, non volevo rischiare di tirare troppo la corda...Dopo cena passo da lei, armato dei migliori propositi. Le dico tutto, lei è felice però dice di non sentirsela, dice di aver paura di ferire di nuovo i miei sentimenti, dice di temere che tempo 1 o 2 mesi torni a sentire il peso della routine e della quotidianeità...
Potete immaginare la mia delusione...io capisco le sue paure e le comprendo. Ora mi chiede altro tempo, dice che deve essere sicura in modo che duri per sempre. Io sono deluso, ho paura di soffrire ancora, questo stato di attesa mi mette parecchia ansia...
Non so aspettare dicendole di prendersi del tempo, oppure chiudere (sperando che questa mia decisione la faccia riflettere ulteriormente e la spinga a tornare). Suggerimenti?

Grazie a tutti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Quel che era possibile gliel'abbiamo detto; se ritiene di aver bisogno di un aiuto psicologico è di persona che deve cercarlo, non online. Le relazioni problematiche sono delicate, necessitano di una conoscenza più precisa delle persone coinvolte, cosa che a distanza non è possibile ottenere. Si rivolga a uno psicologo, in quella sede potrà essere aiutato in modo appropriato.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sottoscrivo quanto le ha risposto il dr. Santonocito e aggiungo solo che se vuole che la situazione si chiarisca deve abbandonare le "strategie" e puntare all'instaurarsi di una comunicazione chiara e sincera.