Dap e percorso terapeutico

Gentili dottori,
ho intrapreso da circa 1 mese e mezzo una terapia presso una psicologa per curare il DAP con episodi agorafobici.

Premesso che non ho ancora giovato in alcun modo della terapia (negli ultimi giorni è addirittura peggiorata), oggi tra i "compiti a casa" mi è stato detto di svegliarmi un'ora prima e, prima di fare colazione, di disegnare un mandala per un'ora.
Ho mostrato subito la mia perplessità sulla cosa, considerando i mandala una "pseudoscienza", dicendole che probabilmente mi sarei rivolto ad uno psichiatra.
Lei è stata gentilissima e mi ha detto che sono libero di scegliere il mio percorso terapeutico, ma che avrei dovuto provarci.

Secondo voi è un modo corretto di curare gli attacchi di panico?

Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente, che tipo di terapia sta seguendo? ossia di che orientamento? Oltre al compito assegnatole quali sono state le spiegazioni?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Utente
Utente
Onestamente non le saprei dire il tipo d'orientamento, una volta ho fatto questa domanda ma da quello che ho capito sono più approcci insieme.

Potrebbe forse risultarle utile per riconoscere il metodo sapere che, ad ogni seduta mi sono stati assegnati dei compiti: almeno 3 autopenalizzazioni al giorno, un paio d'esercizi di respirazione, alcune "visualizzazioni" ed ora il mandala.

Cosa ne pensa?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
le "tecniche" di qualsiasi tipo andrebbero sempre applicate con un razionale terapeutico.
dovrebbe farsi spiegare la loro funzione. tuttavia nel frattempo può leggere questo

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
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dopo
Utente
Utente
Mi sono stati spiegati i significati delle autopenalizzazioni, sui mandala mi è stato detto di farli e di portarli alla prossima seduta.

Da profano, dei disegni buddisti non mi sembrano una terapia adatta al nostro millennio.
Perlomeno da un medico.