Stalking

la mia storia è complessa, sono sposata da due anni e sono stati due anni di prigionia non potevo uscire, parlare, vedere persone, una serie di privazioni assurde e vessazioni psicologiche da parte di mio marito e la sua famiglia(minacce pedinamenti e controlli da parte dei miei suoceri a qualsiasi ora del giorno e della notte) nonchè violenza fisica da parte di mio marito, abbiamo un bimbo di un anno. Ovviamente pensavo che fosse tutta colpa mia , ero in uno stato catatonico, avevo asma ansiosa, piangevo giorno e notte ed ero terrorizzata non potevo parlare qualsiasi cosa lo scatenava. Un giorno gli dissi che volevo separarmi, mio marito mi cacciò di casa insieme a mio figlio...poi mi chiese di tornare ma io ormai non ce la facevo di queste continue falsi riconciliazioni. Sono due mesi che ci siamo separati di fatto ma i tormenti non sono finiti, mi segue i suoi genitori mi pedinano, mi minacciano pubblicamente davanti a tutti e continuano a ripetermi quello che mi dicevano anche quando ero sposata mi devono togliere mio figlio. Mio marito uguale mi minaccia di farmi del male e un secondo dopo vuole tornare a vivere con me, io continuo ad essere una reclusa perchè mi si apposta davanti casa e non mi fa uscire, non riesco a godere neanche di una passeggiata con mio figlio. Mio marito dopo avermi assillato e sfinito mi ha chiesto di accompagnarlo da uno psicologo per vedere se era possibile ricomporre la relazione nonostante gli abbia evidenziato che ero irremovibile sulla mia decisione. Allorchè arrivati dallo psicologo e raccontato piu dettagliatamente quello che è successo nel corso del matrimonio e la sofferenza e la difficoltà in cui tutt'ora mi trovo e che mio marito tutt'ora è violento e aggressivo con me, il dottore mi risponde che non vede nulla di grave da rendere irreparabile il matrimonio. Io sono di diversa opinione, anzi per me quello che sto subendo è stalking. Vorrei avere un parere su tale situazione. Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
leggo da un precedente consulto che lei è seguita da un avvocato, credo che sia importante rivolgersi a lui per quanto riguarda la sua tutela personale e quella del bambino.
Le ha già dato suggerimenti in merito?

Non so cosa quali elementi siano potuti emergere durante il colloquio avuto con lo psicologo, tuttavia sarebbe auspicabile che lei personalmente si rivolgesse ad un collega per farsi sostenere in questo difficile, doloroso e complicato momento e anche per garantire a suo figlio quella serenità di cui un bimbo ha necessariamente bisogno per uno sviluppo equilibrato.

?Potrebbe anche rivolgersi a un centro antiviolenza, ecco il link
http://www.asplazio.it/asp_online/progetti/vittime_violenza/centri1.php?menu=s3

I miei più cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Non intendo agire legalmente, in questi casi la giustizia è lenta e so che se il giudice ritiene incongruenti le motivazioni che mi portano ad accusare mio marito potrebbe affidare mio figlio a lui e condannare me ad una multa salata, senza contare che mio marito rimarrebbe comunque in circolazone e sarei pericolosamente esposta. Sto mirando ad ottenere una separazione e cerco di uscire il meno possibile.

Per quanto riguarda l'aspetto psicologico pensavo anch'io di cercare un sostegno, ma dopo aver sentito l'opinione di questo medico che non vede nulla di grave in tutto questo, neanche nel fatto di essere picchiata o minacciata mi ha lasciata amareggiata, senza speranza e con forti dubbi...sono io che vedo la situiazione piu grave di quella che è? Non sono serena ma avevo preso una decisione, visto che la mia volontà in questi era completamente annullata , e mi sembrava un punto di partenza per trovare la forza di uscire da questa situazione, ma sono nello sconforto totale ora senza contare che mio marito sentendosi appoggiato mi ha dato della pazza eccetera eccetera. La ringrazia per la tempestiva risposta
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<e so che se il giudice ritiene incongruenti le motivazioni che mi portano ad accusare mio marito potrebbe affidare mio figlio a lui e condannare me ad una multa salata> Come è arrivata a queste considerazioni? Per quali motivi pensa possa succedere questo?

<ma dopo aver sentito l'opinione di questo medico che non vede nulla di grave in tutto questo>

Cara Signora,
a chi si era rivolta per il consulto? Può dire di più?
Anche se un'esperienza è stata negativa, le suggerisco comunque di chiedere un consulto solo per lei, non si lasci scoraggiare e cerchi una strada possibile per trovare il sostegno di cui necessita

<sono nello sconforto totale > E' certamente comprensibile, data la situazione che riferisce, ma non si arrenda, visiti il link che le ho segnalato, fissi un appuntamento, può trovare pareri psicologici e legali da professionisti esperti sul tema.

Se crede ci può tenere aggiornati.

Cari saluti



[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Per il consulto mi sono rivolto ad uno psicologo psicoterapeuta che ha i suoi studi tra Roma e Anzio, è iscritto all'albo dei professionisti . Non credio di poter dire il nome. Sicuramente devo trovare un sostegno,la ringrazio per i riferimenti
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Non credio di poter dire il nome>

Certo signora, intendevo chiedere a quale figura professonale.

Un augurio affinché lei possa trovare al più presto un sostegno adeguato per le sue difficoltà e un grande in bocca al lupo per una buona risoluzione della sua vicenda e la riconquista della sua serenità.

Se crede ci può aggiornare in futuro.

[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Anche se difficile e doloroso, da quanto da lei scritto e soprattutto vissuto si puo' venir fuori.
Anche se lo psicolgo sostiene che non vi era nulla di grave, non e' ne' vangelo, ne' verita' assoluta., ma era grave per lei.
Valuti invece, di chiedere lei un sostegno , soprattutto per riappropriarsi di quanto le spetta: rispetto, senita' , liberta' di azione e soprattutto di pensiero.
Cari auguri.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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