Mi masturbo pensando ad oggetti

Caro dottore ,
mi chiamo .....e ho 34 anni.
Le racconto in breve la mia storia .
A circa 14 anni ho iniziato ad appassionarmi di articoli ortopedici ( collari , busti, gessature, ecc ),
quindi trascorrevo parte del mio tempo ad osservare immagini di persone di sesso femminile ( di bella o media presenza) che indossavano codesti articoli .
A circa 19 anni ero automunito e per me era facile spostarmi in negozi di ortopedia ove c'erano commessE e inventandomi di avere patologie diverse indossavo collari, tutori....( lo faccio per eccitarmi).
A circa 22 anni ho iniziato ad appassionarmi anche di apparecchi acustici, pannoloni , apparecchi ortodontici,e altro ( ma non penso sia tanto importante elencarli).
Dal marzo 2005 a maggio 2008 sono stato in farmacoterapia e venivo seguito da un neurologo.
Da dicembre 2008 a oggi sono in psicoterapia e in ben 3,5 anni ho capito (solo ) che mi piace avere il controllo su persone .
Vivo la mia sessualità in maniera diversa da come la vivono gli altri e io soffro per tutto questo.
Da diversi anni trascorro quotidianamente parte del mio tempo dinnanzi al web alla ricerca di quello che mi fà eccitare .
Di solito mi presento in psicoterapia facendo quasi scena muta in quanto non riesco a riferire allo specialista il motivo per la quale faccio autoerotismo pensando a persone che indossano ausili ortopedici, ecc….
La mia mente è chiusa e per questo non riesco a capire perché lo faccio.
Come mai non riesco a capire perché lo faccio ?
Forse trascorro diverse ore dinnanzi al computer!
Non è normale fare un qualcosa e non capire il motivo per la quale lo sto facendo !
La mia psicoterapeuta mi dice di concentrarmi , ma io non ci riesco per niente .
Sono pienamente convinto che se anche dovessi cambiare psicoterapeuta non riuscirei ad andare oltre.
Concludo con il dire che in tutta la mia vita non ho mai avuto una ragazza , non ho mai approcciato con una di loro e con tutta sincerità non ci penso neanche , forse percè sono pienamente appagato sessualmente.
La prego mi aiuti !
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Sono pienamente convinto che se anche dovessi cambiare psicoterapeuta non riuscirei ad andare oltre.
>>>

La prima domanda perciò sarebbe: se apparentemente non sta ricevendo aiuto dalla sua terapia, almeno riguardo a questo problema, come mai continua ad andarci?

Fare scena muta può andar bene, ma se poi non si fanno progressi, sarebbe indicato che il terapeuta le desse delle indicazioni? Questo sta avvenendo, oppure è solo lei a dover parlare? Se fosse questo il caso, cambiare terapia potrebbe essere un'alternativa.

Da qui però sarebbe difficile azzardare spiegazioni o interpretazioni. Un semplice consulto online non può avere lo stesso valore - o addirittura sostituire - una terapia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Caro dottore ,
la psicoterapeuta (anche psichiatra) per la quale sono in cura non può capire di certo il perchè lo faccio, dipende solo da me (almeno penso) !
continuo ancora ad andare in terapia perchè aspetto checi siano dei futuri progressi , che spero " arrivino" al più presto , ci sarà pure un 'seacmotage che mi faccia capire sul perchè lo faccio !
Quale tipo di indicazione mi dovrebbe dare la psicoterapeuta ?
Inoltre ho dimenticato di scrivere nel consulto che da ottobre 2008 a dicembre 2008 ho cambiato ben n° 3 di psicoterapeuti .
Cosa dovrei fare ?
Dovrei abbandonare la psicoterapia e vivere la mia sessualità facendo autoerotismo ? (non mi va ! ).
è stato gentilissimo !
Grazie per avermi risposto !
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> la psicoterapeuta (anche psichiatra) per la quale sono in cura non può capire di certo il perchè lo faccio, dipende solo da me (almeno penso) !
>>>

Certo, ma in questo caso è compito del terapeuta aiutare il paziente a capire. Altrimenti non si capisce quale sarebbe il suo compito.

Continuare a sperare va bene, ma quando nelle terapie non si vedono risultati dopo un certo tempo, diventa sempre meno probabile che ciò avvenga aspettando ancora. Lo tenga presente.


D'altra parte, se ha già cambiato 3 terapeuti in pochi anni, è anche possibile che la psicoterapia non sia adatta a risolvere il problema che si è prefisso. Deve prendere in considerazione anche questa possibilità.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Caro dottore, Lei mi sta facendo capire che dovrei abbandonare l'attuale psicoterapeuta e sostituirla con una nuova! Vero ? Oppure la prossima volta che la incontro dovrei dirle che io sono in cura la lei ed e lei che mi deve sostenere? (rivolgendomi alla psicoterapeuta). Io non ho nessun tipo di problema sostituirla(non vado gratis), solo che ho paura di trovarne una peggiore . non so se c'è qualche parola che potrei dire alla psicoterapeuta , non so se potrei dirle che è lei che mi deve sostenere! Grazie ancora.
[#5]
Dr. Alberto Migliore Psicologo, Psicoterapeuta 53 28
"Concludo con il dire che in tutta la mia vita non ho mai avuto una ragazza , non ho mai approcciato con una di loro e con tutta sincerità non ci penso neanche , forse percè sono pienamente appagato sessualmente. "

Quesa è sicuramente un'affermazione che mi fa pensare a quanto possa essere difficle raggiungere un cambiamento in terapia se il comportamento che vuol eliminare l'appaga pienamente!!

Dr. Alberto Migliore
Psicologo - Psicoterapeuta
Torino - Chieri
www.migliorepsicologia.com

[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
gentile Utente,
per cosa la seguiva farmacologicamente il neurologo?
Quale diagnosi le ha fatto?

L'appagamento che lei descrive è un appagamento autoerotico, che non è aggiuntivo ad una vita di relazione e sessuale, ma "sostitutivo".

Il non avere mai avuto una ragazza, il non averci mai tentato, l'avere così tanto ritualizzato la sua ricerca verso gli oggetti feticci, prima di tipo ortopedico e poi di tipo protesico, ha mantenuto dei rituali che conferiscono la ricerca del piacere.
La ricerca su web, la ricerca nei negozi specialistici, la recita nel ruolo del paziente che necessita ausili, le commesse deputate alla vendita, l'autoerotismo conclusivo, dopo l'infinità di stimolazioni da lei raccolte, sono tutti passaggi di un unico rituale.

Le parafilie o perversioni sessuali, sono impulsi sessuali, seguiti da comportamenti e nutriti da fantasie, indispensabili per raggiungere l’eccitazione,che coinvolgono spesso oggetti inanimati o persone comunque non consenzienti e, sfociano sempre e comunque nell’autoerotismo.
Questi comportamenti hanno un carattere di “rituale”, spesso coatto e compulsivo, indispensabile per il raggiungimento dell’eccitazione e della risposta orgasmica.
Alcune situazioni cliniche, spesso( come credo di avere capito nel suo caso), paralizzano il paziente, bloccando il normale fluire della crescita sessuale e dell’eccitazione, facendoli spesso sostare in una condizione di “verginità ad oltranza”, spesso subita e non scelta.
L’unica forma di appagamento, diventa infatti l’autoerotismo, nutrito e dolorosamente bloccato in un circolo vizioso che tenderà ad autoalimentarsi, con l’ausilio della pornografia e con l’assenza del corpo e della psiche dell’altro.

Se con la terapeuta, non si trova bene, cambi senza difficoltà, magari troverà un clima empatico migliore, non è detto che sia lei a non volere essere aiutato; a volte può capitare che non si rieca a parlare .

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente,
Una terapia per essere definita tale deve funzionare, se non funziona viene meno il motivo della presa in carico per cui deve seguire una riflessione ed un ri-orientamento.

Lei dice di essere appagato sessualmente ma allora perché soffre per aveve una sessualitá "diversa da tutti gli altri"? Perché si sforza di cercarne le motivazioni?

Vede, la psicoterapia servirebbe anche per rispondere a questi due punti ed a fare chiarezza sulle dinamiche che la governano, se questo compito diventa un suo onere e non della terapeuta allora il lavoro che state facendo non va nella giusta direzione.

Le faccio tanti auguri

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Lei mi sta facendo capire che dovrei abbandonare l'attuale psicoterapeuta e sostituirla con una nuova! Vero ?
>>>

No. Quello che le sto dicendo è che una cura (terapia) ha senso proseguirla solo se sta portando nella direzione desiderata. Altrimenti è opportuno riconsiderarla. Ma non possiamo essere noi a suggerirle direttamente "smetta questa terapia" o "faccia quest'altra terapia", perché ciò equivarrebbe ad averle fatto una diagnosi, cosa evidentemente impossibile online.

>>> Concludo con il dire che in tutta la mia vita non ho mai avuto una ragazza , non ho mai approcciato con una di loro e con tutta sincerità non ci penso neanche , forse percè sono pienamente appagato sessualmente.
La prego mi aiuti !
>>>

La prego anche di notare che qui lei fa due affermazioni contraddittorie: "non ho bisogno di aiuto" e "ho bisogno di aiuto".

Finché una terapia, qualsiasi essa sia, non riuscirà prima a risolvere tale paradosso, sarà difficile che la possa portare da qualche parte: rischia di trovarsi a rimbalzare da un terapeuta all'altro girando in tondo.

[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Caro dott. Alberto Migliore ,
se faccio autoerotismo prima di uscire e incontrare nuova gente , mi spiega come dovrei osservare delle belle , intelligenti , discrete , ecc ragazze .

Cara dott.ssa V . Randone,
sono stato in terapia farmacologica da nerurologo solo perchè qualche mese prima avevo contattato un'altro neurologo (collega dello stesso studio del neurologo per la quale sono stato in cura ) inventandomi che all'interno della mia vita c'era una persona immaginaria ( allucinazioni) , e a un certo punto dopo un po di controlli lo specialista (di sesso f) aveva optato nell'iniettare per via intramuscolare un farmaco (Haldol decanoas) che mi aveva dato dopo alcuni giorni grossissimi problemi di irrequietezza , ma tutto ciò non penso importa , tanto il problema è uno solo avere il controllo ( per rituale nell'andarmi ad inventrmi di essere schizofrenico non è più presente)
Le passioni non sono state sostituite , mi piacciono ancora gli apparecchi ortopedici, come mi piaciono ancora tutte le altre cose che le ho elencato , ma alla fine non penso importi tanto puntualizzare.
--L’unica forma di appagamento, diventa infatti l’autoerotismo, nutrito e dolorosamente bloccato in un circolo vizioso che tenderà ad autoalimentarsi, con l’ausilio della pornografia e con l’assenza del corpo e della psiche dell’altroalizzare,
Cosa dorei fare , sostituire lquello che mi fa eccitare con la pornografia ?
Non è facile per me sostituirla!
Riguardo la psicoterapeuta ,mi trovo benissimo , e sostituirla per me è davvero un problema , e sono sicuro ( almeno spero) che sarà lei a portarmi alla guarigione .

Dott.ssa I. Sussarellu , io vado in psicoterapia perchè voglio vivere una sessualita comune, e non ho mai detto che voglio continuare con questa sessualità anomala e quindi per modificarla , bisognerebbe capirla,.
Dottor Santonocito, mi dica in breve e in parole povere cosa dovrei fare ?
Grazie a tutti e buon fine settimana.
[#10]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Sono d'accordo sul fatto che per poterla mdificare sia propedeutico comprenderla, aiutarla a fare questo costituisce il lavoro della Terapeuta.