Depressione e ossessione

Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni e faccio la farmacista. Sono in psicoterapia da 4 anni per motivi di depressione e ormai da 4 anni continuo a prendere, cambiare antidepressivi (sono in cura da uno psichiatra da un anno). Il tutto è iniziato dopo non essere stata in grado di preparare in tempo un esame (l'avevo promesso a mio papà in cambio di lasciarmi andare in vacanza col mio ragazzo di allora- storia durata 6 anni e finita 3 anni fa)... tornata da questa mini vacanza mi ero sentita con l'acqua alla gola e in colpa poichè non ero stata in grado di mantenere la parola data... per farla breve circa un anno dopo inizio ad andare per mia scelta in psicoterapia (ad indirizzo freudiano). La psicologa è da 4 anni che mi dice che sono una personalità ossessiva, con un superIO rigido e di aver sofferto del complesso di Elettra... tutto ruotava, ruota attorno a mio papà, che ho paura di deludere e che non mi sento mai di accontentare al 100%...
All'inizio delle sedute ci andai soprattutto perchè insieme alla depressione avevo la paura (e convinzione allora) di perdere i capelli e di poter rimanere calva... la psicologa mi disse che era una cosa che io collegavo alla bellezza e alla femminilità che di conseguenza avevo paura di perdere... in quel periodo ero fidanzata con ragazzo a cui sono stata insieme 6 anni e che ho lasciato (difficilmente) 3 nni fa...poi sono stata abbastanza bene x circa 2 anni in cui mi sono laureta... fino ad un anno fa quando nella mia testa è entrata l'ossessione di essere lesbica (che avevo avuto anche insieme all'ossessione dei capelli, la quale però poi è scomparsa). Questa ossessione ce l'ho tuttora, x quasi tutto il giorno, è una cosa che mi spegne e che mi azzera tutto nella vita... niente ha più importanza se prima non arrivo a risolvere questo dubbio. La mia psicologa dice che si tratta solo di ossesioni, che io mi sento in competizione con le altre ragazze (e non attratta come ho paura di essere io) perchè inconsciamente lo sono sempre stata con mia mamma x avere l'amore di mio papà. Anche lo psichiatra dice di non vedere un'omosessualità in me ma io ci rimugino continuamente tutto il giorno, mettendomi alla prova alla vista delle ragazze che incontro e andando a documentarmi su internet... ho la paura che loro si sbaglino e che sia tutto centrato sul fatto che sono io che semplicemente non voglio accettare questa cosa... mi sono sempre piaciuti i ragazzi... in più adesso è da 4 mesi che mi vedo con un ragazzo, ma non rieco a vivere serenamente per colpa di questi pensieri nella testa che mi causano tristezza, apatia e sensi di colpa... io invece vorrei tanto vivere normalmente e con la testa libera... non con il continuo dubbio se sono lesbica o no, poichè mon mi viene più da fare niente se non con grande fatica...
Ringrazio
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<un anno fa quando nella mia testa è entrata l'ossessione di essere lesbica

Gentile Ragazza,
provi a leggere questo articolo in merito e veda se ci si ritrova

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html

Le suggerirei di fare il punto della situazione con la sua terapeuta, se dopo un trattamento direi lungo, si trova a stare in questo modo.

Ha finora ottenuto benefici dalla terapia in corso?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Nei due anni in cui sono stata bene credevo di sì, poi come le ho detto l'anno scorso è ripiombato tutto nel baratro..la mia psicologa lo collega al fatto di essere stata rifiutata da un ragazzo che io per mesi avevo idealizzato molto... lei comunque dice che è una cosa lunga e che ci vuole tempo, che sono sempre stata rinchiusa in una gabbia dorata dai miei genitori e di non riuscire a divertirmi poichè sono sempre stata troppo rigida... la ringrazio per la tempestiva risposta
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<La mia psicologa dice che si tratta solo di ossesioni... dice che è una cosa lunga e che ci vuole tempo>

Semplicemente a titolo informativo, non tutti gli approcci terapeutici prevedono tempi necessariamente lunghi per affrontare questo genere di difficoltà, senza nulla obiettare in merito alla sua curante.
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dopo
Utente
Utente
Ma allora si tratta veramente di ossessioni? Io ho la paura di star mettendo solo la testa sotto la sabbia e non vorrei mai capire a 40 anni di essere omosessuale... anche se adesso non mi viene da approcciarmi con le ragazze... anzi non mi viene da approcciarmi con nessuno, infatti faccio anche molta fatica a relazionarmi serenamente con la gente poichè la mia testa è sempre "impegnata"... dal punto di vista sessuale poi non ho problemi, anzi... ma ho paura di usare il sesso solo come uno scaccia-fantasmi...non so se riesco a farmi capire... in più il mio psichiatra dice che la mia psicologa sembra stia facendo un buon lavoro... cosa devo fare?!? lei mi consiglia un altro tipo di terapia? lasciar perdere tutto e accettare questa sospetta omosessualità latente o repressa di cui ho paura?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

in genere un dubbio del genere (timore di essere omosessuale) tradisce spesso un po' d'ansia.

Come ribadito dalla Collega dr.ssa Rinella, ci sono approcci decisamente più indicati per questo tipo di problemi, come ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale.

Se la diagnosi è questa, quattro anni di trattamento sono davvero tanti...

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per le risposte, comunque io ascolto quello che la mia psicologa mi dice, mi rassicuro per 2 ore-mezza giornata e poi tutto torna come prima. Cerco inoltre continue rassicurazioni, anche dai miei genitori e mia sorella che conoscono tutta la situazione, ma nella mia testa ci sono sempre gli stessi pensieri, che mi portano ad isolarmi e chiudermi in me stessa...
Se posso chiedere, cosa cambierebbe con la terapia cognitivo-comportamentale?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Cerco inoltre continue rassicurazioni, anche dai miei genitori e mia sorella che conoscono tutta la situazione, ma nella mia testa ci sono sempre gli stessi pensieri, che mi portano ad isolarmi e chiudermi in me stessa..."

Gentile Utente,

la ricerca di continue rassicurazioni non fa altro che aumentare l'ansia, perchè il loro potere dura davvero poco. In genere in una psicoterapia non si forniscono mai rassicurazioni, proprio per evitare questo effetto.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale prevede proprio di agire e modificare, partendo dagli schemi cognitivi e comportamentali, il comportamento espulso dal pz. E in tempi decisamente più brevi. In particolare il pz diventa consapevole del proprio modo di funzionare, di relazionarsi capendo i propri schemi automatici (ma disfunzionali).

Ha poco senso, in tale ottica, andare a ricercare le cause del disagio nel complesso di Elettra (concetto non scientifico), ecc...

Comunque può approfondire qui, leggendo l'articolo del dr. Calì
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Saluti,
[#8]
dopo
Utente
Utente
so che le continue rassicurazioni non servono a niente... infatti anche la mia psicologa, dopo avermi spiegato che solitamente un possibile orientamento omosessuale viene fuori nell'adolescenza, ha deciso di non rispondermi più...nonostante io continui a parlarle di questo... a me comunque sembra di impazzire! poichè niente ha importanza se non arrivare alla risoluzione di questo problema che forse non arriverà mai... vedo fra l'altro Dott.ssa Pileci che è perfezionata in sessuologia clinica...potrebbe almeno dirmi secondo lei se c'è qualche possibilità che io non riesca ad accettare una possibile omosessualiatà latente o repressa??
La ringrazio
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"c'è qualche possibilità che io non riesca ad accettare una possibile omosessualiatà latente o repressa?? "

Anche questa è una rassicurazione...

Faccia il punto della situazione con la sua terapeuta, come già suggerito dalla Collega e valutate insieme i benefici di questa terapia: dei risultati dovrebbero certamente esserci stati.
Ma se Lei sente che non ci sono risultati nella terapia verso il benessere, allora potrà valutare di cambiare terapeuta.

Ha letto gli articoli allegati?
[#10]
dopo
Utente
Utente
sì avevo già letto gli articoli... anche perchè ormai ho letto quasi tutto su internet e sono sempre alla ricerca di qualcosa che non ho letto (per capire e/o rassicurarmi).. la psicologa dice che devo diventare autonoma e staccarmi dai miei genitori (quello che anche io desidero fortemente) e che ribellarmi un po' non significa non ottenere più il loro amore.. ma a me questo sembra solo un piccolo problema poichè tutto è incentrato sul fatto di capire se voglio un uomo o una donna al mio fianco. Il più delle volte non ho voglia di uscire di casa per paura di rendermi definitivamente conto della mia omosessualità, ma anche stando in casa i pensieri ci sono comunque ovviamente! Tutto questo mi crea grossi sensi di colpa e mi sembra di non sapre più chi sono..
La ringrazio molto
[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Quando vedrà la Sua psicoterapeuta?
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dopo
Utente
Utente
la vedo due volte alla settimana, il lunedì e il mercoledi
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Bene, allora potrete rivedere insieme i progressi fatti fin qui.
Poi, se vuole, ci faccia sapere.

Un cordiale saluto,
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
concordo pienamente con quanto le ha detto la Colllega Dott.ssa Pileci, rilegga semmai gli articoli suggeriti, può trovarvi utilissime informazioni che la aiutino a fare meglio il punto della situazione.

Esponga nuovamente in modo chiaro le sue difficoltà e i suoi dubbi alla sua curante e valuti poi cosa sia meglio fare per affrontarli in modo efficace.

Inutile poi continuare a cercare informazioni su Internet e rassicurazioni, non sono di queste che ha bisogno, anzi.

Cordialmente
[#15]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, rieccomi qui. Ho visto tre volte la mia psicologa dall'ultima volta che ho scritto e lei continua a ribadire che il motivo delle mie ossessioni è l'educazione rigida che ho ricevuto da parte dei miei genitori e che io nonostante abbia 27 anni continui a dare molta importanza a cio' che dicono (ricevo ancora osservazioni se torno a casa tardi la sera x es)... Fra l'altro ho appena letto il libro "VINCERE LE OSSESSIONI" di Gabriele Melli che ho trovato molto interessante... ma nonostante questo io continuo ad essere convinta di essere omosessuale... vado in piscina e guardo tutte le ragazze, mi sembrano tutte belle... questo mi provoca una gran tristezza, un grande senso di colpa e nessuna speranza x il futuro,se non quella di chiudermi in casa o scomparire...
Ringrazio
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
a questo punto potrebbe valutare cosa sia più opportuno fare per affrontare i suoi disagi, così come le è stato detto in nostre precedenti repliche, in particolare replica # 7.

Cordialmente
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

ne parli con la psicologa della sua percezione delle altre ragazze: " in piscina e guardo tutte le ragazze, mi sembrano tutte belle.."

Questo è del tutto normale: guardare persone dello stesso sesso e trovarle belle non è in sè patologico. Il problema nasce dal fatto che questo normale e comune comportamento (anche gli uomini possono guardare altri uomini e fare paragoni) Le crea il dubbio: "se guardo una donna e la trovo bella sono per forza omosessuale".

Al di là del motivo, inquadrabile velocemente, ora lo step successivo è il cambiamento.

Saluti,
[#18]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
se ha una psicoterapia una psicoterapia in itinere , leggere online e chidere ulteriori consulti,a mio avviso non fa altro che incrementare la sua confusione.

Parli con chi la segue e, se valuta di non trovare benefici dal percorso, chiede un altro parere e, poi decida il da farsi.

Ogni paziente, ha tempi soggettivi di guarigione, non si spaventi dei quattro anni, valuti con la sua terapeuta, se durante questi quattro anni, ha comunque migliorato la sua qualità di vita.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it