Fine di una relazione

Da 3 mesi, è terminata una storia importante, forse la prima ed unica della mia vita, che durava da 4 anni con seri progetti di matrimonio. Questa storia, tra alti e bassi, litigi continui e momenti di amore vero è sincero, è terminata nel peggiore dei modi, scoprimmo infatti che lei era incinta, io, sebbene nutrissi già da qualche tempo dubbi sul nostro futuro insieme stante le nostre diversità ed i nostri problemi di incompatibilità e diversità che si verificavano con cadenza giornaliera, decisi, anche per intima e profonda convinzione religiosa ed etica, che quel figlio/a doveva nascere, che sarebbe stato probabilmente un collante tra noi e che ci avrebbe fatto avvicinare ancor di più e superare le nostre diversità e la frivolezza delle nostre discussioni.
Lei però probabilmente non era dello stesso avviso, dapprima, sebbene evidentemente sconvolta dagli eventi, si mostrava, ed ora sto capendo che mentiva, abbastanza convinta di volerlo tenere, poi, pian piano, anche, son sicuro, a causa di cattivi consigli, ha iniziato a dare segni di incertezza e dubbio, io, vedendo questo lento ma inesorabile cambiamento, le dissi che se avesse deciso di interrompere la gravidanza mi avrebbe perso per sempre perchè avrebbe distrutto, così facendo, il nostro futuro. Alla fine lei ha deciso di farlo e circa un mese dopo fece l'interruzione di gravidanza.
Inizialmente (per il primo mese) non soffrivo quasi mi ero convinto che lei non era la donna della mia vita, poi però, perdonando e per certi versi comprendendo i motivi che l'avevano spinta a fare ciò che ha fatto (paura di affrontare qualcosa di grande ed importante, non voler stravolgere la propria vita, insicurezza sul nostro rapporto ed amore da parte sua, timore di non riuscire a realizzarsi, difficoltà a gestire questa cosa in ambito familiare e sociale, poca fiducia in me e nel mio sentimento nei suoi confronti) ho iniziato a sentire la sua mancanza fino a soffrire, come sta accadendo ora, in una maniera infernale.
Come ho premesso, la nostra è stata una storia che ha visto momenti davvero belli ed unici, tante sono state le esperienze e le cose fatte insieme, ma tanti, forse troppi, sono stati i nostri litigi e le incomprensioni che probabilmente sottolineavano le nostre diversità caratteriali.
Devo ammettere anche che spesso i litigi nascevano da miei comportamenti intransigenti e per certi versi dogmatici.
Adesso, come ho detto, sto male, penso a lei in ogni momento, mi son reso conto dei miei errori ed ho provato, in tutti i modi, a ristabilire un contato con le (è già successo due volte durante i 4 anni) ma da parte sua c'è una chiusura totale, al punto da avermi detto di non amarmi più e di non provare alcun tipo di sentimento nei miei confronti.
Vorrei sapere come posso fare a superare questo dolore per la sua assenza?, questa sofferenza al pensiero di lei con un altro o anche solo di un altro che la corteggi, visto che la sento ancora ed indissolubilmente mia?, come posso fare a dimenticare ciò che abbiamo vissuto insieme? come posso fare ad accettare la fine di quella che credevo, e credo ancora, essere la storia della mia vita? come posso fare a ricominciare, ed a convincermi di poterlo fare, senza di lei che per me rappresentava il punto intorno al quale tutto ruotava (sebbene abbia un ottimo lavoro, ottima posizione, amici ed hobby), come posso fare a superare la paura di restare solo e di non trovare nessun'altra donna che possa trasmettermi emozioni analoghe a quelle chi mi trasmetteva lei e con la quale avere complicità e dolcezza e tutto quello che amavo e che lei sapeva trasmettermi?? come posso fare a convincermi che non è finita solo per colpa dei miei errori? Come posso fare a cacciare dalla mia mente il pensiero che esistano donne che rispecchino il mio ideale di donna così come lei? come posso fare a riguadagnare quella fiducia in me stesso, in quello che sono e nelle mie potenzialità (fisiche e morali) che sembra essere andata via con lei? come posso non pensare a lei ed a quello che abbiamo fatto ogni istante della mia giornata??
Grazie fin da ora per le risposte che vorrete darmi e scusate per la mole di domande!
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
quando ci si lascia può diventare importante dare un senso alla fine del rapporto, cercando di non "annullare" l'intera relazione a causa della separazione. Un cambiamento di circostanze (nel vostro caso, senza dubbio molto sofferto) ha minato quello che in precedenza era un rapporto felice e progettuale. Non penso sarebbe giusto né opportuno dimenticare ciò che avete vissuto insieme.
Non è inutile il dolore che attualmente prova e non va scacciato, ma attraversato. Il percorso della nostra esistenza è inevitabilmente costellato di perdite e lutti: superarli positivamente ci rende più forti e accresce il nostro bagaglio di esperienze, sentimenti, emozioni e relazioni.
Se ritiene di non riuscire a rendere da solo proficua questa sofferenza, perché ancora troppo invischiato in ciò che è stato, non esiti a rivolgersi ad uno psicologo per un sostegno mirato a ricostruire la storia di questa relazione per comprenderne i meccanismi evolutivi e quelli distruttivi.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Annalisa De Filippo Psicologo, Psicoterapeuta 113 4 18
Gentile ragazzo,

è comprensibile il dolore che sta provando per la fine di una relazione importante. Credo che l'obiettivo non sia "dimenticare ciò che abbiamo vissuto insieme" ma accettare la chiusura di questa storia che porta con sè anche "momenti davvero belli ed unici". Condividere la sofferenza di questo momento con persone che le vogliono bene, potrebbe aiutarla a superarla.

Saluti.

Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sembra che una certa rigidità da parte sua possa aver contribuito a far montare il malinteso fra voi, fino a che, posti di fronte a una scelta difficile e tormentata come quella dell'aborto, vi siete resi entrambi conto di alcune importanti incompatibilità di principio, in essere fra voi due.

Anche la sua ex, d'altra parte, ha compiuto un gesto per certi versi estremo, che potrà avere ripercussioni dure su di lei. Abortire lascia spesso strascichi, sensi di colpa e pentimenti. D'altra parte lei deve essersi sentita abbandonata proprio nel momento più difficile e questo potrà aver fatto sì che i suoi sentimenti verso di lei venissero meno.

In questo caso entrambi vi state trovando ad affrontare due lutti: uno è quello dell'aborto, l'altro è la fine della relazione. Ogni lutto richiede tempo per essere elaborato e risolto. In genere si considera 2 anni un tempo limite, oltrepassato il quale, se ancora restano disagio e sofferenza, è opportuno cercare aiuto specialistico. Ciò non vuole dire che non si possa anticipare, ovviamente, se il disagio è troppo difficile da sopportare.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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