Maltrattamento psicologico

Buona sera,
come sempre vi ringrazio dell'aiuto che vorrete darmi. Ecco il problema:
mia madre ha 84 anni e mio padre 89. Da una vita mio padre tratta "male" mia madre. Nel corso della loro vita ho proposto più volte a mia madre di andarsene o di reagire. Mi sono arrabbiata con lui restando giorni senza che mi parli .Ma lei ,forse per l'età, o forse per l'educazione di un tempo, non ha mai voluto. Da qualche mese mia madre è stata vittima di un ictus. I primi giorni non riusciva a muoversi se non a scatti e non parlava ora parla molto meglio e con i girello riesce a deambulare. Mio padre i primi giorni era disperato, ma da quando ha visto i miglioramenti ha cominicato come sempre a voler essere il "capo", a non lasciarla parlare e ad aggredirla verbalmente come prima. La badante se ne va perchè non regge la situazione e poi viene anche lei aggredita verbalmente.Ne sto cercando un'altra. Sono figlia unica ed abito ad 80 chilometri da loro. la scorsa settimana, per l'ennesima volta, ho chiesto a mio padre di lasciare in pace mia madre, di pensare che è ammalata. Per tutta risposta mi ha cacciata da casa.
Cosa posso fare per aiutare mia madre?
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signora,

non è facile per una figlia assistere per una vita ai maltrattamenti di un genitore sull'altro: è quasi inevitabile l'ipercoinvolgimento psicologico - oltre all'ovvio dispiacere - e il logoramento della serenità della figlia stessa, che solitamente prende le parti della madre, vittima (almeno in apparenza) nella maggior parte di queste situazioni.

Spesso suggerire al genitore che subisce di separarsi dall'altro non serve a nulla, perchè gli equilibri della coppia sono fondati su dinamiche di tipo sadomasochistico molto difficili da spezzare o modificare.
Nessuno dei due è felice, ma nessuno dei due se ne andrebbe mai via dall'altro.
Di conseguenza un figlio può continuare anche per una vita a indicare questo tipo di soluzione sprecando solo tempo ed energie e accumulando moltissima rabbia verso entrambi i genitori.

Nel suo racconto manca un particolare di non poco conto: sua madre cosa dice di quello che sta accadendo?
Ha qualcosa da ridire o sta accettando passivamente il comportamento del marito?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa La ringrazio.
mia madre contrariamente al solito, gli dice di lasciarla in pace, che è stufa di essere trattata male. Si vede che soffre e prova a reagire. Ma lui la sopraffà con la sua agressività e le sue urla. Sono anni ormai che non le dico più di andarsene.
Non ho rabbia verso mia madre, a mio padre sono abituata e lui è abituato al fatto che io non subisco passivamente. Ho sempe difeso mia madre cercando di non esagerare con lui per non far peggiorare la situazione. Ma ora con mia madre ammalata non ho intenzione di fargliela passare liscia. Sta esagernado. Lui si vede vittima anche della malattia di lei.
Ho pensato di parlarne con il loro medico di famiglia. Ma mio padre ha trattato male anche lui e preferisce stare alla larga, come tutti gli altri. Gli ha prescritto delle gocce calmanti ,ma non servono a molto.
Mi piacerebbe che parlasse con uno psicologo ma lui è a posto, sono tutti gli altri che sono idioti. Ha litigato con tutti i vicini e con mezzo paese. Con i fratelli e con i cognati. Con tutti quelli che hanno a che fare con lui più di un paio d'ore alla settimana. Glielo dice anche mia madre ma lui "è nel giusto" e gli altri sono stupidi.
Non riesco più a tollerare che la tratti male. E non sto più zitta per amore di pace. Oggi sono riuscita finalmente a parlare con la badande che se ne sta andando.
Mi ha detto che è troppo aggressivo e non ha rispetto per nessuno. Che lei ha paura e che sarebbe meglio se mia madre andasse in un lungodegenti o casa di riposo dove troverebbe più affetto e rispetto. Ha capito tutto solo dopo un mese di convivenza.
Infatti mia madre quando è uscita dal centro di riabilitazione non era felice di tornare a casa.
Pensa esita un modo per far capire a mio padre che è lui che sbaglia e non il resto del mondo?
La ringrazio e La saluto cordialmente
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

vorrei sbagliarmi ma ho la sensazione che Suo padre, avendo mantenuto per tutta la vita un comportamento come quello che Lei descrive, possa facilmente continuare a mantenerlo anche nel caso che dovesse consultare uno psicologo.

E' sicuramente un "osso duro" e non sarebbe per niente facile semplicemente accennargli di cambiare qualcosa delle proprie abitudini; quindi è molto probabile che lo psicologo si ritrovi a essere considerato l'ultimo idiota della serie.

Certamente il clima che si crea in casa non è dei più favorevoli per Sua madre e per la convalescenza.

Penso che Lei sia già sulla strada buona per prendere le necessarie decisioni.
[#4]
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Utente
Utente
Ringrazio tutti
Speriamo bene
Grazie di nuovo
Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Considerando che stiamo parlando di un uomo di 89 anni che si comporta così da lunghissimo tempo è difficile pensare che prendendolo di petto si possa ottenere qualcosa.
Posto che non si può pensare nemmeno di chiederglielo come favore, perchè non credo capirebbe, bisogna giocare d'astuzia ed elaborare una strategia per ottenere da lui un qualche cambiamento che consenta a sua madre di trascorrere un po' più tranquillamente la convalescenza.

Inizialmente lei ci ha detto questo:

"Mio padre i primi giorni era disperato, ma da quando ha visto i miglioramenti ha cominicato come sempre a voler essere il "capo", a non lasciarla parlare e ad aggredirla verbalmente come prima"

Per cosa in particolare si era disperato?
Per il pensiero che la moglie potesse morire?
Per l'idea di rimanere da solo a badare a sè stesso?
Per altro ancora?
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buona sera,
era disperato nel vedere mia madre che stava così male.
E aveva paura che potesse morire. Lui dice che vive per lei e che ha la sua foto nel portafoglio....
Non ha paura di stare solo. Infatti è rimasto solo per due mesi e mezzo, a parte qualche visita mia e di altri che volevano sapere come stava mia madre. Ed è completamente autosufficiente. Quando volevo fare un pò di pulizie trovavato pulito anche sotto il letto.
Andava comunque a trovare mia madre un giorno si e uno no (va ancora in macchina senza problemi) - anche se lei dice che andava per chiaccherare con gli altri e non per lei....
Ora, dopo qualche giorno che non parlava con me e che ha chiesto a mia madre di dirmi che devo chiedegli perdono e ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me (io ho detto che può scordarselo), mi parla come nulla fosse e studia con me le nuove candidate badanti....
Al momento è tranquillo e sta rispettando un pò di più mia madre. Ma non so quanto possa durare.

Grazie mille