Dolori e spasmi muscolari, astenia, colon irritato, mal di stomaco, cefalea, ansia

premessa: è da circa sei anni che combatto contro sintomi che la maggior parte dei medici ha ritenuto fossero collegati ad uno stato ansioso.
-in particolare ho una forte carenza di forze, cefalea, mal di stomaco, nausea, colon irritato, spasmi muscolari frequentissimi, disturbi agli occhi, bruciore all'uretrea. ho due noduli alla tiroide che mi hanno detto di tenere solo sotto controllo senza farmaci.
-ho fatto sia psicoterapia che assunto farmaci per svariati anni, dapagut come antidepressivo e xanax. ho fatto decine di analisi, tra cui radiografie alla spina dorsale/bacino/testicoli/, gastroscopie, rettoscopie, holter cardiaco delle 24h,dopler della tiroide e chi più ne ha più ne metta..
tutti i farmaci che ho preso, compresi quelli per la gastrite, non hanno mai curato i sintomi se non peggiorato le cose in alcuni casi come il colon e l'ansiolitico che è stato difficile da togliere.
a causa di queste vicende ultimamente mi sono rivolto ad un medico omeopatico-iridologo che studia le intolleranze alimentari. ho seguito la sua cura e la sua dieta ed effettivamente ho riscontrato alcuni benefici ma non riesco ad avere dei risultati soddisfacenti come non li ho mai avuti da nessun medico tradizionale. questo omeopata mi ha suggerito di farmi installare un byte in bocca da fare da un dentista perchè secondo lui mi riequilibra la mandibola e in parte l'atteggiamento scoliotico. vorrei sapere se secondo Lei ho ancora bisogno di psicoterapia o se ha già sentito parlare di persone che sono guarite semplicemente lavorando sull'aspetto fisico, in particolare quello legato alla spina dorsale?

ps. credo nella psicologia, infatti mi ha aiutato nei momenti più bui a trovare un minimo di equilibrio così come l'hanno fatto gli antidepressivi, però non mi sono mai convinto che sia una cosa utile per la mia guarigione in quanto sono una persona molto razionale e nella costante ricerca del suo equilibrio interiore a prescindere da tutto e tutti. diciamo che in questi sei anni ho lavorato molto su me stesso e sono giunto alla conclusione che noi siamo i migliori medici di noi stessi. Spero di non averLa disturbata o offesa in qualche modo, ma sono veramente stanco di lottare contro tutto questo e vorrei cercare di trovare la strada giusta per la guarigione perchè sto sprecando molto tempo nella mia vita ed ho il desiderio di fare di nuovo tante cose, dalle piccole alle grandi. se la domanda non le riguarda la prego di indirizzarmi alla specializzazione adatta. La ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta.
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

il noto adagio "mens sana in corpore sano" sottolinea il legame esistente tra mente e corpo, e quindi è ovvio che ci si deve necessariamente occupare di entrambi i fronti, specialmente in casi come il Suo, per il quale il medico e lo psicologo dovrebbero collaborare tra loro.

Le consiglierei di consultare professionisti specializzati in psicosomatica, con i quali Lei stesso dovrebbe collaborare in modo più che convinto, e credere nella necessità di cambiare.

Infatti, mi pare che un punto cruciale di questa faccenda stia proprio in ciò che Lei scrive:

<<credo nella psicologia (...) però non mi sono mai convinto che sia una cosa utile per la mia guarigione in quanto sono una persona molto razionale e nella costante ricerca del suo equilibrio interiore a prescindere da tutto e tutti.>>

Sull'utilità della Psicologia non si discute, dato che è una parte di noi stessi; si tratta di occuparsene dal "verso giusto" e nel modo giusto.

Su un certo modo di essere "... a prescindere da tutto e tutti", mi pare che indichi una certa inflessibilità che penso valga proprio la pena approfondire insieme agli specialisti.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

essendo lei piuttosto giovane vorrei sapere cosa intende per "svariati anni" nell'indicare la durata dell'assunzione di psicofarmaci e della psicoterapia.
Può essere più preciso?
Per quanto ha fatto psicoterapia?
Con che frequenza?
Che tipo di orientamento seguiva il suo terapeuta?

Avete capito come mai ad un certo punto lei è stato colpito da tutti questi sintomi?
Vive o viveva situazioni di disagio in famiglia o in altri contesti?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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