Dubbi sui rapporti

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 25 anni. Per tre anni ho avuto una storia a distanza che per le situazioni lavorative non ci permetteva di vederci spesso e/o condividere esperienze insieme(es.:viaggi,vacanze, divertimenti etc..).
Nonostante questo e nonostante le difficoltà io ero felice di stare con lui.
Non so perché ho scelto di avere una storia a distanza, probabilmente in quel periodo della mia vita(uscivo da una storia travagliata) mi faceva stare bene ed era la scelta più ‘comoda’. Il problema è che nell’ ultimo anno dentro di me è cresciuto il bisogno di avere una persona più presente con cui condividere la quotidianità, questo bisogno mi ha generato un certo malessere ed ansia rispetto al futuro con lui.
In questo periodo così travagliato ho conosciuto sul lavoro un’altra persona con cui fin da subito si è instaurata una forte empatia. Il lavoro ci ha portato a stare a stretto contatto, insieme siamo felici ;ridiamo , ci divertiamo e parliamo anche per ore con un insaziabile voglia di raccontarci tutto quello che siamo stati e che vogliamo essere. Quando abbiamo smesso di lavorare insieme ci siamo comunque cercati e incontrati. Credo che sia davvero speciale quello che sento per lui.
Non avrei mai pensato nella mia vita di poter provare dei sentimenti così forti per una persona che non fosse il mio fidanzato, però è successo.
Questa cosa mi ha sconvolta, è come se ad un certo punto della mia vita mi fossi resa conto di non essere più quello che ho sempre pensato ed inoltre mi provoca dei forti sensi di colpa.
Da qualche giorno ho messo il mio ragazzo davanti alla realtà dei fatti, esponendogli le mie difficoltà e la mia poca chiarezza sui sentimenti che provo per lui.Se da un lato la cosa mi ha fatto stare meglio, dall’altro sentire una persona a cui voglio molto bene soffrire per me mi porta a star male e a mettere in discussione tutto, non riuscendo più a capire se il mio star male è dovuto al dispiacere di una storia che sta finendo o c’è dell’altro.
Adesso a volte penso che forse è il caso che io stia un per qualche periodo da sola a riflettere e a capire perché mi sono trovata in questa situazione.
So che la situazione è complicata e che probabilmente sarebbe più opportuno un consulto ‘dal vivo’ ma mi piacerebbe ricevere comunque uno vostro parere.
Grazie
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora,
ha fatto un'analisi molto lucida e dettagliata della sua situazione: ha iniziato una relazione che soddisfaceva alcuni suoi bisogni, ora ne sono emersi degli altri ed ha incontrato un uomo che sembra aderire a questi suoi nuovi cambiamenti interiori. Il dilemma è che lei ora sembra stare bene con questa nuova persona, ma teme di far soffrire l'altro. Il dubbio maggiore sembra riguardare la sua persona.

"Questa cosa mi ha sconvolta, è come se ad un certo punto della mia vita mi fossi resa conto di non essere più quello che ho sempre pensato ed inoltre mi provoca dei forti sensi di colpa."

E se invece lei è proprio come si sente e si vede ora? E' possibile che fin'ora lei non abbia avuto la possibilità di conoscere ed esprimere alcuni lati della sua personalità, mentre adesso ha le idee più chiare e teme la disapprovazione altrui. Da qui, forse, i sensi di colpa.

A me sembra che lei cerchi approvazione per i suoi cambiamenti e comportamenti. A mio avviso dovrebbe domandarsi cosa vuole per sè, in modo diretto ed onesto con se stessa. A volte da soli ci si riesce, altre volte serve un aiuto esterno. Valuti lei il da farsi.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
La ringrazio per la risposta.
E' vero dovrei cercare di rispondere in maniera onesta alle mie domande, è altrettanto vero però che il 'polverone ' causato dai sensi di colpa, dai dubbi etc... per ora mi impedisce, di vedere chiaramente i fatti.
Per l'approvazione credo che abbia centrato pienamente il problema, il mio fidanzato è molto ben voluto dalla mia famiglia e seppur l'unica cosa che oggi mi preoccupa è che lui soffra e altresì vero che affrontare le persone che mi stanno intorno non sarà semplicissimo. In più, sempre legato alla approvazione c'è il fatto che questa nuova persona è 9 anni più grande di me(e questo potrebbe causare 'problemi' di approvazione alla mia famiglia), ed inoltre anche se non è un mio diretto superiore è sempre un dirigente della mia azienda e questo crea dei problemi di approvazione sul lavoro.

Grazie mille,
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
La situazione è abbastanza complessa, ma anche molto comune.

Lei ha 25 anni, è una persona adulta che probabilmente sta ultimando il suo processo di maturazione psicologica.

Faccia con attenzione le sue scelte perché spesso per avere l'approvazione altrui ci si condanna all'infelicità. Allo stesso tempo, deve fare chiarezza nel "polverone" dei sensi di colpa affinché non prendano il sopravvento nel caso decida di affrontare le persone che la circondano (fidanzato, famiglia, colleghi di lavoro).

A mio avviso una consulenza psicologica potrebbe aiutarla. Parlare con un professionista esterno alla situazione le potrebbe essere utile per fare chiarezza ed essere onesta con se stessa.

Ci faccia sapere se crede!
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dopo
Utente
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Va bene grazie Dottoressa.
Purtroppo in questo momento credo di essere molto volubile.
Oggi ad esempio non riesco a star bene , penso continuamente al mio ragazzo (che non sento da qualche giorno) e questo mi provoca ansia e dubbi sull'aver fatto la cosa giusta...