Domanda comportamentale

Buongiorno dottore e dottoressa...Ebbene si..sono ancora io che vi scrivo...Vi ringrazio per le vostre risposte sempre ricche di spunti ed esaurienti...Vi avevo scritto poco tempo fa perchè essendo sposata e vivendo una storia extra mi è rimasta e tuttora ancora....indigesta la parola tromba amica quando ci vediamo tutte le settimana....messaggi..e telefonate...Grazie ai vostri consigli ho messo in atto una vendetta....Lunedi siamo stati a cena insieme...ho cucinato i suoi piatti preferiti...un sesso travolgente....ci salutiamo come sempre con la certezza di lui che all indomani ci saremmo sentiti per fissare il prossimo appuntamento..quand'ecco arriva il colpo di scena! Eh già perchè non bisogna mai sottovalutare l'elemento sorpresa!!! Il giorno seguente mi sono completamente eclissata...Mai successo che lui mi scriva alle 8 del mattino!!! Ora freme...sento la sua preoccupazione ma quello che mi piace piu di tutto è sentire l inebriante profumo della sua paura..di me lui non sa piu niente...Non si deve avere paura delle parole ma del silenzio!!! Alla faccia della tromba amica!!! Pagherà molto amaramente e con gli dovuti interessi il suo comportamento da dominatore...Quello che non capisco è questo: Dal momento che non entra nei suoi parametri amare e avere un amante perchè è cosi preocuppato del mio silenzio? Ed io perchè mi sento soddisfatta e compiaciuta del mio operato premesso che la vendetta non è nel mio stile e modo di essere??? vi ringrazio di cuore e chiedo scusa per il disturbo arrecatovi...buon proseguimento di giornata.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza ciò che è interessante non è quel che pensa il suo amico ma il fine della sua strategia vendicativa. Cosa vuole ottenere? Perchè se il fine è quello di riavvicinarlo è lei che sta ancora nella trappola non lui. La vendetta è solo una faccia diversa dell'interesse (in amore) più lei cerca vendetta più si mette i trappola da sola. Occhio.

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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Dr. Daniela Benedetto Psicologo, Psicoterapeuta 204 5 12
Gentile Sig.ra temo che anche questo comportamento di vendetta non la farà uscire vincente. Mi spiego meglio. La vendetta in questo senso mi sembra un tentativo per riprendersi il "potere" nella relazione:una relazione, dal suo amico trombatore, vissuta come molto oggettuale, nella passione e nello scambio sessuale. Questo è il livello di relazione che evidentemente questa persona riesce a sostenere.
Ma di fatto dopo la vendetta cosa c'è? Se dietro questo suo comportamente oltre al piacere di punirlo c'è anche la decisione di interrompere la relazione allora forse ne esce "vincente" perchè questo sarebbe un modo per iniziarlo ad allontanare. Ma a me sembra invece un rinforzo o meglio sembra che lei si attenda un rinforzo della relazione con l'esplicitazione di vissuti e sentimenti altrimenti non vissuti, agiti o comunicati dal suo "amico". Non è una semplice vendetta ma anche una soddisfazione legata al sentirlo attento e vicino con tutte queste telefonate.
Io credo che ogni sua considerazione e azione debba essere successiva ad una elaborazione di ciò che veramente vuole per sè altrimenti rischia di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano e riprendere la relazione dolorosa di sempre.

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
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Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Cara utente,
il nucleo centrale della questione non è tanto l'elemento della vendetta, ma le dinamiche sulle quali si regge questo rapporto.

"Pagherà molto amaramente e con gli dovuti interessi
il suo comportamento da dominatore..."

E' comprensibile il suo senso di soddisfazione nel sentirsi desiderata, essendosi probabilmente sempre sentita scontata dal suo partner, ma la invito a riflettere su questa spinta così intensa a volergliela fare pagare.
Si riferisce a lui come "dominatore", di conseguenza Lei è stata colei che gli permetteva di farsi dominare.
Si mostra amareggiata in quanto si è sentita a lungo "utilizzata" sessualmente, ma l'elemento della "vendetta" è anch'esso sintomatico di un rapporto che, probabilmente, non si base sul rispetto reciproco.
Ci pensi.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio con tutto il mio cuore per la vostra rapidita nel rispondermi....La prima risposta non lo compresa quella del dottore...La seconda mi consenta gentile dottoressa di dirle una cosa...Ho avuto una vita molto dolorosa, dove sono stata sempre sottomessa....perchè dovevo obbeddire e tacere...Ringraziando Iddio nonostante tutto quello che mi è successo sono rimasta una persona solare...che vede sempre le cose belle....sorvola..Pero questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso..In tutta sincerità non so cosa è scattato in me...non lo so!!! l unica cosa che sono certa è questa: Riprendere il potere del rispetto...IO pretendo rispetto!!! Dal momento che io do rispetto agli altri e anche educazione. Deve essere punito....Punire uno per dare esempio a mille!! Io godo di questa vendetta e sinceramente non mi interessa piu averlo...pero pero vuole ammettere la soddisfazione nel vederlo strisciare come un verme??? mi creda è impagabile!!!! Sono la sua tromba amica? bene ! Da oggi si cambia registro...le regole le detto io...mi vuole cosi bene .....altrimenti aria!!! di uomini tromba amici ne trovo a iosa e volonta!!! Vi mando un abbraccio immenso!!!!!
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dopo
Utente
Utente
La vendetta è vera...autentica..Non è falsa..ipocrita...Non ha sfumatore...non è bianca o nera..ha un suo colore definito...Lui che è una persona importantante professionalmente...Ha ragione solo in una cosa...ho permesso questo suo comportamento perche in un primo momento lui diceva di amarmi poi ha ritrattato...Comunque nella vita tutto ritorna....Mai come in questo momento mi sento di essere l angelo della giustizia!!! Lui un uomo cosi importante e molto conosciuto striscia in questo modo??? Non me lo aspettavo....lui mendica il mio amore?? troppo tardi....Pensarci prima per non pentirsi poi....la mia vendetta duri quel che duri ma se sapesse cara Dottoressa quanto mi fa sentire viva...andrenalina pura scorre nelle mie vene!!!! Quante belle soddisfazioni mi sto riprendendo....e non è detto di non riuscire a portarlo alla separazione...Questo per me sarebbe il massimo del premio!!!!
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Dr. Daniela Benedetto Psicologo, Psicoterapeuta 204 5 12
Come le dicevo: "Se dietro questo suo comportamento oltre al piacere di punirlo c'è anche la decisione di interrompere la relazione allora forse ne esce vincente..."
è possibile che sia questa la sua posizione e che quindi nasca dalla consapevolezza che ha già abbassato la testa per troppo tempo e che desidera ora riprendersi la sua vita. Mi sembra che per fare questo passaggio, dovuto e del tutto condivisibile, lei abbia però bisogno di agire una vendetta. Sembra che la forza per decidere di "separarsi" e quindi di mettere se stessa al centro della sua vita nasca da un'altrettanta aggressione nei confronti del suo oppressore.
Non vorrei che il tutto si traduca poi in un circolo vizioso.
Ad esempio: potrebbero verificarsi diversi scenari molti dei quali poi la ricondurrebbero al dover affrontare la sua solitudine, il suo vuoto. Riservi un poco di energie per ricostruire un suo percorso.
In bocca al lupo
Un caro saluto