Defecazione

Buongiorno, mia figlia di 4 anni periodicamente si rifiuta di andare in bagno a fare le feci, nonostante io la solleciti quando mi accorgo che le sta scappando, lei trattiene le feci. Capita di sovente infatti di trovare i suoi slip sporchi. Ho provato a capire con lei del perchè e dopo tanti discorsi mi ha detto: "la cacca è mia".
Ne deduco che sia un fattore di possesso il suo e che non la voglia far andar via.
Chiedo gentilmente che lei mi indichi la strada giusta da percorrere.
Qual'è l'atteggiamento giusto da tenere.
Ho provato a dirle che le sue "cacche" sono un regalo per me o per suo padre o per la maestra che lei adora, ma non ha funzionato. Ho provato a dirle che ogni volta che si reca sul water per farla io le metterò una stellina e arrivata a 10 le si comprerà un gioco. Ma per ora non sto ottenendo alcun risultato.
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente al di là di possibili strategie è opportuno analizzare il contesto nel quale la piccola è inserita e come ad esso si rapporta. Qual'è il disagio reale? ci sono complicazioni fisicihe? cosa dice il pediatra?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<periodicamente si rifiuta di andare in bagno>>

Gentile Signora,
ha notato se ci sono degli eventi ricorrenti (ad esempio, una punizione, un rimprovero, maggior nervosismo o altro) che precedono questi periodi?
Che differenze ci sono nella vita della piccola e in quella familiare quando non si presenta il problema?

Tenga presente che dormire, mangiare e far la cacca (non potendo di fatto "obbligare" i bambini in nessun modo) sono spesso causa di vere e proprie lotte di potere tra genitori e figli. E, per la mia esperienza professionale, il problema che lamenta, emerge più di frequente in un contrasto tra la figlia femmina e la mamma.
Può trattarsi semplicemente di un tentativo di affermazione della propria volontà, avendo compreso che in questo modo attira tra l'altro la vostra attenzione e le vostre premure.
Domando anch'io cosa ne dice il pediatra di riferimento.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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dopo
Utente
Utente
Non ci sono complicazioni fisiche, il contesto familiare e quello scolastico, almeno mi sembra, è sereno.
L'unica cosa che puo' venirmi in mente è che questo atteggiamento si è presentato dopo un mio aborto spontaneo di marzo e dopo un altro aborto di settembre.
Su quello di marzo, sono consapevole di non aver prestato l'attenzione consueta nei suoi confronti, ero disorientata e probabilmente la bambina ha percepito qualcosa nonostante noi genitori non le avessimo detto ne dell'attesa e ne della perdita. Ma per quanto riguarda l'ultimo aborto, proprio per la esperienza passata, siamo stati molto attenti a comportarci come sempre, le sono molto vicina, non ha mai percepito un mio attimo di sconforto, ma nonostante tutto si è ripresentato il problema.
Mi ero gia' rivolta al suo pediatra e ci aveva consigliato di percorrere la strada del "regalare la cacca ad una persona speciale" come se fosse un suo dono consapevole. Ma non ha portato a nulla purtoppo.
Sul fatto di un possibile contrasto tra lei e me non la vedo una cosa probabile. E' molto attaccata alla mia persona proprio per il fatto che fra i due genitori io sono la piu' "morbida".
Saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Signora,

ci dice che il problema si è presentato in marzo e poi di nuovo in settembre: questo significa che nel frattempo si era risolto.
Com'è andata la prima volta?
Dopo quanto la bambina è tronata ad andare in bagno regolarmente?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Si si era risolto, nel giro credo di un mese o poco piu' è rientrato il tutto.
Come era sopraggiunto il problema cosi se n'era anche andato, sempre usando il metodo "regalo alla mamma" e ogni volta che si recava al bagno si aggiungeva una stellina sul tabellone per arrivare a quota 10 e premiarla.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
L'eccessiva attenzione dedicata al problema può aver facilitato la risoluzione la prima volta, ma anche intralciarla adesso.
Che spiegazione si è data del fatto che entrambe le volte si è presentato dopo un suo aborto?
[#7]
dopo
Utente
Utente
Che evidentemente il mio conportamento in casa, o soltanto il mio "non sorriso" hanno provocato in lei uno stato di malessere che manifesta con questo comportamento.....la sua credo sia una richiesta di aiuto.
Della serie "mamma torna ad essere quella di un tempo".
Io ci provo e credo anche di riuscirci, ma forse non è abbastanza per lei.
E' dura, non lo nego, anche perchè in totale di aborti ne ho avuti 4 dopo la nascita di mia figlia.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Tenga presente che la condizione che ci descrive è ben nota e si chiama "megacolon funzionale": l'importante è che il pediatra non abbia ravvisato alcun problema dal punto di vista fisico, e che la volta precedente tutto si sia risolto in un mese.

Ora va evitata qualunque insistenza per non ingigantire ulteriormente il problema e le suggerisco di occuparsi del suo malessere, soprattutto se ha la fondata impressione che la bambina trattenga le feci nel tentativo di chiederle di tornare serena.

I ben 4 aborti spontanei che ha purtroppo subito possono infatti costituire una catena di lutti che deve essere sciolta: la bambina è molto piccola e risente del suo disagio anche se lei fa di tutto per non coinvolgerla in esso.
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dopo
Utente
Utente
Le assicuro che il pediatra ha escluso problemi funzionali per cui credo sia comportamentale e purtoppo causato ancora una volta da noi "genitori".
Anch'io sono d'accordo nel non stressarla da questo punto di vista perchè otterrei l'effetto contrario ma piuttosto ritrovare io un'equilibrio interiore forse smarrito.
La ringrazio per il suo tempo prezioso.
Saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La consiglio sicuramente in questo senso: se si occuperà di più del proprio benessere anche la bambina (e il marito) ne trarranno un significativo beneficio.

Se le fa piacere ci faccia avere sue notizie.
Tanti cari auguri,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
gentile Signora,
ho letto i proficui scambi già avuti con i miei Colleghi, vorrei solo aggiungere una possibile strategia, non invasiva, da attuare nel tentativo di trovare una possibile soluzione.
Il trattenere le feci, per la piccola, non avendo cause organiche, ha un significato di disagio e, forse di protezione dalla paura di perdere qualcosa di suo , molto privato ed interno.
Il suo contrario è l'encopresi , frequente nei bambini.
Provi, se desidera , acquistando un vasino che possa piacere alla piccola, a metterla nuovamente sul vasino, evitando il water.
Il vasino, anche se rappresenta una tappa regressiva, rappresenta un passagio intermedio tra il "trattenere ad oltranza" ed il lasciarle andare via, senza poterle controllare.
Nel vasino, le potrà osservare e poi buttarle via.
Un saluto
V.Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Proverò ad attuare tutti e 2 i consigli principali che mi avete dato voi specialisti e cioè cerchero' sicuramente di trovare piu' serenita' ed equilibrio personale e nel contempo tirerò fuori dall'armadio il vecchio vasino per fargliela vedere, salutare e per poi gettarla via insieme a lei.
Grazie a tutti dei preziosi consigli e non manchero' di aggiornarvi.
Saluti