Concetti da un libro sulle differenze sessuali

Ho letto un libro dello psicologo Cesare Giacobbe
nel quale sono riportati concetti riguardo le differenze tra sessualità femminile e maschile e sono scritte, in un modo molto insistente, frasi come:

per la donna sessualità e affettività sono legate. per l'uomo sono separate.
troppe tenerezze uccidono la sessualità maschile
un uomo a fare sesso con la stessa donna tende a diventare impotente per l' assuefazione.
l'affettività è l'afrodisiaco femminile. la novità è quello maschile.
gli uomini sono fedeli nei sentimenti ma non sessualmente.
la natura dell'uomo è la poligamia e la felicità è fare sesso con molte donne diverse, anche se le donne si ostinano a non accettarlo.

Sono poste in questa maniera...devo ritenerli dogmi validi o eccessive generalizzazioni e schematizzazioni?

E soprattutto se fosse insindacabilmente così, come potrebbero trovare vera soddisfazione sessuale entrambi?
se le donne non possono trovare uomini che uniscano sesso e tenerezza con loro, al di là del breve periodo dell'innamoramento? dovrebbero continuare a stare con un marito che va con tante donne, ma lei invece come dovrebbe soddisfare la sua sessualità che unisce sesso e sentimento?? e gli uomini preferirebbero andare con donne sempre diverse di cui fregarsene se restano soddisfatte e da dimenticare il giorno dopo?

Ho l'impressione che più che un manuale di psicologia, l'autore abbia voluto sfogare le sue frustrazioni sessuali verso il mondo femminile, nonostante abbia un'età avanzata.

Però per qualcuno che come me ha già le sue insicurezze in materia, può essere più che altro dannoso e fastidioso leggere di una sessualità maschile ridotta a questa povertà e crudezza sconfortante.

Tra l'altro è scritto in un modo che cerca di fare memorizzare nella mente quei concetti e far dimenticare tutto il resto!
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Però per qualcuno che come me ha già le sue insicurezze in materia, può essere più che altro dannoso e fastidioso leggere di una sessualità maschile ridotta a questa povertà e crudezza sconfortante."

Gentile Utente,

vuole parlarci di queste Sue insicurezze?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2022
Ex utente
non potendo poi cancellare i contenuti preferisco non scrivere tanti miei pensieri qui...comunque in questo caso potrei dire che quelle citazioni provocano mie insicurezze, espresse nelle domande che ho posto...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Secondo l'evoluzionismo l'uomo èindubbiamente promiscuo, nel senso che l'accoppiamento con più femmine serve per portare avanti la specie.
Chiaramente a livello sociale e culturale in Italia è prevista la monogamia, a differenza di altri contesti. E' anche vero che l'uomo ha maggiori possibilità di scelta e di essere complicato e raffinato rispetto ad altre specie, quindi può anche decidere di essere monogamo perchè questo garantisce più di altre forme la sopravvivenza e il benessere dei propri figli.

Saluti,
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Un libro non rappresenta la scienza infusa, in ambito sessuogico, ci sono tante , ma tante teorie, se ha domande inerenti la sua vita intima, piu' ' precise, proveremo a rispondere.
Leggendo lo storico dei suoi consulti, traspare molta curiosita' e forse difficolta' inerenti la sfera della
Sua sessualita'

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

deve anche considerare che spesso gli psicologi incontrano l'aspetto più doloroso e meno ideale delle situazioni, proprio perchè il più delle volte dallo psicologo si portano problemi. E quindi emerge l'aspetto problematico delle situazioni.

È difficile rispondere alla Sua domanda senza tenere conto che la psicologia cerca di spiegare il comportamento umano e per farlo sa che esistono poche cose assolute, ma molte cose relative alla cultura nella quale si cresce. Sappiamo che l'individuo tende a comportarsi secondo i valori del gruppo di appartenenza e che ci sono tanti possibili gruppi e sottogruppi. La sessualità poi è oggetto sia della cultura laica che di quella religiosa.

In linea di massima, si può rispondere in generale considerando gli aspetti biologici, che accomunano tutte le razze.

Psicologicamente possiamo dire che l'essere umano ha bisogno di mangiare, e questo nessuno lo può negare. Poi le culture, le caratteristiche ambientali, le caratteristiche genetiche delle razze, determinano cosa sia possibile definire cibo e cosa sia buono e cosa sia disgustoso da mangiare. Un cibo può essere considerato buono o disgustoso non solo all'interno dello stesso gruppo, ma può essere diversamente considerato da gruppi diversi.

La natura ha fatto l'uomo poligamo e la donna monogama per fini riproduttivi, dato che è sufficiente un maschio fertile per garantire la continuità della specie e tante femmine. Consideri che la natura non ha reso facile la riproduzione: conosce le statistiche di mortalità delle donne in gravidanza e della mortalità infantile che noi italiani conosciamo attraverso le realtà dei paesi del terzo mondo, meno tecnologici e più naturali.

C'è un altro libro molto simpatico, che però è fortemente influenzato dalla cultura americana, che è qualcosa tipo "Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere" dove vengono evidenziate le differenze legate al sesso ed ai problemi di incomunicabilità.

Alla Sua domanda:
> E soprattutto se fosse insindacabilmente così, come potrebbero trovare vera soddisfazione sessuale entrambi?

Una risposta trovata da alcuni è l'omosessualità, per cui meglio avere a che fare con persone del proprio sesso!

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492