Difficolta di relazioni sentimentali

Buonasera,

ho 30 anni una vita sociale attiva, tantissime amicizie, un aspetto molto carino, un lavoro più che soddisfacente e un rapporto ottimo con la mia famiglia ma un problema: non instauro mai rapporti sentimentali duraturi, a dire la verità sono stata sempre single e temo di sbagliare anche in questo momento.

Da bambina fino a oggi sono sempre stata amica di tantissimi maschi con loro non ho mai avuto problemi se si trattava di amicizia però. A dire il vero un periodo buio ci è stato e precisamente quando un serio problema di salute a 14 anni mi ha portato ad affrontare un percorso difficile e dai 14 ai 18 per i compagni ero il brutto anatroccolo quella diversa. Passato questo momento ( dove cmq uscivo e avevo una vita sociale ottima, tranne a scuola con i compagni) tutto è tornato normale ma non ho risolto il problema con l'altro sesso.
I ragazzi mi hanno sempre cercato in questi 10 anni ma o per sesso ( preciso che non mi piace andare con chiunque anche se ho accettato 1 storia di solo sesso e qualche avventura di una notte) oppure hanno instaurato un rapporto di amicizia.
Mi sono innamorata (due o tre volte) ma la cosa finiva sempre velocemente ( x ridere dico che ho la crisi della 7 settimana) o perchè dicevano che ero troppo indipendente o troppo presente in breve non vado mai bene.
Ora un'amicizia nata sul luogo di lavoro ( un collega che vedo ogni 10 gg) vorrei diventasse qualcosa di altro ma ho paura e non voglio rischiare anche perchè cmq resterà il rapporto professionale. Lui ha 30 anni come me, single, ci conosciamo da 4 ma da due mesi qualcosa è diverso. Ha iniziato con il fissarmi, cercare il contatto e quando tutti hanno notato questa situazione e hanno commentato non ha negato. Lui è timido ma con me parla volentieri, scherza e ci sentiamo anche fuori da lavoro ma lo cerco molto più io anche se poi ha piacere di comunicare, difficilmente parte da lui il dialogo fuori orario di lavoro ( la cosa mi fa pensare male). Si assicura sempre di essere nella stessa sede lo stesso giorno.Lo ho invitato a un evento e si è subito liberato per venire. Io in questo periodo dovrò risubire un intervento ( i vecchi problemi di salute) mi ha vista piangere ed è stato molto carino e mi ha scritto "... quando sarà tutto finito potremmo andare via insieme se non cerchi di meglio". Poi per esempio oggi extra lavoro non è andato oltre una stringata risposta a un mio sms.
In passato ho spesso cercato persone troppo estroverse e forse sbagliate, lui invece è il ragazzo che sento più vicino a me quello che mi fa stare bene e che se non vedo sento la mancanza. Devo fuggire? cosa devo fare per non perderlo? vorrei che durante il periodo di convalescenza fosse presente. Ma non voglio essere io a chiedergli di uscire soli ecc perchè tanta è la mia paura di sbagliare che non ce la farei.

Attendo una risposta per capire dove sbaglio.

Saluti V.

[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

che cosa significa secondo Lei "perchè dicevano che ero troppo indipendente o troppo presente in breve non vado mai bene." ?
Perchè ci chiede se deve scappare da questa nuova situazione?
E' qualcosa che fa spesso quando qualcuno Le piace?

Da quello che descrive, poi, mi sembra particolarmente concentrata su questa storia... perchè non si gode questa relazione in maniera tale che il tempo potrà dimostrare se ci sarà un futuro insieme?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
l'espressione della sua confusione è concentrata nelle due domande che ha posto in sequenza: da un lato la possibilità di fuga, dall'alltro il desiderio di legarsi a lui (<<Devo fuggire? cosa devo fare per non perderlo?>>).
Credo farebbe bene a distinguere i fatti dalle sue interpretazioni, influenzate dalla sua storia passata. Ad esempio, può accadere che, nonostante in orario non lavorativo, si risponda stringatamente ad un messaggio, ma perché dovrebbe per forza essere sintomo di scarso interesse e non magari di impossibilità -per varie ragioni- a far di meglio?
Se entrambi, per timore di essere fraintesi o di aver frainteso le intenzioni dell'altro, in qualche modo non vi "svelate", il rischio è quello di perdere l'occasione di avere una bella storia. Ma di certo non può a priori avere la garanzia che così sarà.
Meglio provare a vedere se le cose possono andare bene o rinunciarci in partenza?
Meglio raccogliere i cocci di un'eventuale errore o restare per sempre con il rimpianto di quello che sarebbe potuto essere?


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

innanzitutto grazie per l'attenzione e la risposta.

Per "troppo indipendente" perchè non essendo abituata al rapporto di coppia spesso mi trovo a non rendere partecipe l'altra persona della mia vita quotidiana. Con "troppo presente" perchè mi è capitato di stare attaccata molto all'altra persona per paura di perderlo, sms, stessi loocali, mail, ecc. Quindi c'è chi ha patito il mio fare indipendente sentondosi trascurato. Mentre il troppo presente il farmi sentire in vari modi pur di averlo vicino.

Di solito non scappo ma a un certo punto di mia iniaziativa non mi faccio sentire se non lo fa altro perchè mi sento inadeguata e rivedo il brutto anatroccolo che c'era una volta e penso che dall'altra parte il mio interesse venga deriso.

Mi piacerebbe godermi questo momento ma non ci riesco per paura di essere bruciata anche questa volta. Lo so che non è un comportamento corretto.

Buona giornata e ancora grazie mille. V.
[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Lo so che non è un comportamento corretto.>>

Non si tratta di giudicare se il comportamento sia o no corretto (qualcuno potrebbe farlo?), ma di comprendere che è un comportamento che non le consente di vivere serenamente e costruttivamente le situazioni in cui si trova.
Che ne pensa di un'eventuale consulenza psicologica di persona per provare a "sbloccare" questo "meccanismo"?
Trovare una strada alternativa più facilmente percorribile, le consentirebbe di far meno fatica nel percorrerla e di potersi godere nel frattempo il panorama circostante.

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"a un certo punto di mia iniaziativa non mi faccio sentire se non lo fa altro perchè mi sento inadeguata e rivedo il brutto anatroccolo che c'era una volta e penso che dall'altra parte il mio interesse venga deriso."

Gentile Utente,

vede molto chiaramente tutti i meccanismi e i copioni che mette in atto; adesso credo sia giunto il momento di cambiare strategia.
Quindi -come la Dott.ssa Scalco- Le suggerisco di cambiare direzione nel Suo modo di agire e, se non dovesse trovare semplice questo percorso, di farsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta di persona.

Un cordiale saluto,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissime dottoresse,

vi ringrazio per l'attenzione.

Aver scritto per me è già stato un passo avanti, perchè mi accorgo che il problema nasce dal mio modo di affrontare le storie.
La paura di essere presa in giro in passato ( il brutto anatroccolo) e allo stesso tempo la paura di non sapere più rimediare alle situazioni oggi.

Proverò in questo periodo a vivere serenamente la storia e se mi accorgessi di non essere capace di cambiare la rotta, il mio modo di agire io da sola, mi farò aiutare.

Vi ringrazio di cuore e spero di farcela.

Grazie. V.