Amaxofobia e demofobia

Salve,
sono una ragazza di 24 anni, in piena salute fisica ma credo di avere queste due spine sul fianco che non mi permettono di vivere tranquillamente: amaxofobia e demofobia. Ne ho messo a corrente i miei genitori, dei disagi veri e propri che provo nel guidare o nello stare in mezzo ala folla. Le loro risposte sono state quella nel primo caso di fare pratica, nel secondo caso di andare dal neurologo che mi ha prescritto le sereupin e altre pastiglie di cui non ricordo in nome... e che avrei dovuto assumere ogni qualvolta si presentasse il problema. Queste mi hanno provocato un grave senso di sonnolenza che mi ha impedito di studiare con regolarità e quindi ho rinunciato all'assunzione. Ho chiesto a centri specializzati, prima di trasferirmi, un consulto, ma dopo un anno nemmeno si son fatti vivi.... Sinceramente non so a chi rivolgermi...
Per quanto riguarda la paura di guidare, ho già la patente da un po', presa con tantissima fatica.. ma non ho più preso una macchina perché ho letteralmente paura di farlo. Ho chiesto a qualcuno di cui mi fidavo di aiutarmi, ma bastava un minimo segno di agitazione dall'altra parte per demoralizzarmi ancora di più, sudare freddo e non voler più continuare. Non ho il coraggio di prendere da sola la macchina, ho paura che mi si possa spegnere al centro di un incrocio, che non riesca a passare in mezzo ad una strada stretta senza graffiare una macchina, ho paura di fare tamponamenti.. Questo mi rende non indipendente e mi pesa parecchio.
Per quanto riguarda la demofobia, arrivo ad avere un totale senso di confusione che riesco a superare soltanto se mi sento un po' protetta da qualcuno che conosco bene e si ritrova davanti a me, in modo tale da sentirmi "al sicuro".. mi manca il respiro e ho voglia di scappare...Nessuno riesce a capirmi e mi sento veramente sola.. perché per me sono difficoltà reali per cui combatto quasi ogni giorno....
Grazie....
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
le fobie, qualunque esse siano, necessitano di diagnosi specialistiche e di cure mirate, magari non solo al bisogno.
Spesso la cura migliore è quella combinata: farmacoterapia, associata alla psiscoterapia, al fine non solo di tacitare la sintomatologia, ma di ascoltarla, decodificarla e comprendere il linguaggio dei sintomi.

Oltre a queste limitazioni, ha altre difficoltà?
Studia, lavora, ha un fidanzato?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non so nello Stato in cui vive Lei, ma in Italia è sufficiente rivolgersi a qualunque ASL con l'impegnativa del medico di base per poter accedere al colloquio con uno psicologo. E i tempi non sono così lunghi come quelli che riferisce Lei.

In genere le fobie costringono che ne soffre a condotte di evitamento che non fanno altro che peggiorare il problema. Quando Lei infatti rinuncia a prendere l'auto e a guidare sul momento Le pare di sentirsi meglio, più serena, semplicemente perchè sta allontanando lo stimolo fobico. In realtà, però, sul lungo periodo questa condotta di evitamento rafforza il problema e tutte le Sue paure.

Da qui non è possibile aiutarLa oltre, ma l'indicazione per tali problemi è la psicoterapia, meglio se attiva e focalizzata, come quella cognitivo-comportamentale che prevede l'ESPOSIZIONE GRADUALE allo stimolo fobico.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Salve, vi ringrazio per la risposta.
studio, non lavoro e quelle volte che l'ho fatto, in situazioni di confusione mi girava letteralmente la testa.. Non esco mai senza fondotinta.. mi sento a disagio a far vedere i miei difetti. Non mi trucco molto, solo con quello mi sento bene.Ho la fortuna di non avere problemi agli esame perché faccio finta di non avere nessuno dietro di me... di avere solo il professore davanti. Questo mi aiuta parecchio. Ho un ragazzo con il quale sono riuscita ad aprirmi e a confidargli il problema poco tempo fa, ad un anno dalla relazione praticamente.
I miei credo minimizzino la cosa.. io pensavo che parlarne con loro mi avrebbe aiutata, ma credo che non sia stato così e non gliene faccio una colpa.
Ho difficoltà per esempio nei giochi di società, specie quelli che mettono alla prova la mia cultura o intelligenza. Comincio a sudare freddo e a tremare.. infatti evito sempre.
In questi giorni sono in Italia e sto pensando di tornare qui... Sono stata un periodo in Russia con mia madre. Non so se tutti i centri funzionino così lì... forse ne ho beccato uno sbagliato(?)
Io sono pronta ad affrontare tutto il percorso ma ho anche veramente la necessità di qualcuno che mi aiuti, e che mi esponga alle mie difficoltà ma con pazienza! Se mi sento demoralizzata tendo ad abbandonare tutto.. Specie con la guida ci ho provato tante volte, con i miei, col mio ragazzo, un'amica.. basta un minimo errore e una frase detta per ridicolizzarmi un po' che mi butta il morale letteralmente a terra.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se rilegge il Suo ultimo post vedrà che ha già messo in atto strategie funzionali che Le stanno permettendo di gestire il problema.
Ma vorrei anche incoraggiarLa a superare lo stato di demoralizzazione.
Questa è un'altra condizione che va monitorata sempre con l'aiuto dello specialista. Se si è invece da soli, è del tutto normale chiudersi ed evitare di esporsi nuovamente.

Sembrerebbe che le idee che ha di se stessa siano il problema: quando dice :"Ho difficoltà per esempio nei giochi di società, specie quelli che mettono alla prova la mia cultura o intelligenza. Comincio a sudare freddo e a tremare.. infatti evito sempre.", si sente a disagio per esempio giocando perchè teme di essere giudicata? perchè non si sente all'altezza della situazione? altro?

Il problema di fondo di uno stato ansioso è sempre la credenza disfunzionale che crea il problema. La psicoterapia va a correggere questa idea.

Un cordiale saluto,
[#5]
dopo
Utente
Utente
Non mi sento all'altezza della situazione perché non mi reputo intelligente. Ho un po' lo stesso problema con lo studio. Mi uccido di studio perché ho letteralmente il terrore che il professore possa mettermi in difficoltà e fare scena muta. Mi presento agli esami solo se sono al 100% sicura di sapere la materia. Il pensiero di poter fare brutta figura mi mette ansia. Non ho mai preso un voto più basso del 26, oscillano tutti maggiormente dal 27-30 ( sono studentessa di legge al terzo anno) e non sono mai stata bocciata ad un esame nonostante sia davvero molto, molto molto tosta.. Il che potrei trovarlo positivo, se solo lo facessi per altri motivi e non perché "devo sentirmi capace a tutti i costi". Non mi sento all'altezza degli altri. Tant'è che la patente io l'ho presa a 22 anni perché ero convinta di non riuscire nemmeno a superare l'esame scritto, cosa che invece non solo superai, ma con nessun errore.
Però penso anche che non siano queste le cose a rappresentare l'intelligenza.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
" "devo sentirmi capace a tutti i costi". Non mi sento all'altezza degli altri."

Gentile Utente,

comprenderà che basta un'idea del genere su se stessi per provare un bel po' d'ansia, quando si va in giro per il mondo con questa mission!

E forse un buon lavoro anche sulla Sua autostima, che non dovrebbe dipendere da ciò che pensano gli altri o da dati esterni (se supero un esame valgo, altrimenti no...), Le sarebbe molto utile.

Ora che è in Italia potrebbe provare a parlare col medico di base e a contattare uno psicologo presso l'ASL o un consultorio della città.

Un cordiale saluto,
[#7]
dopo
Utente
Utente
Lo so.. pensavo che raggiungere alti livelli mi avrebbe permesso di sentirmi meglio con me stessa. Invece chiedo sempre di più.
Praticamente per quanto riguarda l'autostima, dovrei smontare letteralmente me stessa....e ricostruirmi pezzo dopo pezzo. Sono così praticamente fin da piccola.
Sono già andata in un consultorio ma mi stanno facendo attendere.. proverò con l'ASL.
Lei ha risolto problemi simili? Qualcuno conosce qualche buon medico nei pressi di Palermo a cui potrei rivolgermi direttamente?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Più che un medico dovrebbe scegliere uno psicologo.
A Palermo può rivolgersi anche a consulenti iscritti a questo sito o chiedere loro informazioni più dettagliate.
Io non conosco le strutture pubbliche della Sua zona per poterLe suggerire qualcosa in particolare.

Ad ogni modo tenga presente che problemi come il Suo possono essere facilmente trattati e le spiego perchè.
Fortunatamente Lei ha acquisito moltissime abilità che Le sono molto utili (es riesce bene nello studio).
Ora è necessario mettere da parte questa eccessiva rigidità e imparare a sperimentare nuove situazioni in cui Lei potrà essere più rilassata e permettersi anche il lusso di sbagliare o di non essere all'altezza (cosa che riguarda tutti gli esseri umani!).

Le faccio tanti auguri per il Suo futuro.
Un cordiale saluto,
[#9]
dopo
Utente
Utente
Mi sono iscritta tardi all'università pure per lo stesso motivo!Lì ce l'ho fatta anche se da sola! La ringrazio davvero tanto per la sua disponibilità e supporto. Ciò che mi ha detto mi rincuora e non poco!

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Prego.
Può provare a cercare uno psicologo psicoterapeuta nella Sua città.

Poi mi faccia sapere.
Un cordiale saluto,
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