Attacchi di panico (credo/spero)

Salve.
Ho 23 anni.
Da un'anno o poco più, ho perso il lavoro o comunque passo più tempo da disoccupato che da occupato, ovviamente non per scelta mia. Mi sto sbattendo per trovare un'altra occupazione, aspetto speranzoso.
Tutto questo ha comportato un cambio radicale della mia vita:
- Ho iniziato a fumare di più (hashish! Però MAI fatto uso di altre sostanze, giuro, lo scriverei senza problemi, solo hashish, quasi sempre in compagnia di amici).
- Dormo di più e in orari decisamente sbagliati (mi metto a letto alle 3 ma prendo sonno alle 8/9 del mattino per poi svegliarmi alle 17/18 di sera, dopo capirete perchè).
- Ho iniziato a concentrarmi di più sui problemi che mi circondano e su quelli che ho io, fortunatamente non sono cose gravi, ma diventano problemoni nel mio stato attuale. Ad esempio, ho una malattia ai capelli che non sto riuscendo a curare e questa mi sta tormentando un bel pò.
- Mangio ormai tutte le notti. Infatti mi è cresciuta una pancia imbarazzante. :)
- Ho iniziato a scommettere (prima era un passatempo, ora invece... NON LO SO! So solo che prima scommettevo poco e per divertimento, ora invece scommetto di più (non cifre eccessive perchè non sono ricco) e con la speranza di guadagnare qualche soldo, questa speranza sta diventando un ossessione).
- Spesso sono nervoso, tanto da litigare con chi capita prima.
- Spesso sono annoiato e affaticato, tanto da preferire il divano agli amici e al divertimento, per uno di 23 anni non è normale.

Spesso di notte, ho improvvisi attacchi di panico (credo/spero). Prima avverto una peso al petto, poi inizio a respirare a fatica, ma sicuramente è solo una convinzione de momento, in sintesi, mi sento soffocare. Devo alzarmi dal letto, lavarmi la faccia, prendere un pò di aria fuori, bere un sorso d'acqua e sedermi. Dopo un pò tutto passa, ma rimettendomi stirato a letto, ritorna il problema, così per un pò di ore, fino a quando non crollo per il troppo sonno. Ecco perchè vado a letto così tardi.

Ho bisogno di uno psicologo, sicuramente. Molto probabilmente ci andrò, ma per adesso mi basterebbe qualche vostro consulto.

Grazie anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
non penso che le possa bastare un consulto on line: si attivi al più presto per incontrare uno psicologo di persona, magari presso il Consultorio Familiare o un altro servizio dell'ASL (bene il servizio che si occupa delle dipendenze -fumo, gioco-).
Se si tratta di attacchi di panico, cosa che andrà valutata "in diretta" da chi la incontrerà, immagino siano la spia della necessità di apportare dei cambiamenti nella sua vita. Ad iniziare dal viverla in maniera più regolata, rispettando i naturali ritmi di sonno-veglia, non eccedendo con l'alimentazione né con il fumo. E nemmeno con il gioco.
Ma credo che tutto ciò lo sappia già da solo, tutto sta nel farsi aiutare a metterlo in pratica se da solo non ci riesce.

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente ha già letto questo?
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Caro utente,

purtroppo un consulto online sarebbe molto riduttivo.

Innanzitutto le serve un aiuto per sistemare le sue alterazioni fisiologiche, cioè sonno, alimentazione. Se il corpo cede è chiaro che anche la mente subisce le conseguenze. E viceversa. ne ha parlato con il suo medico di famiglia?

Le consiglio di cercare quanto prima un aiuto psicologico.

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile ragazzo,

tenga presente che un ritmo sonno-veglia così "disordinato" potrebbe influire negativamente non solo sulla sua vita sociale e lavorativa, ma soprattutto potrebbe compromettere il suo benessere psicofisico anche a livello umorale.

Il consumo di cannabinoidi alimenta il senso di apatia e indifferenza rispetto alla ricerca di soluzioni concrete.

Il suo "panico", ammesso che si tratti di un disturbi d'ansia, è a mio avviso positivo, in quanto diventa un campanello d'allarme, un segnale utile per farle notare che deve necessariamente impegnarsi per dare una svolta alla sua vita.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Intanto grazie di cuore a tutti voi per le risposte.
Allora, io ne ho parlato con i miei genitori, chiaramente fosse stato per loro già ieri mi avrebbero portato in ospedale, ma io non ho voluto, però sono andato a misurarmi la pressione da un amica infermiera (infermiera al pronto soccorso del mio paese da molti anni) e mi ha detto che la pressione e battiti cardiaci erano ok, la pressione era 70 con 120, regolare insomma, anche se io ieri ho passato tutta la giornata a pensare a quello che mi era successo e quindi ero piuttosto teso, nervoso, ansioso e quindi ogni tanto mi capitava di avere questa impressione di non respirare bene.
Poi ho parlato con una mia carissima amica, psicologa, gli ho raccontato come ho raccontato a voi il tutto e mi ha detto quello che in pratica mi avete detto voi, cioè visita da un cardiologo prima, per sicurezza e poi uno psicologo, sempre lei mi ha detto che questi per loro sono problemi facilmente risolvibili e mi ha detto pure che l'uso di hashish nel tempo accelera questo stato d'ansia. Comunque mi sono fatto consigliare un bravo psicologo in zona, perchè con lei chiaramente la terapia non funzionerebbe e a breve molto probabilmente mi convincerò e da persona intelligente quale penso di essere andrò a parlare con uno specialista, sperando dunque di risolvere il mio problema, nel frattempo magari mi arriva una chiamata per lavorare. Secondo me quella è la mia unica medicina...Il lavoro. Io dopo quello che vi ho scritto posso sembrare un ragazzino poco scaltro che non vuole lavorare e che si droga ma non è così. Ma non è facile passare le giornate senza fare niente, non è facile vivere senza soldi, inoltre ho passato più di un anno veramente brutto, per via di problemi di salute (oggi risolti) avuti da mio padre.
Per ora vi ringrazio nuovamente e attendo qualche altra risposta, io vi terrò aggiornati.
[#6]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Ha certamente compiuto la scelta più adeguata.
Concordo sul fatto che avere un lavoro sia fondamentale (e non solo per i risvolti economici che ciò comporta), però non deve diventare il paravento dietro al quale nascondere i propri problemi, che vanno invece affrontati nel luogo più idoneo.

Ci faccia sapere come si evolve la situazione, se le può far piacere.
[#7]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Carissimo,
intanto sembra essere pienamente consapevole di vivere un disagio psicologico e questo è il primo passo fondamentale affinchè si ci metta in discussione attraverso un percorso di psicoterapia.
Comprendo il malessere associato alla perdita del lavoro,ma è molto importante che lei adesso affronti i suoi problemi, dall'ansia alla dipendenza,seppur iniziale,dal gioco.
Non sottovaluti il fatto che clinicamente è ampiamente dimostrato che l'utilizzo di cannabis può slatentizzare, ossia scatenare, attacchi di panico.
Le consiglio vivamente di iniziare al più presto un percorso di psicoterapia,il problema è certamente risolvibile ma va affrontato al più presto affinchè non si rinforzi nel tempo.
Salutandola cordialmente,
le faccio i miei più cari auguri per tutto,

Dott.ssa Serena Rizzo psicologo/psicoterapeuta Benevento
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Il lavoro per un giovane uomo e' senz'altro una parte consistente dell'identita' ed essere senza puo' creare dei disagi.
Ma puo' cercare nella sua citta' delle occupazioni (anche nel volontariato ad es) che creino in lei degli interessi e non producano questa "implosione" che sta accadendo in lei.
Nella sua regione ci sono moltissime strutture turistiche ove puo' occuparsi part time in attesa di un'occupazione piu' stabile.
I migliori auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#9]
dopo
Utente
Utente
Salve,
vi aggiorno un pò sulla situazione.
Oggi sono andato dal medico di famiglia e prima di raccontarvi quello che mi ha detto vi racconto un particolare, che secondo me potrebbe essere importante.
Sono uscito di casa che stavo bene, sono arrivato nello studio del dottore e ho avuto 'una crisi', infatti ho iniziato ad avere continui sbadigli incompiuti, problemi a respirare, insomma si è creata la stessa situazione della prima sera, poi sono entrato, mi ha prima misurato la pressione, ed era ok, 135, poi mi ha fatto i soliti controlli e domande di routine e mi ha detto che avevo una piccola tachicardia, in quel momento, ma che per lui non ho problemi di cuore ma al 99% mi ha detto che si tratta di ansia, mi diceva che anche il mio aspetto e il mio modo di parlare lasciava pensare a questo, però per sicurezza mi ha fissato una visita cardiologica e un elettrocardiogramma per oggi, ha messo priorità urgente, ma credo che l'ha fatto più che altro per cortesia.
Bene, sono arrivato a casa, i miei genitori hanno iniziato a pressarmi per andare subito in ospedale e ho iniziato ad avere di nuovo problemi a respirare, dolore al braccio sx (lieve), e qualche fitta al petto accompagnata dal solito 'peso'. Poi ho preso sonno e mi sono svegliato a posto, senza problemi.
Adesso domani vado in ospedale a farmi questa visita e vediamo che succede, speriamo bene
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

segua i consigli del medico, una volta esclusi eventuali problemi fisici di cui il medico mi pare di capire non abbia sospetto, il passo successivo è valutazione e terapia psicologica.

Concordo con la Sua osservazione in merito al comportamento del medico: l'urgenza per l'ansioso però è controproducente... Lei dovrebbe imparare con l'aiuto di uno psicologo a gestire l'ansia senza il bisogno di rassicurazioni che invece la fanno aumentare.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#11]
dopo
Utente
Utente
Rieccomi.
Ieri notte sono andato al pronto soccorso, non riuscivo a prendere sonno e iniziavo a preoccuparvi perchè sentivo sempre più dolore al braccio sx o cmq più che dolore direi fastidio e leggere fitte al petto sempre lato sx e come un sasso tra il petto e la spalla, questo ovviamente mi portava come al solito insonnia e problemi a respirare allora sono andato come vi dicevo al pronto soccorso, anticipando i tempi.
Lì ho spiegato tutto, dall'inizio alla fine, l'unica cosa che non ho detto a loro e che FACEVO uso di hashish fino a poco tempo fa, lo scrivo maiuscolo FACEVO perchè adesso è da 4 5 giorni che non fumo quella roba, fumo un paio di sigarette rullate di tabacco, che sono decisamente piccole, oggi addirittura solo una. Tutto questo DA SOLO, senza l'aiuto di nessun psicologo.
Comunque...Ieri notte al pronto soccorso mi hanno prima misurato la pressione, era altina 150 con 76, però non si sono allarmati per questo, poi mi hanno dato delle gocce che dopo qualche minuto mi hanno decisamente tranquillizzato e fatto stare bene, successivamente elettrocardiogramma, dove non c'erano anomali, escluso un pò di tachicardia, come nel pomeriggio. Poi mi hanno fatto un prelievo, risultato Negativo. Loro mi hanno detto che non c'era nulla per cui allarmarsi e che ero fortemente ansioso e che se volevo per sicurezza potevo fare altri controlli piu' specifici da specialisti. Mi hanno prescritto delle gocce da assumere in caso estremi, 8-10 gocce max 2 3 volte e se non erro si chiamano ansiolin o comunque qualcosa del genere.
Sono arrivato a casa, mi sono messo a letto, stavo bene, ho dormito come un ghiro fino alle 17 di oggi, senza problemi, non volevo alzarmi però non ho avuto problemi in giornata, ho respirato bene e apparte un pò di stanchezza o meglio noia è andato tutto per il verso giusto e non ho preso gocce.
L'unica cosa che mi è rimasta è questo fastidio al petto, sicuramente meno fastidioso di prima ma comunque c'è, non so come spiegarvi questo disturbo sinceramente, il braccio non mi fa piu' male, ho solo fastidio al petto, tipo quando uno ha un la bronchite e facendo la tosse sente dolore al petto, ecco qualcosa di simile...Ma i bronchi me li ha visitati prima il medico di famiglia e poi anche quelli del pronto soccorso...
Secondo voi questo fastidio al petto è sempre dovuto alla mia attuale situazione? Passerà da sola? Io avevo intenzione di recarmi domani nuovamente dal medico di famiglia per vedere se magari mi poteva prescrivere qualcosa, a giorni comunque fisserò altri esami da un cardiologo e molto probabilmente richiederò anche un controllo ai polmoni.
Ultima cosa, magari potrebbe essere utile...Io molti anni fa, ho fatto piu' volte la Spirometria...Ogni volta chi mi faceva questa visita si infastidiva con me perchè pensavo che lo prendevo in giro...Non riuscivo a raggiungere il punto che diceva lui, io soffiavo soffiavo ma piu' di tanto non riuscivo a fare, magari non centra niente però io ve lo scrivo.
ANCORA GRAZIE, VERAMENTE DI CUORE A TUTTI VOI PER L'INTERESSAMENTO! ANCHE PER QUESTO CONTINUO A FARMI PUBBLICITA OVUNQUE VADO!
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