Una profonda vergogna

bhe cosa dire sono un ragazzo che ha raggiunto una certa eta e non sa cosa fare... mi ritrovo una vita vuota sensa esseremi specializzato in niente, anni e anni sensa lavoro, solo estivi di 3 mesi. Ho prvato a buttarmi animatore barista, corsi regionali ma di tutto questo che ho fatto mi ritrovo vuoto non mi e servito qniente soprattutto il il corso regionale che ho fatto non mi servito a niente mi ritrovo che nn so fare niente e non so a che cosa buttarmi a fare sono confuso e non a chi domandare, non sono un ragazzo sveglio non apprendo facilmente, delle volte penso di eesere ritardato..tutte le mie ragazze con cui stavo da piccolo mi lasciavano e capivo xke ero vuoto. sono sempre stato solitario non mi voleva mai nessuno fin dall elementari sempre isolato o preso in giro. Oggi come oggi mi ritrovo da solo con qualche amico si ma vedo come la gente mi guardava la gente che frequentavo mi diceva: sei strano particolare,dette sempre in faccia ma nn ho mai capito perche; le gente mi giudica stupido non vengo considerato.. e lo sapete da che cosa lo vedo da come la gente non mi chiami mai e non mi cerchi mai... non ho un hobby e come se fossi crsciuto vuoto sensa sapori e odori che mi circondessero, ci son certe sere che non dormo mi prendo fastidi ai polpacci che mi rendono nervoso e non dormo, dolori che fin da piccolo mi porto dietro. Sto provando a trascorrere la mia vita in francia ma niente lavoro non riesco a trovarlo mi alzo tutti i giorni provo ma niente e avendo pochi soldi me ne rivado a casa da solo a nn fare niente e quando qualcuno mi risponde dicendo che hai fatto oggi :la mia risposta é sempre la stessa ..niente.. le stesse cose.. non sono specializzato in niente o cmq non ho una laurea e le poche cose che ho fatto mi sono anche riuscite male non portandomi a niente. in francia continuo a non fare niente mantenuto dai miei genitori ed ho una profonda vergogna; ho sempre avuto una vita deprimente ( ha questi ultimi anni mi succede che mi prendono degli attacchi di ansia non risco a parlare davanti alla gente, mi prendono attachi di panico e sto zitto per ore e la mi sale un senso di depressione non sono mai riuscito ad integrarmi in un gruppo), anche ad amici stretti mi sento di avere comportamenti strani anche in luogni pubblici non riesco mai a stare a mio agio e di conseguenza non voluto dalle persone , mi sento di avere poca voglia di vivere e faccio fatica ad esprimermi. Mi sento sempre strano e non so che ho.. Sono stato un po confusionario nelle mie spigazioni ma spero di essere stato chiaro. grazie spero di trovare qualcuno che mi spieghi come uscire da questo tunnel chiuso da 10 anni. grazie della vostra attenzione
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Lei vive in Francia ora?
Puo' accedere a un Servizio Sanitario ove di trova?
Se potesse farlo la inviterei a contattare uno psicologo per una valutazione e/o una terapia.
Non dice molto di se" ma alcune cose che riferisce potebbero essere migliorate con delle terapie.
Avere piu' interesse per il mondo che la circonda, farsi delle amicizie sono attitudini che potrebbero essere sviluppate con delle terapie giuste. Questo la porterebbe a vivere con i suoi coetanei e non cosi' solo e rinunciatariio come si descrive. Ad avere una maggiore fiducia in se' stesso, condizione necessaria a ricevere fiduciA e credito dagli altri. Anche da possibili datori di lavoro.
Che ne dice?
Si puo' informare per un servizio di Psicologia ove riisiede?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quando accade ciò che Lei sta descrivendo è opportuno fermarsi e provare a riflettere su alcuni aspetti:

1. mi pare che Lei abbia passato la Sua esistenza a sentirsi un pesce fuor d'acqua... forse gli insuccessi nella vita professionale hanno alimentato questa percezione o forse sono stati la causa. Allo stesso modo le relazioni con le donne hanno impresso nella Sua mente l'idea di essere "vuoto". Che cosa intende con questa espressione?

2. Se i contatti sociali soddisfacenti sono limitati o non sono piacevoli è chiaro che si tenderà a formarsi un' idea di se stessi come inadeguati, non all'altezza della situazione, ecc... Mi pare di capire da quanto scrive che ci sia una bassa autostima. Forse è con lo stesso atteggiamento che Lei si presenta ai colloqui di lavoro e prima ancora fa una ricerca di lavoro. Posso chiederLe come si è organizzato per cercare lavoro e quali canali sta utilizzando?

3. Com'è adesso la Sua vita sociale? Cosa sta facendo per cambiarla? Che cosa intende quando si definisce "strano"?

4. Crede che se avesse un lavoro, la Sua condizione di ansia e depressione potrebbe scomparire o diminuire?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Buona sera,

vi ringrazio di aver risposto siete stato molto gentili....

In questo momento sto vivendo in fracia precisamente da 4 mesi, da una famiglia mezza francese e mezza italiana amici di zia. Sto cercando di cercare di cambiare o di cercare un esperienza che mi faccia maturare crescere o che cmq mi faccia vedere la vita in un altro modo ma vedo che le cose non hanno una buona reazione in me anche perche i miei status caretteriali sono un po difficili ora da cambiare. Mi rimangono sempre gli attachi di panico quando sto con gli altri e le continue reazioni che avevo quando stavo nella mia patria.
I miei colloqui di lavoro iniziano con una buona presentazione estetica e non perso quella caratteriale da come vi dicevo prima nella mia descrizione, cerco prima su internet attraverso dei siti trattati dallo stato francese come facevo in italia e poi spedisco le mi candidature, certo le mie presentazioni presentano un linguaggio un po balbuzientee ed ho fatto caso che ho sempre il vizio di guardare a testa bassa quando parlo... e per dire la verita non mi sono mai analizzato fino a che punto trasmetto quando mi confronto con una persona. Si mi sento sempre un pesce fuor d acqua.. La mia vita sociale qua e andata ancora peggio non ce lo proprio la vita sociale non amici apparte questa famiglia un po strana diciamo diversa dalla mia abbitudinale, sto sempre dentro casa le poche volte che esco e per cercare lavoro ".. molto difficile...". i servizi di piscologia Non so bene dove si trovino ma penso di si dovrebbero esserci. Come Vuoti caratterali intendo una persona che non sa di niente che non ha scopi, hobby, piaceri non si é mai interessato di niente.... per dirla breve se qualcuno un giorno dovesse racontare di me cosa che gia successo a tutti come di consuetudine nella vita normale di tutti giorni.. mi hanno gia detto vuoto sfigato brontoloso e rogoroico strano.. e per strano non so come dirlo particolare, non vorrei esagerare xke se no sembro chi sa chi.. pero ho un ragionamento tutto mio, nei discorsi non riesco mai ad essere preso su serio bho cosi. grazie e gentilissimi del vostro tempo siete fantastici grazie spero che possiate darmi qualche consiglio
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

a mio avviso ha proprio necessità di fare luce su molti aspetti della Sua vita e soprattutto di evitare di evitare le situazioni sociali.
Parallelamente ha anche bisogno di imparare nuove strategie e abilità che possono tornarLe utili nella vita di tutti i giorni.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Questo potrebbe consentirLe di superare alcuni problemi.
Poichè le abilità sociali sono comportamenti appresi è possibile imparare a qualsiasi età. Inoltre Le permettono di avvicinarsi alle persone superando i Suoi timori, imparando a creare relazioni sociali, imparando a presentarsi in maniera adeguata (ad esempio guardare negli occhi quando parliamo con qualcuno è un'abilità sociale).

Anche per quanto riguarda la ricerca del lavoro potrebbe farsi aiutare ad essere più "aggressivo" ovvero ad utilizzare altre strategie più attive, come ad esempio costruire una rete di contatti per la ricerca del lavoro e il passa parola.

Un cordiale saluto,