Affrontare un trauma e il senso di vergogna

Salve Dottori,
sono qui per raccontarvi un mio momento difficile e il modo con cui lo sto affrontando. Ho 24 anni e circa 4/5 mesi fa io e la mia ragazza abbiamo deciso di affrontare il difficile percorso di una IVG. Una scelta difficile ma consapevole e soprattutto condivisa che forse ha reso meno difficile quel momento, anche perchè i nostri genitori ci sono stati vicini e ci hanno lasciato libera scelta in merito. Alla fine abbiamo deciso di affrontarla perchè sarebbe stato per noi impossibile essere genitori in questo momento, perchè studenti universitari e perchè giovani proiettati verso un futuro che speriamo sia pieno di soddisfazioni per gli innumerevoli sacrifici che stiamo affrontando ora, compreso questo. Sino a circa metà gennaio ho avuto grossi problemi a togliermi dalla mente dei continui pensieri che si rifacevano a quel momento e a alle difficoltà emotive che esso ha portato. Dopo questo periodo ho avuto un momento in cui i brutti pensieri si sono drasticamente ridotti, e affrontavo i nuovi giorni in modo bello, probabilmente perchè ero anche tornato a casa per qualche giorno dai miei genitori. Ora che sono di nuovo nella città dove studio, dove vivo da solo i brutti pensieri si sono fatti risentire in modo più forte soprattutto dopo un discorso sll'aborto affrontato con i miei amici alcuni giorni fa. Quel discorso in particolare mi ha fatto capire che mi vergogno di quello che è successo, mi sento diverso dagli altri, e in questo caso, l'accezione "diverso" assume ora un significato negativo. E questa vergogna, questo senso di "differenza dagli altri" mi far star male. Volevo sapere se questi pensieri fossero normali e se dovessi in qualche modo intervenire per risolverli, ed eventualmente sapere quale sia il modo migliore per intervenire.

In attesa di una vostra risposta vi ringrazio
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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gent. le ragazzo,
la prima cosa che mi ha colpito della tua lettera è il fatto che tu sia un uomo. Spesso nel mio lavoro incontro donne che dopo un'interruzione di gravidanza hanno bisogno di un supporto psicologico per affrontare una scelta così difficile e dolorosa e spesso le mie pazienti scelgono di escludere il proprio compagno da questa scelta trovandosi poi ad affrontare tutto il dolore da sole.
Il fatto che tu e la tua ragazza abbiate affrontato insieme questa decisione è una grande risorsa per voi come coppia e e non solo, non evitate di affrontare l'argomento ma cercate uno spazio e un tempo per condividere il dolore che questa scelta vi ha provocato e continua a provocarvi.
Non devi vergognarti o sentirti diverso, anzi il fatto che quest'evento ti abbia così segnato è segno di grande sensibilità e maturità da parte tua, doti non sempre presenti in ragazzi giovani come te.
Mi sento di consigliarti tuttavia se ti sembra di non riuscire ad affrontare da solo il peso di questa vicenda di rivolgerti ad uno psicologo per avere un sostegno psicologico, ti puoi rivolgere anche gratuitamente al consultorio della tua città, ed affrontare con lei le difficoltà che stai incontrando, da solo o insieme alla tua ragazza.
Ti saluto con affetto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

ben ritrovato!

Le avevo suggerito nel consulto precedente di rivolgersi a uno psicologo di persona per elaborare il lutto; capisco però che non l'ha fatto, forse perchè cominiciava a sentirsi meglio e quindi ha ritenuto la cosa superata...

Non funziona proprio così, perchè come vede basta una semplice conversazione per tirare fuori nuovamente quel dolore non espresso e non elaborato.

Si rivolga con fiducia a un professionista di persona.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentie ragazzo,
La prima valutazione che la inviterei a fare e' sulla congruita' del suo stato d'animo in questo momento. L''accettazione di esso.
Affrontare con coscienza una IVG e' impegnativo ed e' una scelta che le tornera' in mente diverse volte nella sua vita. Non penso esista un sistema sicuro perche' questo non accada.
Potra' farsi aiutare a elaborare le sue emozioni da uno specialista, e glielo consiglio, ma sopra tutto le sconsiglio di cercare una rimozione o un oblio o restera' una ferita non sanabilem.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132