Stanchezza psichica

Cari dottori,
non so davvero da dove cominciare e mi scuso già in partenza se mi dilungherò troppo.
Tutto è cominciato questo Natale quando mia madre, mio fratello ed io trovammo un meticcio abbandonato. Decidemmo di portarlo a casa senza pensarci più di tanto e mio padre quando lo vide si infuriò e rimase solo pochi giorni perchè lui non voleva prendersi cura del cagnolino e non prese in considerazione i nostri sentimenti ma decise lui per tutti perchè mio padre disse che era lui il capofamiglia e che è lui a prendere tutte le decisioni(anche per noi). Io ho pensato molto alle sue parole e posso capire il fatto che le decisioni dobbiamo prenderle tutti insieme e che un cane deve essere accettato da tutti i componenti della famiglia poichè diviene parte integrante della famiglia. Però quello che non sopporto è che non prende mai in considerazione i nostri punti di vista e tratta mia madre come se non fosse importante, come se i suoi pareri non contassero niente. E' sempre stato così, io non sopporto vedere mia madre soffrire sempre perchè io ne risento e mi sento soffocare. E' da sempre così', fin da quando ero piccola. Mia madre non ha mai potuto esprimere i suoi pensieri ed e sempre passata in secondo piano. Ad esempio, qualche mese fa mia madre decise di provare a non farsi mettere i piedi in testa per l'ennesima volta e disse a mio padre che avrebbe adottato un meticcio al canile perchè vedeva me e mio fratello soffrire e anche lei desiderava tanto fare un opera di bene e adottare un cucciolo. Ma mio padre cominciò ad alzare la voce e il suo volto divenne tutto rosso per la rabbia ( non avevo mai visto mio padre così fino ad allora) ammetto che ci spaventammo. Cominciò a dire che se avremmo preso quel cane lui se ne sarebbe andato di casa e aggredì mia madre con parole pesanti. Mia madre adesso è totalmente sottomessa e ha paura di dire ciò che pensa. La verità è che ha paura di mio padre. Adesso mio padre un pò si è calmato ma io non dimenticherò mai ciò che ho passato da piccola (non lo racconterò perchè ci vorrebbero giorni e c'entrano anche i miei nonni paterni) e quello che succede ogni volta che ci sono discorsi. Per me sono delle ferite e ci rimango molto male. Non riesco mai a scambiare delle parole con mio padre senza che ci siano discorsi e soprattutto non riesco ad essere gentile o premurosa verso i miei nonni paterni. Io proprio non ci riesco perchè vedo mia madre che non è felice. Io lo so che lei farebbe di tutto per me e mio fratello ma ha paura di mio padre. Io per carità ringrazio mio padre per tutto quello che ha fatto per me( mi riferisco ad avermi dato una casa, ad aver mantenuto i miei studi a non farmi mai mancare vestiti o cibo). Dico questo perchè ogni volta che ci sono discussioni lui mi rimprovera dicendomi che non apprezzo ciò che lui ha fatto per me e che fa sempre e cita quello che ho scritto tra parentesi, senza prendere in considerazione che quello che mi è mancato è stato l'amore di un padre.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Comprendo bene la sua angoscia e la sua fustrazione in una condizione del genere.
Sfortunatamente queste situazioni si stratificano nel tempo e penso che in questo accadere sua mamma non abbia fatto valere la sua autorita' (pari a quella di suo padre) a tempo debito.
Le esplosioni di ira di suo padre non avrebbero dovuto bloccarla ma lo hanno fatto. E cio' ha validato gli atteggiamenti di suo padre.
Ora potreste cercare voi figli un confronto sui temi che piu' vi interessano.
Parlarne con calma e decisione e soprattutto pazienza e costanza, magari in delle occasioni non troppo cariche emotivamente.
A livello psicoterapeutico sarebbe consigliabile un intervento sull'intera famiglia ove stanno agendo delle dinamiche molto negative che vi convolgono tutti.
Anche questo argomento potrebbe essere portato all'interno dei dialoghi, con le dovute motivazioni.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Ragazza,

probabilmente tuo padre non è nemmeno in grado di capire cosa intendi dire quando affermi che ti è mancato l'amore paterno: è concentrato sul materiale, probabilmente unico campo in cui crede di poter essere un buon genitore non facendo mancare nulla ai figli, e se lo è ci sono sicuramente dei motivi.
Dal momento che citi i tuoi nonni paterni come parte integrante di questo stato di cose immagino che anche a lui sia mancato l'affetto paterno e che abbia imparato dai propri genitori sia a comportarsi in un certo modo, sia che il ruolo maschile è quello del padrone della famiglia, che porta a casa i soldi e con questo si considera a posto.

Purtroppo si può ipotizzare che questo tipo di ruolo maschile non sia così alieno nemmeno dalla vita pre-matrimoniale di tua madre: a meno che non vi sia stata costretta, se ha scelto, sposato e continuato ad accettare un uomo di questo tipo significa che in qualche modo lo ritiene legittimato a comportarsi così, e non solo che non si allontana per paura.

Non so quanti anni abbiano i tuoi genitori, ma dopo una vita trascorsa in un certo modo è difficile che cambino - a meno che uno di loro non trovi la motivazione necessaria per farlo, e magari per pensare di separarsi.

A questo proposito la facilità con cui tuo padre ha minacciato di andarsene può indicare non solo che non ammette obiezioni alle proprie opinioni e decisioni, ma anche che forse non è contento nemmeno lui della situazione che ha contribuito a creare e, tutto sommato, non sarebbe poi un male che si allontanasse da voi per un periodo o anche definitivamente.
Le distanze potrebbero poi essere riaccorciate in un successivo momento, non trovandovi più coinvolti in un quotidiano di un certo tipo e avendo quindi riacquistato la calma e la lucidità sufficienti per rinegoziare un rapporto diverso.