Insicurezza rapporto di coppia

Da un anno sto con uomo di 43 anni. Ci vediamo circa 2-3 sere a settimana per motivi di lavoro di entrambi. Rapporto da subito va bene. I miei due figli di 18 e 14 anni lo accettano. Nel nostro rapporto da sempre è mancata la proggettualità. Da circa 3 mesi io fortemente avverto la sensazione di scarsa presenza e la voglia di un passo avanti. Ne parliamo, lui è daccordo di completare questo rapporto ma non cambia niente. Entro in una crisi. Ieri sera di nuovo gli parlo apertamente e gli propongo la convivenza. Mi dice di si ma mi dice anche che si sente sottopressione.
Questa decisione non mi da però il solievo e la felicità come speravo. Mi sento molto più presa in questo rapporto e mi odio per questa voglia di avere una vita con lui, per quel bisogno di stabilità che ho dentro. E mi chiedo perchè io sono arrivata prima a volere la convivenza e non lui? Sento che lui mi ama ma sento anche che certe cose fa per accontentarmi. Non capisco se lui ha paura o semplicemente la vita da fidanzzatini gli va più che bene. Non è maj stato sposato, ha avuto 2 lunghi fidanzamenti, non ha mai convissuto. Escludo i tradimenti e la doppia vita. Ho passato Natale a casa di suoi genitori con tutta la famiglia, sono ben vista e ben voluta dai suoi famigliari.Non capisco questi atteggiamenti. Da una parte vuole che io partecipio alla vita di sua famiglia, amici da altra non mi parla mai cosa vorrebe fare "da grande". Mi sento molto insicura in questa situazione. Non so cosa mi posso asspettare dal futuro con lui. E se gli chiedo mi rispodne che vuole le stesse cose che voglio io. è dolce, calmo, sa prendermi quando mi arrabbio, è interessato di vita dei miei figli, ha con loro un buon rapporto. Sa in maniera impeccabile ammettere i propri errori, chiedere scusa e ricominciare. Sa sempre a perdonarmi quando esagero e mi dice di non preoccuparmi. So che mi ama ma nonostante ciò sento enorme insicurezza, per domani, per Pasqua, per le ferie, per la vita. Sono arrivata a pensare che forse sono io a voler troppo? E poi penso che se un uomo non è pronto per la convivenza dopo un anno non ne sarà neanche dopo due..E poi penso che se un uomo si deve spaventare per il cambiamento della propria vita è meglio che succeda ora che fra un anno. Amare, per me vuol dire essere pronti a prendersi cura e responsabilità non solo per se stessi ma per l'altro, dividere la vita in tutti suoi lati e anche a sopportarsi. Sono talmente confusa perchè non so se sbaglio io ad essere forse troppo frettolosa o è normale che io " lotto" per soddisfare i miei bisogni e se mi devo accontentare cmq della sua approvazione a proposito della convivenza anche se era senza entusiasmo? Scusate gli errori ma non sono italiana anche se da tanto tempo sto in Italia. Grazie.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,

"E poi penso che se un uomo non è pronto per la convivenza dopo un anno non ne sarà neanche dopo due.."

partiamo male, con tutto questo pessimismo.

Oggi, chiaramente, il Suo uomo non è pronto per la convivenza, e a dire il vero da quanto ci ha scritto non lo è mai stato.

Lei invece è arrabbiata perchè dentro di sé credeva di essere quella donna che finalmente gli avrebbe fatto cambiare idea, convincendolo a costruire una famiglia.

Ma io non mi dispererei, cosa ne pensa?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile Utente,
Effettivamente il suo uomo sembra fare molte cose per accontentarla e questo non le piace. Vorrebbe piu' partecipazione spontanea da parte sua e più intraprendenza. Ma questa pare essere la realtà e la sua richiesta non va d'accordo con il comportamento di lui! Allora, che fare?
Non e ' facile rispondere se prima lei non chiarisce a se stessa i seguenti punti: conviverebbe con lui anche senza il suo entusiastico consenso.? Potrebbe andarle bene un periodo da "fidanzatini" e rinunciare alla convivenza fino a che lui non la propone spontaneamente? Sarebbe capace di vivere la storia serenamente e prendere tutto quello che c'e' di positivo nel vostro rapporto senza stressarsi e senza pressarlo come sembra che stia facendo? Che cosa una convivenza le potrebbe dare di più in termini di sicurezza?
Una volta che lei avrà chiari i suoi desideri, sarà in grado di trovare le strategie per realizzarli....sempre tenendo conto, ovviamente, di quelli dell'altra persona! I migliori auguri!
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
beh...sono ancora lontana dalla disperazione, ma non Le nascondo che provo un certo senso di dispiacere ma non per il fatto che io volessi essere quella donna speciale che riesce far cambiare l'idea al proprio uomo. Per me la convivenza è un naturale passo avanti fra due persone che si vogliono bene ed ha poco a che vedere con spirito di superiorià in confronto con le sue donne del passato.


Sono piutosto combatutta dalla prima parte della sua risposta. " Oggi, chiaramente, il Suo uomo non è pronto per la convivenza, "
Le cose fra noi vanno bene...la vita è una sola. Siamo divisi io fra lavoro, figli, lui lavoro, nipoti,la politica...
Quanto sarebbe bello tornare a casa dopo una giornata stancane e poter dire " amore come bello vederti!"...far la colazione insieme, attacare qualche quadro...insomma condivedere, fare la parte della vita...

Dirò di più...da circa 3 mesi io non riesco più a godermi in pieno nostri momenti...Mi fa tropo male pensiero che lui se ne va per tornare dopo qualche giorno,
non mi bastano più le sue telefonate...insomma non è più come prima.

Domani ha detto che portava un po di sue cose a casa mia. Mi ha detto anche che da ora in poi dovrò lavargli la robba del lavoro, che cenerà tutte le sere con noi. Lo diceva in maniera come volesse dire " pensaci bene"
Io invece l' ho ascoltato con camlma dicendogli che lo farò con piacere e che qualche volta gli lascio anche i piatti da lavare....
Poi abbiamo pulito la mia casa insieme.
E Lei mi butta cosi giù...scrivendomi che mio uomo non è pronto.... :(

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
"E Lei mi butta cosi giù...scrivendomi che mio uomo non è pronto.... :("

Su, non esageri, ho ripreso quanto da Lei scritto: come avrei fatto altrimenti a farmi un'idea su questa situazione, se non attraverso le cose che Lei ci ha scritto?

Proviamo a cambiare il termine "pronto" con "entusiasta": così le suona meglio?
[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Scrivo due parlole di risposta alla Dr.ssa Elisabetta.

Tutte quelle domande che Lei mi propone io mi sono fatta. Sono certa che rapporto in attuale forma non mi soddisfa più.
In questo momento cerco di soddisfare il mio bisogno quindi senza troppa felicià accetto la sua approvazzione della convivenza anche se senza suo entusiasmo.
Certo, sarebbe bellissimo nello stesso tempo voler stesse cose, ma se non è possibile sono costretta accontentarmi. Ciò non vuol dire che nostra convivenza andrà male e sarà priva di felicità.

La convivenza mi da la sicurezza se ho colocato bene( o male) i miei sentimenti più profondi, mi da risposte concrete sul mio investimento personale in questo rapporto e perchè no? mi da la sicurezza di trovarmi tutte le sere accanto a lui, mi farà capire e conoscere molto di più quel uomo che amo.
E poi...sicuramente abbrevia i tempi. Convivenza fa vedere nel bene e nel male come siamo davvero.
Ecco perchè io non ho mai avuto la paura di essere lascita, ma ho sempre avuto la paura di vivere non come vorrei. Lotto per la mia vita, se lui è un uomo giusto...non scapperà ma apprezzera il mio vero e serio interesse nei suoi confronti,



[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
"Proviamo a cambiare il termine "pronto" con "entusiasta": così le suona meglio?"

Ovviamente le cose vissute con entusiasmo hanno il sapore più forte. Si, entusiasmo è tutto quello che ci vuole nella vita per vevere meglio.
Si, mi ratrista il fatto che lui non è entusiasto della mia proposta. Quante cose si perde!
Gli avevo anche detto che di solito decisione cosi importante porta felicità, invece nel nostro caso mi sembra un parto con terribbile travaglio!

...vorrei cmq non sentire il bisogno di questo passo...tutto sarebbe più facile
e... pieno d'entusiasmo...per lui :)
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
ogni individuo, uomo o donna che sia, ha tempi ed esigenze soggettive, che solitamente partono da lontano....dai copioni familiari, dai traumi vissuti, dalle "doti" affettive ed esperenziali vissute, dallo sguardo verso il futuro, ecc...

Non si può fare desiderare a chi non lo desidera qualcosa, nè si può rinunciare ad un progetto per il partner, inoltre lo "stesso tetto" non è proprio una passeggiata.

Forse uno spazio di riflessione adeguato, come una consulenza alla vostra coppia, sarebbe indicato

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Gli avevo anche detto che di solito decisione cosi importante porta felicità, invece nel nostro caso mi sembra un parto con terribbile travaglio!"

Gentile signora,

non è mica detto che prendere una decisione come questa (proprio perchè così importante) non sia legata (anche) a emozioni di paura (ad es. di fare la cosa giusta) e a considerazioni più razionali (es la fatica che si fa in due che il Suo compagno traduce con "poi dovrai lavare anche per me...").

Se così non fosse, cioè se la decisione non fosse ben ponderata, probabilmente sareste incoscienti e avreste già cominciato una convivenza, ma mi pare anche di capire che il Suo compagno adesso sia -per ragioni sue che probabilmente non hanno a che vedere con Lei- alquanto frenato e titubante.

Bisognerebbe conoscere le sue (del Suo compagno) motivazioni e timori. Ma qui la cosa che ci interessa e che riguarda Lei è che questa situazione La rende insicura e insoddisfatta.

"se lui è un uomo giusto...non scapperà ma apprezzera il mio vero e serio interesse nei suoi confronti"
E' vero, ma non essere pronto adesso non significa che non sia neppure l'uomo giusto.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica